La scorsa settimana si è tenuto l'incontro del gdl di Monza e con esso la prima discussione su un libro e direi che é andata molto bene
! Nonostante fossimo "solo" in sei, le riflessioni che ci ha scuscitato "La lunga marcia" di Stephen King sono infatti durate già di per sè più di un'ora, cosa che ci ha fatto scoprire che anche Google Meet ha il limite di tempo di un'ora se non vuoi pagare
. Quattro su sei avevano finito il libro, io, Valeria e Giovanna con entusiasmo, mentre a Claudia l'entusiasmo è arrivato durante la discussione, un po'meno durante la lettura
. I temi di discussione che il libro offre sono infatti tanti, come le considerazioni sulle scelte che facciamo e da cui o non si può tornare indietro oppure semplicemente ci diciamo che abbiamo intrapreso quella strada e dobbiamo andare avanti, nonostante le motivazioni perdano significato, trasmettando durante la narrazione un forte senso di nostalgia per qualcosa che é cambiato e ormai si é perso. Nonostante la monotonia della storia, il libro riesce a catturare l'attenzione perchè riesce a rende la sofferenza contenuto, non è una lettura piacevole, ma che sicuramente coinvolge, un libro angosciante in cui lo stile incalzante sembra esso stesso una marcia e dà il ritmo alla lettura. Sarebbe una distopia, ma parlandone ci sono venuti in mente tanti esempi in cui il corpo umano si spinge a sforzi che sulla carta sembrano impossibili, come gare di sport estremo o turni di 40 ore in sala parto
. Ci siamo soffermate in particolare sulla folla folle, uno dei grandi personaggi del libro che aumenta l'angoscia e fa riflettere sull'umanità e sulla lungimiranza di King nel parlarci di fenomeni molto attuali; tanto attuali che durante la discussione si è fatto ripetutamente il confronto con la serie degli Hunger Games e di Squid Games, che riprendono benissimo il filo narrativo già offerto da King 40 anni prima. la contestualizzazione dell'opera durante la guerra del Vietnam rende anche più chiaro l'entusiasmo volatile dei partecipanti, un entusiasmo che probabilmente hanno provato molti giovani in partenza e che è sparito subito nel momento in cui si son resi conto di cosa la loro scelta significasse; ma il contesto si vede anche nella figura dei soldati, macchine che eseguono gli ordini senza pensare al significato dell'ordine e che rappresentano un altro grande personaggio del libro.
L'intento di Valeria nel proporlo era vedere se King fosse già un folle genio a 18 anni, età in cui scrisse il libro, e il giudizio direi che è stato affermativo
! Se a Cleo, che aveva interrotto consapevolmente la lettura, non siamo riuscite a far cambiare idee, quanto meno a Carla abbiamo quasi messo voglia di finire di leggerlo
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Siamo poi passate alle proposte per i mesi di novembre e dicembre, molto variegate e che hanno reso chiaro una volta in più tutto quello che vorremmo leggere e quante storie ancora non conosciamo! Dal momento che ormai si erano quasi fatte le 22.30, ci siamo salutate per andare a nanna e continuare le chiacchiere libresche su whatsapp e al prossimo incontro
!