Martedì, 04 Novembre 2025

Ma il traduttore...è importante?

Di più
19/04/2018 22:27 #36065 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Ma il traduttore...è importante?
L'ottava di Mahler o la sesta, scritta da lui ma suonata da un'intera orchestra, quella della scala ad esempio, con direttore Muti (per esempio) di chi è di Mahler o di Muti?
Riscritti o interpretati? Mah!!!!!:huh: :huh:

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)

Accesso o Crea un account per partecipare alla conversazione.

  • bibbagood
  • Avatar di bibbagood Autore della discussione
  • Offline
  • Staff
  • Staff
  • Responsabile del Forum e dei GdL tradizionali
Di più
08/05/2020 21:01 #43797 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Ma il traduttore...è importante?
Recentemente il Sole 24 Ore ha proposto un articolo ( www.ilsole24ore.com/art/old-translation-...5M69m-ctNj-Om07WIMrY ) su questo tema, anche se la posizione presentata mi lascia un po' scettica.
L'autore afferma che spesso i classici tradotti ci sembrano molti più datati linguisticamente di quanto invece lo possano essere gli originali e che quando finalmente scadono i diritti, si tira un sospiro di sollievo perchè finalmente si può rispolverare il libro in questione dandogli una nuova traduzione, più al passo con i tempi o anche semplicemente migliorata dopo l'esperienza fatta con la prima, unica traduzione. E l'autore si chiede perchè mai le traduzioni invecchino mentre gli originali no. In realtà io ho sempre pensato che molti classici stranieri risultino meno ostici della letteratura italiana proprio perchè le traduzioni fanno sì che leggiamo un Orgoglio e pregiudizio non nell'italiano di inizio ottocento, bensì in quello odierno, mentre con Foscolo e Verga non abbiamo speranze e dobbiamo affrontare testi che ci appaiono linguisticamente lontani. Quindi non sarei affatto d'accordo con l'autore dell'articolo, se non fosse che in effetti mette in luce come le traduzioni, al contrario dell'originale, che rimane eterno, possono invecchiare o anche svecchiare un'opera, sottolineando come il ruolo del traduttore sia più centrale di quel che si pensi per poter determinare il successo di un'opera.
Mentre gli originali forse, col tempo, avranno meno speranze di poter continuare ad essere apprezzare e continuamente riscoperte (questo lo dico io, l'autore sostiene il successo degli originali rimanga eterno a priori).

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert

Accesso o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
09/05/2020 09:04 #43800 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic Ma il traduttore...è importante?
Ho scoperto questo interessantissimo post e l'altrettanto interessante disputa tra Novel e pierbusa.
Senza voler riprendere un dibattito corposo e superato, mi limito a poche considerazioni dal punto di vista particolare di chi ha a che fare con l'interpretazione non in ambito letterario, ma giuridico.
Dico subito che la mia posizione corrisponde, credo, a quella difesa da pierbusa. L'attribuzione di un significato a delle proposizioni è sempre una attività di interpretazione, in quanto tale soggettiva, poiché dipendente da elementi (quali le esperienze personali, l'educazione, la cultura, le idee etiche, filosofiche, religiose ecc.) inerenti alla persona dell'interprete.
Il traduttore fornisce, pertanto, sempre una versione personale e soggettiva dell'opera tradotta. Sotto questo aspetto, a me sembra innegabile che leggere un testo tradotto non equivale mai a leggere l'originale, come già osservato da pierbusa.
Vorrei aggiungere, però, un'ulteriore osservazione. sul rapporto tra intenzioni dell'autore e contenuto di un'opera. Ogni testo, una volta redatto, si separa dalla volontà del suo autore e si "oggettivizza", per così dire, acquisendo un valore autonomo. Proprio in virtù del carattere soggettivo dell'interpretazione, quel testo può acquisire per il lettore una varietà di significati del tutto slegati dalle intenzioni dell'autore. La Divina Commedia è quel testo composto da quelle parole, da quelle strofe ecc.; non è quel testo interpretato secondo le intenzioni di Dante. Ciò senza tener conto del fatto che la volontà umana non è un dato oggettivo, essendo viceversa mutevole e cangiante, sicché tentare di accertare in termini assoluti le intenzioni dell'autore sembra un'operazione di per sè priva di senso (quale è la volontà da prendere in consideraizone? quella di quando l'autore ha iniziato l'opera? quella che si è sviluppata nel corso della stessa? quella di quando l'ha conclusa, magari anni dopo?)
Per tali ragioni, tradurre un'opera tenendo conto del senso che l'autore voleva attribuire ad essa costituisce inevitabilmente una restrizione del contenuto di un'opera, dei significati che da essa si possono trarre.
Concludo ribadendo quanto è stato già detto: non c'è altra soluzione che leggere i libri nel testo originale.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Novel67, aleinviaggio

Accesso o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
05/06/2020 12:48 #44277 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic Ma il traduttore...è importante?

bibbagood ha scritto: E l'autore si chiede perchè mai le traduzioni invecchino mentre gli originali no.


Ero - e in parte ancora lo sono - scettico anch'io. Di fatto, l'autore dell'articolo presume che l'atto creativo, per se stesso, non sia soggetto alle leggi del tempo che invece subiscono i successivi tentativi di riproduzione e rifacimento. Tutto sommato, anche estendendolo al campo delle altri arti (pittura, scultura, etc.), ritengo si possa condividere il concetto; forse andrebbe però limitato alle opere davvero grandi e immortali (universalmente riconosciute come tali): dubito che tra 100/200 anni di un libro di Fabio Volo - giusto per riprendere un esempio di cui magari troppo spesso si abusa - un traduttore potrà dire le stesse cose che nell'articolo vengono dette su Orwell e Dickens :)

davpal3 ha scritto: Il traduttore fornisce, pertanto, sempre una versione personale e soggettiva dell'opera tradotta. Sotto questo aspetto, a me sembra innegabile che leggere un testo tradotto non equivale mai a leggere l'originale, come già osservato da pierbusa.
Vorrei aggiungere, però, un'ulteriore osservazione. sul rapporto tra intenzioni dell'autore e contenuto di un'opera. Ogni testo, una volta redatto, si separa dalla volontà del suo autore e si "oggettivizza", per così dire, acquisendo un valore autonomo. Proprio in virtù del carattere soggettivo dell'interpretazione, quel testo può acquisire per il lettore una varietà di significati del tutto slegati dalle intenzioni dell'autore. … Concludo ribadendo quanto è stato già detto: non c'è altra soluzione che leggere i libri nel testo originale.


Ho letto con interesse questo post, e mi sento di condividere le osservazioni. Solo mi lascia perplesso la conclusione.

Se diamo per assodato non solo che la traduzione mai equivarrà all'originale, ma anche che ogni lettore darà sempre una sua interpretazione personale alle reali intenzioni dell'autore, leggere i libri nel testo originale anziché in traduzione a cosa servirebbe? Cosa potrebbe salvaguardarci da un possibile (anzi, inevitabile) travisamento?

E se davvero fosse come dici, specificare ogni volta non di aver letto Tolstoj, ma Tolstoj nella versione di Tizio o Caio, non sarebbe del tutto inutile, visto che nella mia veste di lettore potrei aver frainteso la versione del traduttore? :)

Accesso o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
05/06/2020 13:39 #44278 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic Ma il traduttore...è importante?
Forse non mi sono spiegato benissimo.
La mia tesi è che le intenzioni dell'autore sono essenzialmente irrilevanti.
Il testo di un'opera, nella sua "fisicità" (cioè quelle particolare frasi, parole, lettere) ha un valore, per così oggettivo. Dal testo si possono trarre le più svariate interpretazioni, ma sempre dal testo (originale) si deve partire. Se si legge una traduzione, l'interpretazione avrà un punto di riferimento oggettivo semplicemente diverso; migliore o peggiore, ma comunque diverso.

Accesso o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
05/06/2020 16:22 #44281 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic Ma il traduttore...è importante?

davpal3 ha scritto: Forse non mi sono spiegato benissimo.
La mia tesi è che le intenzioni dell'autore sono essenzialmente irrilevanti.
Il testo di un'opera, nella sua "fisicità" (cioè quelle particolare frasi, parole, lettere) ha un valore, per così oggettivo. Dal testo si possono trarre le più svariate interpretazioni, ma sempre dal testo (originale) si deve partire. Se si legge una traduzione, l'interpretazione avrà un punto di riferimento oggettivo semplicemente diverso; migliore o peggiore, ma comunque diverso.


Ma se le intenzione dell’Autore sono irrilevanti, che importa leggere o meno in originale? E se invece lo fossero, cambierebbe comunque qualcosa? Faccio un esempio:

l’Autore V. Pratolini scrive Cronaca familiare. Due lettori, italiani come Pratolini, s’accostano al medesimo testo: quello originale.

Per il lettore A (che cito solo a titolo d’esempio: nulla di personale, eh :lol: ), il libro manca di verve, ha un intento puramente cronachistico, presenta una narrazione troppo scarna, è eccessivamente struggente e non dà alcuna profondità ai personaggi, che risultano piatti.

Il lettore B, verve a parte, sostiene esattamente l’opposto: l’intento è di trovar consolazione, è completo nella narrazione, presenta uno stile misurato e dà rilievo alla psicologia dei protagonisti, che per non essere a tutto tondo sono comunque ben delineati.

Stesso punto di riferimento, stessi problemi, anche senza l’intromissione del traduttore. Ora, A e B potranno comunque tranquillamente affermare d’aver letto Cronaca familiare di Pratolini, o solo uno di essi? E se domani saltasse fuori C, magari dalla Germania, con nuove deduzioni, gli raccomanderemmo di recuperare il testo in italiano (come han fatto A e B), altrimenti non potrà mai affermare d'aver letto Pratolini, ma semmai un Pratolini nella versione di … ?

Ripeto dunque la domanda: se le interpretazioni divergono tanto anche su uno stesso identico testo, è davvero così fondamentale – limitatamente perlomeno alla narrativa – leggere in originale?

Accesso o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
05/06/2020 17:44 #44282 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic Ma il traduttore...è importante?

Novel67 ha scritto:

davpal3 ha scritto: Forse non mi sono spiegato benissimo.
La mia tesi è che le intenzioni dell'autore sono essenzialmente irrilevanti.
Il testo di un'opera, nella sua "fisicità" (cioè quelle particolare frasi, parole, lettere) ha un valore, per così oggettivo. Dal testo si possono trarre le più svariate interpretazioni, ma sempre dal testo (originale) si deve partire. Se si legge una traduzione, l'interpretazione avrà un punto di riferimento oggettivo semplicemente diverso; migliore o peggiore, ma comunque diverso.


Ma se le intenzione dell’Autore sono irrilevanti, che importa leggere o meno in originale? E se invece lo fossero, cambierebbe comunque qualcosa? Faccio un esempio:

l’Autore V. Pratolini scrive Cronaca familiare. Due lettori, italiani come Pratolini, s’accostano al medesimo testo: quello originale.

Per il lettore A (che cito solo a titolo d’esempio: nulla di personale, eh :lol: ), il libro manca di verve, ha un intento puramente cronachistico, presenta una narrazione troppo scarna, è eccessivamente struggente e non dà alcuna profondità ai personaggi, che risultano piatti.

Il lettore B, verve a parte, sostiene esattamente l’opposto: l’intento è di trovar consolazione, è completo nella narrazione, presenta uno stile misurato e dà rilievo alla psicologia dei protagonisti, che per non essere a tutto tondo sono comunque ben delineati.

Stesso punto di riferimento, stessi problemi, anche senza l’intromissione del traduttore. Ora, A e B potranno comunque tranquillamente affermare d’aver letto Cronaca familiare di Pratolini, o solo uno di essi? E se domani saltasse fuori C, magari dalla Germania, con nuove deduzioni, gli raccomanderemmo di recuperare il testo in italiano (come han fatto A e B), altrimenti non potrà mai affermare d'aver letto Pratolini, ma semmai un Pratolini nella versione di … ?

Ripeto dunque la domanda: se le interpretazioni divergono tanto anche su uno stesso identico testo, è davvero così fondamentale – limitatamente perlomeno alla narrativa – leggere in originale?


Mettiamola così. C'è un quadro di Van Gogh e una copia del quadro di Van Gogh che faccio io. Sia il quadro originale che il mio generano impressioni, sensazioni, interpretazioni diverse nello spettatore. Ma nessuno metterebbe in dubbio che il quadro di Van Gogh è quello "vero" e che il mio è una cosa diversa.

Accesso o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
05/06/2020 19:09 #44287 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic Ma il traduttore...è importante?
Ne sei proprio convinto?

Nel 1984 tre studenti livornesi fecero tre copie di sculture di Modigliani che vennero prese per autentiche persino da esperti e storici d'arte. Se non avessero confessato, oggi forse potrebbero essere ancora esposte in un museo accanto al tuo Van Gogh ;)

Accesso o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
16/10/2020 17:42 #46248 da Rez
Risposta da Rez al topic Ma il traduttore...è importante?
Secondo me è molto importante il lavoro del traduttore, vedi l'enorme "boato" scatenato dalla nuova traduzione del Signore degli Anelli, non solo per il modo in cui è stata gestita la cosa ma anche per la differenza abissale con cui sono state trasposte le cose.
Io che sono un accanito lettore di fantasy ho vissuto particolarmente male le traduzione di un filone di libri da parte di Armenia per cui arrivai anche a contattarli per chiedere chiarimenti ed una maggiore attenzione, la loro scusa fu che ad occuparsene erano state persone diverse...ad oggi continuano a far tradurre con i piedi questa serie con errori da principianti che mi hanno portato a cercare direttamente in originale i libri piuttosto che dovermi strappare i capelli a leggere i loro strafalcioni

Accesso o Crea un account per partecipare alla conversazione.

  • bibbagood
  • Avatar di bibbagood Autore della discussione
  • Offline
  • Staff
  • Staff
  • Responsabile del Forum e dei GdL tradizionali
Di più
15/10/2021 20:09 #54830 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Ma il traduttore...è importante?
Dopo la grande polemica degli ultimi giorni riguardante la scrittrice Sally Rooney, non ho potuto non ripensare a questo post.
Per chi non ha seguito la questione, l'autrice irlandese, famosa per Parlarne tra amici e Persone normali, ha appena pubblicato il suo atteso terzo libro e se ne è uscita a sorpresa dicendo che non avrebbe concesso i diritti per la traduzione in ebraico. Sostenitrice della causa palestinese, ha pensato che questo forse un gesto significativo.
Ora, al di là della grande pubblicità che ne è venuta fuori e che lascia quindi pensare a una mossa più di marketing che politica e tralasciando il sostenere o meno l'una o l'altra fazione, la questione intellettuale penso sia interessante. Perchè mai un'autrice vorrebbe pensare di voler privare un intero popolo della lettura della sua opera, che anzi, magari potrebbe proprio aprire certe menti e avvicinarle alla sua causa, dal momento che evidentemente le sta cosi a cuore? 
Non volendo, l'autrice ha però dato un enorme peso al ruolo della traduzione, senza la quale l'opera di uno scrittore avrebbe un valore estremamente più circoscritto, non riuscendo a raggiungere un pubblico più vasto e a fargli conoscere realtà più distanti di quelle conosciute. Un aspetto che penso sia dia (fortunatamente?) molto per scontato.

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
I seguenti utenti hanno detto grazie : elis_

Accesso o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Newsletter

Shoutbox

Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

Buongiorno! Se qualcuno avesse ancora problemi di login, dovete prima cancellare la cache del pc/smartphone, ricaricare la pagina, riaccettare i cookies e poi fare il login ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

Ciao a tutti non riesco ad accedere al forum ne con pc ne con il cellulare :(

Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

Siamo di nuovo ONLINEEEEEEE!!! :D

Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

Ciao Marialuisa! Sezione "News & Eventi" del sito: ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

Accedi per utilizzare la Shoutbox.

Ultimi commenti

audible adv

 

ilclubdellibro