Martedì, 04 Novembre 2025

Thomas Mann

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01/04/2020 20:58 #43309 da Blache_Francesca
Risposta da Blache_Francesca al topic Thomas Mann
Secondo me, l'uso del dialetto nel libro mi sembra appassionante. Hai ragione, sarebbe carino conoscere la traduzione del brano al quale accenni.
Povero Novel!!!! Ne approfitterò anch'io!
Lo stile è austero, e forse potrebbe annoiare, ma mi piace molto la sua ironia tra le righe. E la satira della società descritta.

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02/04/2020 11:28 #43314 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Thomas Mann
La sesta parte è complessa, prende molto, ma succedono tante cose, si parla di tanti temi e comincio a non capire più la suddivisione in parti del libro: in questa infatti iniziano eventi cruciali che termiano già alla fine della parte. Ho superato di poco la metà del libro e mi chiedo cos´altro può accadere. O si assisterà a matrimoni fino a quelli dei nipoti di Erika, oppure Mann avrà dovuto cambiare tema per portare avanti un´altra metà di libro :laugh: .
Tony ha dei momenti in cui dà un po´ sui nervi, non si capisce se la sua sia integrità di valori o viziataggine. E non capisco se i riferimenti ai suoi ideali politici siano per mantenere il collegamento a quel che ha rinunciato sposando Grünlich oppure se effettivamente ha idee precise e ben fondate. Sicuramente mi sembra spontaneo e convinto il suo modo di vedere la religione. Lei, insieme al fratello Thomas, rappresentano quello che l´orgoglio di appartenere a una famiglia può significare, ma nel confronto finale tra i due questo orgoglio viene espresso in modi ben diversi:

Attenzione: Spoiler!


Bè, è sicuramente bello come Tony riesca ad imporsi, seppur venendo da una famiglia ricca credo comunque sia un personaggio molto “innovativo”, moderno per essere una donna, se si pensa all´epoca in cui è stato scritto e in cui si svolge il romanzo. Tutt´ora si preferisce subire offese ed ignorarle per paura di quel che la gente potrebbe pensare se lo venissero a sapere, un modo di agire che sfocia spesso in situazioni drammatiche. Mi ha quindi colpito come Mann, più di un secolo fa, avesse potuto analizzare così bene situazioni e decisioni tutt´oggi così delicate.

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
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09/04/2020 21:19 #43370 da Blache_Francesca
Risposta da Blache_Francesca al topic Thomas Mann
Che bravo Thomas Mann! Ha la capacità di descrivere così ironicamente i personaggi! Sto pensando al banchiere di Grünlich per citarne solo uno! E poi c'è anche il meraviglioso bavarese, un quasi-secondo Monsieur Bovary!
Senza contare i vestiti che bastano a farci capire la classe sociale e la personalità. Per me è proprio una grande bella lettura!
E voi, a che punto siete? Cosa pensate dei personaggi?

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10/04/2020 12:34 #43374 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Thomas Mann
Io l'ho finito stamattina, bellissimo! E molto commovente :dry: Alla fine non l'ho intervallato più con nessun altra lettura tanto mi ha preso.
I personaggi sì, sono tutti bellissimi, caricaturali, ma nel senso che rappresentano un "tipo" di umanità, sono costruiti benissimo, soprattutto quelli che il lettore segue durante tutte le 700 pagine, il quale li vede vivere tutte le fasi della loro intensa storia, della loro decadenza, con i loro modi diversi di reagire e delle conseguenze che gli eventi hanno su ciascuno di loro.
Mi è piaciuto tanto il personaggio di Thomas, forte, razionale, così razionale da forse non riuscire a vedere oltre se non quando, improvvisamente, capisce che non ce la fa più e deve mollare. E qua si solleva per me un po' il dubbio se questa decandenza sia stata solo frutto del destino e dei tempi che cambiano, oppure se le scelte fatte e il carattere di tanti di loro siano stati in realtà la causa. Thomas è affiancato da una sorella forte, ma forse un po' irrealistica nelle sue idee riguardanti la famiglia, e soprattutto femmina, quindi inutile, e da un fratello debole (e secondo me, debole per sua scelta, perchè è più comodo), che in quanto maschio potrebbe far qualcosa e che invece secondo me accelera la caduta. E ha accanto a sè una moglie, figura non negativa ma dubbia, perchè non rappresenta un sostegno e una spinta, quanto forse più che altro quasi indifferenza. E Hanno, che con la sua fragilità fisica, morale e soprattutto volitiva accompagna il lettore verso quella fine annunciata già dal titolo del libro. Ecco, se Thomas mi ha appassionato, Hanno mi ha angosciato fin da subito, leggevo malvolentieri le sue parti tanto era forte la sensazione di ansia che trasmette. Riconosco che è il personaggio centrale, che incarna la decandenza su cui ruota il libro, ma è un personaggio spiacevole, nonostante alla fine del libro abbia ancora solo 15 anni.
Un'altra lezione che ho imparato da questo libro è la fortuna di vivere nel nostro secolo, con dentisti compenti e in cui il ruolo dei denti non è più cosi determinante :lol: :lol:

Non credo di leggere La montagna incantata a breve, ma sicuramente ho pensato che forse dovrei dare una seconda possibilità a Tonio Kröger e a La morte a venezia...prima o poi.

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10/04/2020 17:34 #43376 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic Thomas Mann
Finito anch'io, ieri sera :)

Può darsi che tutto quanto sia relativo … e forse è anche vero che de gustibus non disputandum est … ma se esistono pure punti fermi, questo romanzo lo si può considerare solo ed oggettivamente bello.

La grandezza de I Buddenbrook , a mio avviso, sta anzitutto nel senso della misura. Strano a dirsi, se consideriamo che il libro consta di oltre 700 pagine. Ma non una riga di troppo appesantisce questo capolavoro, cesellato nei minimi particolari senza mai risultare stucchevole e che sa essere anche doloroso e straziante senza mai sconfinare nel melodrammatico.

Tale compostezza, a prima vista, potrebbe essere scambiata per distacco e freddezza, ma in realtà è già commossa partecipazione. Dell’autore, certo; ma anche del lettore, accomunato nella nostalgica e sofferta rivisitazione di un passato che in talune scene e sensazioni diviene anche proprio, ma che in ogni caso non può più rivivere.

Un passato, per i Buddenbrook, economicamente florido e socialmente prestigioso che sembrava potesse essere replicato all’infinito, semplicemente tramandandolo di generazione in generazione, e che invece si dissolve progressivamente, fino all’estinzione. Perché?

Si potrebbe supporre una questione fisiologica (al raggiungimento della vetta, è naturale che segua un declino), così come concomitanti possono essere i fattori esterni (il tramonto della vecchia borghesia accelerato dall’ascesa dei nuovi parvenus senza scrupoli). Oppure si potrebbe maledire il destino, che a un certo punto si mette di traverso. O, infine, risolverla in una improvvisa e inopinata mancanza di volontà.

Sì, d’accordo: ma perché questa volontà a un certo punto viene a mancare? Ricordo che il vecchio Johann soleva prendere decisioni e risolvere le questioni tagliando corto: «N’en parlons plus! En avant!» Non pensava, non rifletteva, non aveva dubbi. Dunque agiva.

Tra i discendenti, qualche dubbio comincia invece a sorgere. In particolare, il dubbio – espresso forse in maniera inconscia - che sia così giusto e importante anteporre sempre il decoro e la prosperità della famiglia alla propria individualità. La risposta - che nelle riflessioni intime e personali non verrà mai - sta nelle conseguenze: Tony perde amore e giovinezza, Christian rispetto e dignità, Thomas sicurezza e serenità, Hanno salute e, infine, vita.

Restano comunque tutti personaggi indimenticabili. E come Bibbagood, penso anch'io di concedere prossimamente una seconda chance almeno a La morte a Venezia , pur consapevole del fatto che come i Buddenbrook nessuno mai … :)
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10/04/2020 20:21 #43377 da Blache_Francesca
Risposta da Blache_Francesca al topic Thomas Mann
Vi ringrazio di cuore per i vostri due bellissimi commenti. Io sono ancora nella sesta parte, Permaneder sta per tornare in Baviera... Il libro continua a piacermi moltissimo...
E ho anche bisogno di un contributo, ma questa volta da parte di Bibbagood: hai voglia di copiarmi alcune frasette in tedesco: l'esclamazione del banchiere (ne deduco in base alla traduzione spagnola che si tratti di un Ach, ja! , ma non ne sono sicura. E poi mi piacerebbe mi copiassi la frequente esclamazione di Permaneder a proposito della croce).
Spero di essere riuscita a farmi capire!
Comunque ho cercato e ho visto delle foto sulle barbe "dorate" e divise a metà!!! Non ci potevo credere!!! Andavano proprio di moda!!
Fatemi sapere, quale altro libro di Mann inizierete e quando. Grazie.

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13/04/2020 18:20 #43388 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Thomas Mann

Blache_Francesca ha scritto: E ho anche bisogno di un contributo, ma questa volta da parte di Bibbagood: hai voglia di copiarmi alcune frasette in tedesco: l'esclamazione del banchiere (ne deduco in base alla traduzione spagnola che si tratti di un Ach, ja! , ma non ne sono sicura. E poi mi piacerebbe mi copiassi la frequente esclamazione di Permaneder a proposito della croce).
Spero di essere riuscita a farmi capire!


Mhm anche Lorenzo mi aveva fatto presente la ridondanza dell´esclamazione "è una croce", ma in tedesco, essendo dialoghi in dialetto molto stretto, spesso non conosco le parole e spesso la stessa frase ü espressa in modi diversi, e soprattutto non ci avevo fatto caso perchè parla con espressioni colorite una appresso all´altra. Comunque l´esempio più frequente è "Es is halt a Kreiz" (ovvero "Es ist halt ein Kreuz"), seguito da "Is dös a Kreiz" (ovvero "Ist das ein Kreuz").
Con banchiere intendi Kesselmeyer, giusto? Credo che l´espressione che intendi sia "Na-hein", che in realtä sarebbe "nein", ma che viene utilizzato come intercalare come "Nah ja" , "Ach ja" o come "Ach nein", che viene anche utilizzato ogni tanto. Ma di come parla Kesselmeyer ho trovato molto più caratteristico il ripetersi di "höchst spaßhaft" (~divertentissimo). Interessante come nelle varie lingue si dia più rilievo ad alcune espressioni piuttosto che ad altre :)

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13/04/2020 20:35 #43389 da Blache_Francesca
Risposta da Blache_Francesca al topic Thomas Mann
E' tutto molto chiaro. Grazie mille. Adesso sono al 60% ed è sempre molto piacevole.

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28/04/2020 19:00 #43574 da Blache_Francesca
Risposta da Blache_Francesca al topic Thomas Mann

Un'altra lezione che ho imparato da questo libro è la fortuna di vivere nel nostro secolo, con dentisti compenti e in cui il ruolo dei denti non è più cosi determinante :lol: :lol:

Quanto hai ragione!!!!
Mi mancano poche pagine alla fine e volevo chiedervi una vostra impressione rispetto al capitolo in cui viene descritta la scuola, la classe di Hanno e gli insegnanti. Ho particolarmente amato questo capitolo. E voi? Se avete voglia, mi piacerebbe sapere se ha suscitato in voi qualche sentimento particolare oppure no. Grazie!

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03/05/2020 11:11 #43668 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Thomas Mann

Blache_Francesca ha scritto: Mi mancano poche pagine alla fine e volevo chiedervi una vostra impressione rispetto al capitolo in cui viene descritta la scuola, la classe di Hanno e gli insegnanti. Ho particolarmente amato questo capitolo. E voi? Se avete voglia, mi piacerebbe sapere se ha suscitato in voi qualche sentimento particolare oppure no. Grazie!


A me ha ricordato l'ansia del liceo, da me quasi ogni giorno era come la giornata di Hanno descritta nel libro: passare di ora in ora pregando che quando la professoressa scorresse il registro nel silenzio totale, non venisse pronunciato il tuo nome. E anzi, a italiano e latino la professoressa faceva addirittura con i bigliettini, quindi neanche si poteva tirare un sospiro di solievo quando ormai aveva chiamato qualcuno con il cognome che veniva dopo il tuo :S
Tornado al libro, la descrizione di quella giornata sottolinea secondo me una volta in più la totale mancanza di volontà, di forza di Hanno. L'abbandonarsi alla paura, perchè abituato ad essere una delusione e a non essere all'altezza in qualsiasi situazione, è una scelta che fa, perchè non più in grado di reagire.

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