Mercoledì, 31 Dicembre 2025

"Un ragazzo" di Nick Hornby

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29/11/2024 11:58 #68596 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Un ragazzo" di Nick Hornby
Terminata la lettura da un paio di giorni (ma Elisa unisciti comunqueee!) tra le riflessioni che mi son rimaste di più c'è quella a cui faceva riferimento Maria Chiara, ovvero la necessità di circondarsi di persone per "sopravvivere", vedere nel non essere soli l'unica ancora di salvezza. Mi piace come é stato affrontato il tema perchè c'è un'evoluzione in Marcus al riguardo: all'inizio ha una sorta di illuminazione, ovvero: se la madre non dovesse esserci più, rimarrebbe solo, perchè loro sono solo in due. Quindi la soluzione più ovvia per lui é che la madre si sposi, almeno sarebbero almeno in tre, o ancora meglio potrebbero fare un altro figlio e sarebbero così addirittura in quattro. Ma poi quando a fine libro gli viene chiesto se ancora vorrebbe che Will e Fiona si sposino capisce che no, non è necessario, se si hanno genitori non divorziati o tanti fratelli non vuol dire allora che non si é soli e allo stesso modo non è necessario avere una grande famiglia biologica per essere sicuri che non si resterà soli, il conforto di cui abbiamo bisogno può darcelo chiunque riesca a farci sentire non soli e amati, che ci dia la sensazione che per qualsiasi problema ci sarà; e direi che tutti i nostri protagonisti sono riusciti a dimostrarcelo :)

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
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30/11/2024 18:20 #68610 da elis_
Risposta da elis_ al topic Re:"Un ragazzo" di Nick Hornby
A lettura terminata, mentirei nel dire che non mi sono presa a cuore tutti i personaggi! È una storia così reale, così dolce e drammatica allo stesso tempo che ti appassiona senza quasi accorgertene! Mi sono segnata in particolare due momenti che mi hanno fatto venire gli occhi lucidi e la voglia di coccolare Marcus: il primo è quando va dalla preside e, raccontando di come viene bullizzato, lei continua a suggerire di evitare quei compagni che lo maltrattano, ma che consiglio del piffero è?? Marcus non viene ascoltato, gli abusi vengono trattati con superficialità e i bulli non vengono puniti, è sempre colpa della vittima, è sempre un "andarsela a cercare", la cosa che mi rincuora è vedere che in questi ultimi 30 anni da allora qualche passo avanti si è fatto, per fortuna. L'altra cosa che mi è piaciuta tantissimo è stata la descrizione che Marcus dà dell'amore: lui dice che semplicemente vuole stare con Ellie, non gli importa del contatto fisico, vuole semplicemente passare tutto il tempo in sua compagnia; in fondo non è questo l'amore? Da adulti si è convinti che la distinzione tra amore e amicizia sia semplicemente nel desiderio sessuale ma, pur quanto quest'ultimo sia importante per una relazione amorosa, la cosa principale dovrebbe essere proprio quel bruciante desiderio di passare ogni minuto insieme, di condividere tutto, di sentirsi a proprio agio. Marcus ha davvero insegnato a Will ad essere un adulto.
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30/11/2024 18:26 #68611 da elis_
Risposta da elis_ al topic Re:"Un ragazzo" di Nick Hornby

bibbagood ha scritto: Terminata la lettura da un paio di giorni (ma Elisa unisciti comunqueee!) tra le riflessioni che mi son rimaste di più c'è quella a cui faceva riferimento Maria Chiara, ovvero la necessità di circondarsi di persone per "sopravvivere", vedere nel non essere soli l'unica ancora di salvezza. Mi piace come é stato affrontato il tema perchè c'è un'evoluzione in Marcus al riguardo: all'inizio ha una sorta di illuminazione, ovvero: se la madre non dovesse esserci più, rimarrebbe solo, perchè loro sono solo in due. Quindi la soluzione più ovvia per lui é che la madre si sposi, almeno sarebbero almeno in tre, o ancora meglio potrebbero fare un altro figlio e sarebbero così addirittura in quattro. Ma poi quando a fine libro gli viene chiesto se ancora vorrebbe che Will e Fiona si sposino capisce che no, non è necessario, se si hanno genitori non divorziati o tanti fratelli non vuol dire allora che non si é soli e allo stesso modo non è necessario avere una grande famiglia biologica per essere sicuri che non si resterà soli, il conforto di cui abbiamo bisogno può darcelo chiunque riesca a farci sentire non soli e amati, che ci dia la sensazione che per qualsiasi problema ci sarà; e direi che tutti i nostri protagonisti sono riusciti a dimostrarcelo :)


Quoto il messaggio di Bea perché è la sensazione principale che questo libro mi ha lasciato: l'importanza del creare dei legami veri. Che siano di sangue o no poco importa, il senso della vita sta proprio nell'avere delle persone a cui vuoi bene e di cui ti fidi, che ci saranno sempre per te e tu per loro, che qualunque cosa accada la affronterete insieme, indipendentemente dall'età, dal ceto sociale o dal carattere. Bellissimo il paragone che fa Marcus con la piramide umana, rende esattamente l'idea!

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03/12/2024 11:29 #68669 da ziaBetty
Risposta da ziaBetty al topic Re:"Un ragazzo" di Nick Hornby
Ieri mi è arrivato il libro e oggi inizierò la lettura

"Che te ne fai di tutti quei libri?"

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03/12/2024 19:29 #68683 da Bibi
Risposta da Bibi al topic Re:"Un ragazzo" di Nick Hornby
Iniziato anche io, faccio compagnia ad Elisa mentre tento di recuperare qualche punticino della Challenge! 
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05/12/2024 08:51 #68699 da ziaBetty
Risposta da ziaBetty al topic "Un ragazzo" di Nick Hornby
Nick Hornby è semplicemente inconfondibile! Concordo con chi lo definiva un libro appiccicoso

"Che te ne fai di tutti quei libri?"

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05/12/2024 18:10 #68713 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic "Un ragazzo" di Nick Hornby
Se avessimo avuto nella challenge la categoria "Libro di cui non pensavi di aver bisogno" questo libro avrebbe perfettamente completato il punto nella mia lista, perchè è stata proprio una di quelle letture che ti immergono completamente e in cui ritrovare l'energia per proseguire tutto il resto quando bisogna chiudere il libro e tornare nel mondo reale.
Commentandolo oggi sul reading journal ho pensato che Fiona però secondo me è in realtà una madre molto manipolatrice. Sicuramente la depressione fa avere atteggiamenti egoisti ed egocentrici, non rendendosi conto dei bisogni degli altri, però in alcuni dialoghi sembra esserci anche qualcosa di più, una tendenza a voler a tutti i costi che il figlio si comporti come vuole lei, indipendentemente dal bene di lui (penso ad esempio al dialogo sul vegetarianismo e il possibile pasto da McDonald's, dove Fiona dice che lui può fare quello che vuoi e lei non gli impone niente, ma poi continua la discussione portandolo a volergli far credere che in realtà è lui a voler quello che vuole lei). Non so se anche voi avete avuto questa percezione, non so, a me a distanza di qualche giorno ne è rimasto un ricordo non troppo positivo del suo personaggio.

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
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05/12/2024 20:57 #68720 da elis_
Risposta da elis_ al topic Re:"Un ragazzo" di Nick Hornby

bibbagood ha scritto: Se avessimo avuto nella challenge la categoria "Libro di cui non pensavi di aver bisogno" questo libro avrebbe perfettamente completato il punto nella mia lista, perchè è stata proprio una di quelle letture che ti immergono completamente e in cui ritrovare l'energia per proseguire tutto il resto quando bisogna chiudere il libro e tornare nel mondo reale.
Commentandolo oggi sul reading journal ho pensato che Fiona però secondo me è in realtà una madre molto manipolatrice. Sicuramente la depressione fa avere atteggiamenti egoisti ed egocentrici, non rendendosi conto dei bisogni degli altri, però in alcuni dialoghi sembra esserci anche qualcosa di più, una tendenza a voler a tutti i costi che il figlio si comporti come vuole lei, indipendentemente dal bene di lui (penso ad esempio al dialogo sul vegetarianismo e il possibile pasto da McDonald's, dove Fiona dice che lui può fare quello che vuoi e lei non gli impone niente, ma poi continua la discussione portandolo a volergli far credere che in realtà è lui a voler quello che vuole lei). Non so se anche voi avete avuto questa percezione, non so, a me a distanza di qualche giorno ne è rimasto un ricordo non troppo positivo del suo personaggio.

Concordo, io ci riflettevo riguardo al discorso sull'abbigliamento e il non volere che il figlio si conformi: anche i miei genitori mi hanno sempre spinta a pensare con la mia testa e a non comprare/dire/ascoltare qualcosa solo perché è di moda, mi lasciavano riflettere sulla cosa ma se insistevo me la lasciavano avere perchè comprendevano il desiderio e l'importanza di omologazione e appartenenza negli adolescenti.

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06/12/2024 08:41 #68723 da ziaBetty
Risposta da ziaBetty al topic "Un ragazzo" di Nick Hornby

bibbagood post=68713 userid=1044Se avessimo avuto nella challenge la categoria "Libro di cui non pensavi di aver bisogno" questo libro avrebbe perfettamente completato il punto nella mia lista, perchè è stata proprio una di quelle letture che ti immergono completamente e in cui ritrovare l'energia per proseguire tutto il resto quando bisogna chiudere il libro e tornare nel mondo reale.
 

Hai proprio ragione! È una lettura che mi godendo tantissimo, mi rilassa e mi diverte e appena ho due minuti liberi vado a leggere qualche pagina.
Sono quasi a metà e ho già il sentore di ciò che dite riguardo a Fiona, anche a me non sembra un personaggio positivo. Invece Will... che dire... Hornby riesce a rendercelo simpatico nonostante sia scansafatiche, superficiale, egoista, viziato e chi ne ha più ne metta!
Conoscete il film? Lo consigliate? Finita la lettura lo vorrei guardare (ho una fissa per le trasposizioni cinematografiche).

"Che te ne fai di tutti quei libri?"

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07/12/2024 19:01 #68746 da Sax2787
Risposta da Sax2787 al topic "Un ragazzo" di Nick Hornby
Ciao a tutti! Ho finito il libro, mi è piaciuto e la lettura è stata scorrevole ed interessante. I personaggi secondo me sono descritti bene e concordo con voi per quanto riguarda il personaggio di Fiona... io la trovo un po' egoista. Secondo me alcune volte l'eccessivo anticonformismo sfocia in realtà nell'omologazione dell'essere per forza diverso....Una persona dovrebbe essere sincera con sé stessa anche se significare condividere le "mode" della maggioranza delle persone. Nell'adolescenza poi è giusto provare un po' tutto solo così si può comprendere cosa veramente piace e comprendere il proprio modo di essere. Fiona invece lo indirizza eccessivamente nelle proprie abitudini anche se devo ammettere che fare la madre non è proprio semplice e alcune volte si pensa di fare la cose migliore anche se non è così...
Il personaggio di Will alcune mi ha fatto proprio ridere.

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Avatar di Mrosaria Mrosaria - 31/12/2025 - 17:19

Ciao a tutti, mi sono iscritta per provare un'esperienza di lettura condivisa. Buon anno insieme!

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Ciao a tutti,Sono una lettrice non molto assidua, mi sono appena iscritta con l' intento di farmi ispirare da voi dai vostri consigli.

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Scusatemi ieri ho sbagliato ed addirittura confuso il giorno l'incontro era il 28 e non il 29. Quindi vorrei prepararmi per il prossimo mi dite dove posso trovare le informazioni, grazie.

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Buon Natale!

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Ciao Stefania, certo che può esserle d'aiuto. Qua leggiamo e scriviamo, ci confrontiamo e col tempo ci apriamo. La lettura diventa strumento di condivisione e crescita. Vi aspettiamo ;)

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Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

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