Sabato si è svolto l'incontro del nostro gruppo di Caserta, in poche ma buone
Dopo qualche lamentela su questo autunno su cui non si può fare affidamento, siamo passate subito a discutere il libro del mese, ovvero "Tutta la vita che resta" di Roberta Recchia. Fortunatamente si è rivelata un'ottima prima lettura da condividere insieme, lo abbiamo letto tutte nel giro di tre giorni e gli spunti che offre su cui confrontarsi son stati anche più del previsto, tanto che siamo state a parlarne per quasi un'ora e mezzo
Siamo state tutte d'accordo che anche se il libro non ha chissà che aspirazioni di gran operare letteraria, sicuramente é una prima opera molto ben riuscita, perchè l'autrice riesca a creare una storia che prende, esprimendo sentimenti coinvolgenti e non lasciando il lettore o la lettrice indifferenti. Se alcune parti troppo sentimentali non ci hanno convinto troppo, siamo state però unanimi nell'apprezzamento della costruzione dei personaggi, tutti con una loro personalità, una loro evoluzione del carattere e di come si rapportano con gli altri in base a quello che tutta la vita che resta farà vivere loro. L'autrice é brava anche a creare vari parallelismi, tra situazioni e personaggi, e quel che ha dato avvio alla discussione più lunga é come il pregiudizio sociale che la protagonista vive negli anni 50 lo dovrà risubire la figlia negli anni 80....e rispecchia di fatto tante uscite poco felici degli anni 2020, in cui ragazze che vengono stuprate e uccise vengono incolpate di essersela cercata, mentre stupratori e assassini riescono sempre a trovare chi giustifica le loro azioni. Sembra un libro pesante, ma in realtà Recchia tratteggia questi aspetti sociali inserendo qualche frase qua e là, non facendo la morale, ma descrivendo semplicemente la realtà
, dove non c'è molto altro da aggiungere se non ricrearla con qualche osservazione all'interno della narrazione.
La discussione è stata veramente lunga e siamo saltate da un tema all'altro proprio per le tante cose che ciascuna di noi voleva aggiungere alle riflessioni delle altre ed è impossibile riassumere qui tutto, se non è che è stato proprio un'occasione esemplare di come la lettura di un libro può non essere fine a se stessa, bensì può essere approfondita a 360 gradi e dare spazio a quell'occasione di confronto altrimenti rara nella quotidianità
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Siamo passate poi alle proposte per i mesi di novembre e dicembre, vediamo chi la spunterà!