Martedì, 04 Novembre 2025

Scelta del Libro del Mese Dicembre 2014

Sondaggio: Scelta del Libro del Mese Dicembre 2014 (terminato il 2014-11-25 00:00:00)

Un altro giro di giostra
15 41.7%
Il maestro e Margherita
14 38.9%
Il vecchio e il mare
7 19.4%
Numero votanti: 36 ( Kira990, mstesym, Veronica.S, lia.tor, Lauramani ) Visualizza altro
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15/11/2014 17:19 #14021 da Claudia1221
Risposta da Claudia1221 al topic Scelta del Libro del Mese Dicembre 2014
Io invece trovo che, proprio perché impegnativo, possa essere utile e stimolante leggere tutti insieme :-) quindi
VOTATE BULGAKOV!!!

Admin questa volta ti remo contro ;-)

"Fino al giorno in cui mi minacciarono di non lasciarmi più leggere, non seppi di amare la lettura: si ama, forse, il proprio respiro?"
Harper Lee, Il buio oltre la siepe .
I seguenti utenti hanno detto grazie : Bibi
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15/11/2014 18:23 #14024 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Scelta del Libro del Mese Dicembre 2014

Claudia1221 ha scritto: Io invece trovo che, proprio perché impegnativo, possa essere utile e stimolante leggere tutti insieme :-) quindi
VOTATE BULGAKOV!!!

Admin questa volta ti remo contro ;-)


Questa sezione, oltre che per votare il Libro del Mese, è stata fatta anche per questo (non per remarmi contro... ma per discutere del libro che dovremo leggere il prossimo mese) :laugh: :laugh: ;)

La "lotta" è serratissima... 29 voti ed è ancora parità! :laugh: :laugh:

Secondo me però ha ragione pierbusa. Terzani con i suoi libri è in grado di fornire una mole incredibile di spunti di riflessione sui temi più disparati. Roba che non è facile trovare nei libri. Il libro di Terzani è enorme (e sapete che di solito io non sono a favore dei tomi). Ma c'è da dire che anche "La fine è il mio inizio" era enorme eppure è scorso via come l'olio e ci ha lasciato bei ricordi.
Chi ha votato Bulgakov può dirci per quale motivo uno dovrebbe votare quel libro piuttosto che quello di Terzani? Cosa troverò in questo libro che sia in grado di darmi una soddisfazione pari o superiore a quella che potrebbe darmi la lettura di Terzani? Convincetemi! :laugh: :laugh: :laugh:

«Heaven goes by favor. If it went by merit, you would stay out and your dog would go in.» Mark Twain
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15/11/2014 18:27 #14025 da pierbusa
Risposta da pierbusa al topic Scelta del Libro del Mese Dicembre 2014

Claudia1221 ha scritto: Io invece trovo che, proprio perché impegnativo, possa essere utile e stimolante leggere tutti insieme :-)


Per permettere un voto consapevole, l'incipit di "Un altro giro di giostra":

SI SA, capita a tanta gente, ma non si pensa mai che potrebbe capitare a noi.

Questo era sempre stato anche il mio atteggiamento. Così, quando capitò a me, ero impreparato come tutti e in un primo momento fu come se davvero succedesse a qualcun altro. «Signor Terzani, lei ha il cancro», disse il medico, ma era come non parlasse a me, tanto è vero – e me ne accorsi subito, meravigliandomi che non mi disperai, non mi commossi: come se in fondo la cosa non mi riguardasse.

Forse quella prima indifferenza fu solo un'istintiva forma di difesa, un modo per mantenere un contegno, per prendere le distanze, ma mi aiutò. Riuscire a guardarsi con gli occhi di un sé fuori da sé serve sempre. Ed è un esercizio, questo, che si può imparare.

Passai ancora una notte in ospedale, da solo, a riflettere. Pensai a quanti altri prima di me, in quelle stesse stanze, avevano avuto simili notizie e trovai quella compagnia in qualche modo incoraggiante. Ero a Bologna. C'ero arrivato attraverso la solita trafila di piccoli passi, ognuno di per sé insignificante, ma nell'insieme decisivi, come tante cose nella vita: una persistente diarrea incominciata a Calcutta, vari esami all'Istituto delle Malattie Tropicali a Parigi, altri esami per scoprire la causa di un'inspiegabile anemia, finché un accorto medico italiano, non accontentandosi delle spiegazioni più ovvie, s'era messo con un suo strano strumento – un penetrante serpentaccio di gomma dall'occhio luminoso – a guardare nei recessi più reconditi del mio corpo e, per coltivata esperienza, aveva immediatamente riconosciuto quel che conosceva.

Gli ero grato per essere stato bravo e chiaro. Così potevo, con calma, e ora con una vera ragione, fare i miei conti, ristabilire le mie priorità e prendere le decisioni necessarie. Stavo per compiere cinquantanove anni e mi venne da voltarmi indietro, come si fa per guardare con soddisfazione la salita che si è fatta, una volta arrivati in cima a una montagna. La mia vita fino ad allora? Meravigliosa! Un'avventura dopo l'altra, un grande amore, nessun rimpianto, niente di importantissimo ancora da fare. Se da ragazzo, partendo per questo viaggio, mi fossi dato per meta quella di per sé già agognata da tanti di «piantare un albero, mettere al mondo un figlio e scrivere un verso», più o meno c'ero arrivato. E quasi senza accorgermene, senza sforzo e, strada facendo, divertendomi.

Quella notte in ospedale, nel silenzio rotto solo dal frusciare delle auto sull'asfalto bagnato della strada e da quello delle suore sul linoleum del corridoio, mi venne in mente un'immagine di me che da allora mi accompagna. Mi parve che tutta la mia vita fosse stata come su una giostra: fin dall'inizio m'era toccato il cavallo bianco e su quello avevo girato e dondolato a mio piacimento senza che mai – me ne resi conto allora per la prima volta –, mai qualcuno fosse venuto a chiedermi se avevo il biglietto. No. Davvero il biglietto non ce l'avevo. Tutta la vita avevo viaggiato a ufo! Bene: ora passava il controllore, pagavo il dovuto e, se mi andava bene, magari riuscivo anche a fare... un altro giro di giostra.

Il giorno dopo cominciò come un giorno qualunque. Niente attorno a me era cambiato e niente rifletteva la gran tempesta di pensieri che mi turbinava in testa. A Porretta Terme, dove dovetti cambiar treno per raggiungere Pracchia e da lì Orsigna, mi ricordai persino di andare a ritirare la biancheria che qualche giorno prima avevo lasciato a lavare. Arrivato a casa, proposi ad Angela che mi aspettava di andare assieme a fare una passeggiata nel bosco. Dopo quasi quarantanni di vita in comune fu semplice parlarsi e tacere. Le promisi di impegnarmi a farcela, e quello, credo, fu l'unico momento in cui mi commossi.


E l'incipit de "Il Maestro e Margherita":

Nell'ora di un tramonto primaverile insolitamente caldo apparvero presso gli stagni
Patriaršie due persone. Il primo - che indossava un completo grigio estivo - era di bassa statura,
scuro di carnagione, ben nutrito, calvo; teneva in mano una dignitosa lobbietta, e il suo volto, rasato
con cura, era adorno di un paio di occhiali smisurati con una montatura nera di corno. Il secondo -
un giovanotto dalle spalle larghe, coi capelli rossicci arruffati e un berretto a quadri buttato sulla
nuca - indossava una camicia scozzese, pantaloni bianchi spiegazzati e un paio di mocassini neri.
Il primo altri non era che Michail Aleksandroviè Berlioz, direttore di una rivista letteraria e
presidente di una delle piú importanti associazioni letterarie moscovite, denominata per brevità
MASSOLIT1; il suo giovane accompagnatore era il poeta Ivan Nikolaevič Ponyrëv, che scriveva
sotto lo pseudonimo Bezdomnyj2.Giunti all'ombra dei tigli che cominciavano allora a verdeggiare,
gli scrittori si precipitarono per prima cosa verso un chiosco dipinto a colori vivaci, che portava la
scritta «Birra e bibite».
Ma conviene rilevare la prima stranezza di quella spaventosa serata di maggio. Non solo
presso il chiosco, ma in tutto il viale, parallelo alla via Malaja Bronnaja, non c'era anima viva. In
un'ora in cui sembrava mancasse la forza di respirare, quando il sole che aveva arroventato Mosca
sprofondava oltre la circonvallazione Sadovoe in una secca bruma, nessuno era venuto sotto l'ombra
dei tigli, nessuno sedeva sulle panchine, deserto era il viale.
- Mi dia dell'acqua minerale, - disse Berlioz.
- Non ce n'è, - rispose la donna del chiosco e, chi sa perché, prese un'aria offesa.
- Ha della birra? - chiese con voce rauca Bezdomnyj.
- La devono portare stasera, - rispose la donna.
- Che cos'ha? - chiese Berlioz.
- Succo d'albicocca, ma non è fresco, - disse la donna.
- Ce lo dia lo stesso!...
Il succo formò un'abbondante schiuma gialla, e nell'aria si diffuse un odore di bottega di
barbiere. Toltasi la sete, i letterati, presi da un improvviso singhiozzo, pagarono e si sedettero su
una panchina di fronte allo stagno, voltando le spalle alla Bronnaja. Qui successe una seconda
stranezza, che riguardava soltanto Berlioz. A un tratto egli smise di singhiozzare il suo cuore diede
un forte battito, per un attimo non si sentí piú, poi riprese, ma trafitto da un ago spuntato. Inoltre,
Berlioz fu preso da un terrore immotivato, ma cosí potente che gli venne voglia di correre via senza
voltarsi dagli stagni Patriaršie. Si guardò in giro angosciato, non comprendendo che cosa avesse
potuto spaventarlo tanto. Impallidí, si asciugò la fronte col fazzoletto pensò: «Che cos'ho? Non mi
era mai successo!


(Su Anna Karenina) È un'opera d'arte perfetta, che arriva assai a proposito; un libro assolutamente diverso da ciò che si pubblica in Europa: la sua idea è completamente russa.Fëdor Dostoevskij
Tanti anni nel Club e nemmeno una medaglia!
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15/11/2014 18:32 - 15/11/2014 18:33 #14026 da pierbusa
Risposta da pierbusa al topic Scelta del Libro del Mese Dicembre 2014

guidocx84 ha scritto: Secondo me però ha ragione pierbusa. Terzani con i suoi libri è in grado di fornire una mole incredibile di spunti di riflessione sui temi più disparati. Roba che non è facile trovare nei libri. Il libro di Terzani è enorme (e sapete che di solito io non sono a favore dei tomi). Ma c'è da dire che anche "La fine è il mio inizio" era enorme eppure è scorso via come l'olio e ci ha lasciato bei ricordi.
Chi ha votato Bulgakov può dirci per quale motivo uno dovrebbe votare quel libro piuttosto che quello di Terzani? Cosa troverò in questo libro che sia in grado di darmi una soddisfazione pari o superiore a quella che potrebbe darmi la lettura di Terzani? Convincetemi! :laugh: :laugh: :laugh:


Sottoscrivo, parola per parola, e...convincete pure me! :P :P :laugh:

(Su Anna Karenina) È un'opera d'arte perfetta, che arriva assai a proposito; un libro assolutamente diverso da ciò che si pubblica in Europa: la sua idea è completamente russa.Fëdor Dostoevskij
Tanti anni nel Club e nemmeno una medaglia!
Ultima Modifica 15/11/2014 18:33 da pierbusa.
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15/11/2014 18:54 #14027 da Juls
Risposta da Juls al topic Scelta del Libro del Mese Dicembre 2014
se avessi saputo che la lotta era tra Terzani e Bulgacov non avrei disperso il voto su Hemngway :laugh:

non ho letto nessuno dei due, ma di Bulgakov me ne hanno parlato veramente bene e concordo con Claudia, i libri impegnativi si affrontano meglio con la spinta a farlo tutti insieme ;)
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16/11/2014 07:16 #14030 da niggle
Risposta da niggle al topic Scelta del Libro del Mese Dicembre 2014
Wow, manco da qualche giorno e quando torno cosa trovo?
Una lotta all'ultimo sangue :ohmy:
E se finisce in parità che si fa? Ci si sfida a duello? No, tanto per sapere...

:cheer:

" Amo solo ciò che difendo" Faramir in J.R.R. Tolkien, Il signore degli Anelli, Le due torri.
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16/11/2014 07:53 #14032 da Katya
Risposta da Katya al topic Scelta del Libro del Mese Dicembre 2014

niggle ha scritto: Wow, manco da qualche giorno e quando torno cosa trovo?
Una lotta all'ultimo sangue :ohmy:
E se finisce in parità che si fa? Ci si sfida a duello? No, tanto per sapere...

:cheer:




Tocca a chi ha proposto i libri scegliere...stavolta toccherebbe a me!! :dry: :laugh: :laugh:

Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
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16/11/2014 08:27 #14034 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Scelta del Libro del Mese Dicembre 2014

pierbusa ha scritto:

Claudia1221 ha scritto: Io invece trovo che, proprio perché impegnativo, possa essere utile e stimolante leggere tutti insieme :-)


Per permettere un voto consapevole, l'incipit di "Un altro giro di giostra":

SI SA, capita a tanta gente, ma non si pensa mai che potrebbe capitare a noi.

Questo era sempre stato anche il mio atteggiamento. Così, quando capitò a me, ero impreparato come tutti e in un primo momento fu come se davvero succedesse a qualcun altro. «Signor Terzani, lei ha il cancro», disse il medico, ma era come non parlasse a me, tanto è vero – e me ne accorsi subito, meravigliandomi che non mi disperai, non mi commossi: come se in fondo la cosa non mi riguardasse.

Forse quella prima indifferenza fu solo un'istintiva forma di difesa, un modo per mantenere un contegno, per prendere le distanze, ma mi aiutò. Riuscire a guardarsi con gli occhi di un sé fuori da sé serve sempre. Ed è un esercizio, questo, che si può imparare.

Passai ancora una notte in ospedale, da solo, a riflettere. Pensai a quanti altri prima di me, in quelle stesse stanze, avevano avuto simili notizie e trovai quella compagnia in qualche modo incoraggiante. Ero a Bologna. C'ero arrivato attraverso la solita trafila di piccoli passi, ognuno di per sé insignificante, ma nell'insieme decisivi, come tante cose nella vita: una persistente diarrea incominciata a Calcutta, vari esami all'Istituto delle Malattie Tropicali a Parigi, altri esami per scoprire la causa di un'inspiegabile anemia, finché un accorto medico italiano, non accontentandosi delle spiegazioni più ovvie, s'era messo con un suo strano strumento – un penetrante serpentaccio di gomma dall'occhio luminoso – a guardare nei recessi più reconditi del mio corpo e, per coltivata esperienza, aveva immediatamente riconosciuto quel che conosceva.

Gli ero grato per essere stato bravo e chiaro. Così potevo, con calma, e ora con una vera ragione, fare i miei conti, ristabilire le mie priorità e prendere le decisioni necessarie. Stavo per compiere cinquantanove anni e mi venne da voltarmi indietro, come si fa per guardare con soddisfazione la salita che si è fatta, una volta arrivati in cima a una montagna. La mia vita fino ad allora? Meravigliosa! Un'avventura dopo l'altra, un grande amore, nessun rimpianto, niente di importantissimo ancora da fare. Se da ragazzo, partendo per questo viaggio, mi fossi dato per meta quella di per sé già agognata da tanti di «piantare un albero, mettere al mondo un figlio e scrivere un verso», più o meno c'ero arrivato. E quasi senza accorgermene, senza sforzo e, strada facendo, divertendomi.

Quella notte in ospedale, nel silenzio rotto solo dal frusciare delle auto sull'asfalto bagnato della strada e da quello delle suore sul linoleum del corridoio, mi venne in mente un'immagine di me che da allora mi accompagna. Mi parve che tutta la mia vita fosse stata come su una giostra: fin dall'inizio m'era toccato il cavallo bianco e su quello avevo girato e dondolato a mio piacimento senza che mai – me ne resi conto allora per la prima volta –, mai qualcuno fosse venuto a chiedermi se avevo il biglietto. No. Davvero il biglietto non ce l'avevo. Tutta la vita avevo viaggiato a ufo! Bene: ora passava il controllore, pagavo il dovuto e, se mi andava bene, magari riuscivo anche a fare... un altro giro di giostra.

Il giorno dopo cominciò come un giorno qualunque. Niente attorno a me era cambiato e niente rifletteva la gran tempesta di pensieri che mi turbinava in testa. A Porretta Terme, dove dovetti cambiar treno per raggiungere Pracchia e da lì Orsigna, mi ricordai persino di andare a ritirare la biancheria che qualche giorno prima avevo lasciato a lavare. Arrivato a casa, proposi ad Angela che mi aspettava di andare assieme a fare una passeggiata nel bosco. Dopo quasi quarantanni di vita in comune fu semplice parlarsi e tacere. Le promisi di impegnarmi a farcela, e quello, credo, fu l'unico momento in cui mi commossi.


E l'incipit de "Il Maestro e Margherita":

Nell'ora di un tramonto primaverile insolitamente caldo apparvero presso gli stagni
Patriaršie due persone. Il primo - che indossava un completo grigio estivo - era di bassa statura,
scuro di carnagione, ben nutrito, calvo; teneva in mano una dignitosa lobbietta, e il suo volto, rasato
con cura, era adorno di un paio di occhiali smisurati con una montatura nera di corno. Il secondo -
un giovanotto dalle spalle larghe, coi capelli rossicci arruffati e un berretto a quadri buttato sulla
nuca - indossava una camicia scozzese, pantaloni bianchi spiegazzati e un paio di mocassini neri.
Il primo altri non era che Michail Aleksandroviè Berlioz, direttore di una rivista letteraria e
presidente di una delle piú importanti associazioni letterarie moscovite, denominata per brevità
MASSOLIT1; il suo giovane accompagnatore era il poeta Ivan Nikolaevič Ponyrëv, che scriveva
sotto lo pseudonimo Bezdomnyj2.Giunti all'ombra dei tigli che cominciavano allora a verdeggiare,
gli scrittori si precipitarono per prima cosa verso un chiosco dipinto a colori vivaci, che portava la
scritta «Birra e bibite».
Ma conviene rilevare la prima stranezza di quella spaventosa serata di maggio. Non solo
presso il chiosco, ma in tutto il viale, parallelo alla via Malaja Bronnaja, non c'era anima viva. In
un'ora in cui sembrava mancasse la forza di respirare, quando il sole che aveva arroventato Mosca
sprofondava oltre la circonvallazione Sadovoe in una secca bruma, nessuno era venuto sotto l'ombra
dei tigli, nessuno sedeva sulle panchine, deserto era il viale.
- Mi dia dell'acqua minerale, - disse Berlioz.
- Non ce n'è, - rispose la donna del chiosco e, chi sa perché, prese un'aria offesa.
- Ha della birra? - chiese con voce rauca Bezdomnyj.
- La devono portare stasera, - rispose la donna.
- Che cos'ha? - chiese Berlioz.
- Succo d'albicocca, ma non è fresco, - disse la donna.
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Berlioz fu preso da un terrore immotivato, ma cosí potente che gli venne voglia di correre via senza
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potuto spaventarlo tanto. Impallidí, si asciugò la fronte col fazzoletto pensò: «Che cos'ho? Non mi
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Se il buongiorno si vede dal mattino... secondo me non c'è storia! Terzani tutta la vita! :laugh: :laugh: ;)

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17/11/2014 21:35 #14087 da Ally175
Risposta da Ally175 al topic Scelta del Libro del Mese Dicembre 2014
Questa è la mia prima votazione per il libro del mese e sono andata abbastanza sul sicuro: "Il vecchio e il mare" l'ho già letto, "Il maestro e Margherita" sinceramente non mi ha mai affascinato granchè (l'ho iniziato a tempo fa ma l'ho abbandonato perchè non mi aveva preso), quindi la scelta è ricaduta su Terzani, di cui ho letto già qualcosa e che mi ha sempre affascinato, in più dopo aver letto l'incipit l'ho votato molto volentieri. :)
Votate Terzani!! :laugh:
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17/11/2014 21:58 #14089 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Scelta del Libro del Mese Dicembre 2014

Ally175 ha scritto: Questa è la mia prima votazione per il libro del mese e sono andata abbastanza sul sicuro: "Il vecchio e il mare" l'ho già letto, "Il maestro e Margherita" sinceramente non mi ha mai affascinato granchè (l'ho iniziato a tempo fa ma l'ho abbandonato perchè non mi aveva preso), quindi la scelta è ricaduta su Terzani, di cui ho letto già qualcosa e che mi ha sempre affascinato, in più dopo aver letto l'incipit l'ho votato molto volentieri. :)
Votate Terzani!! :laugh:


Non potevi iniziare meglio! GRANDISSIMA!! :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: ;)

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

Buongiorno! Se qualcuno avesse ancora problemi di login, dovete prima cancellare la cache del pc/smartphone, ricaricare la pagina, riaccettare i cookies e poi fare il login ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

Ciao a tutti non riesco ad accedere al forum ne con pc ne con il cellulare :(

Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

Siamo di nuovo ONLINEEEEEEE!!! :D

Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

Ciao Marialuisa! Sezione "News & Eventi" del sito: ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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