Domenica 25 luglio si è tenuto l'incontro mensile del gruppo, il secondo in presenza e il secondo nella cornice bucolica di Villa Pamphilj. In un clima miracolosamente non
irrorato dal consueto 170% di umidità romano (seppure bagnato da 30 secondi di acquazzone, provvidenzialmente inviato da Giove Pluvio per disperdere la fauna under 10 della vicina area giochi e ripristinare il Silenzio

), i nostri si sono riuniti in formazione da calciotto-scarso (come sempre, mancava il portiere): alle presenze quasi identiche del precedente incontro si sono sommate quelle del nuovo arrivo Giulia, accompagnata da un suo amico (forse desideroso di unirsi, forse no, forse chissà).
Dopo le dovute presentazioni con i nuovi arrivati, si è parlato della lettura del mese:
Tre Piani di Eshkol Nevo. Il libro (presentato da Martina, che lo aveva proposto) racconta tre storie, che vogliono (vorrebbero?) rappresentare i tre livelli della psiche freudiana: Es, Io e Super-Io. Le storie sono ambientate in un condominio borghese di Tel Aviv e in ognuno dei tre piani del palazzo prende vita la storia di una famiglia. Dal libro (il cui impianto narrativo, forse non a caso, si presta comodamente a una trasposizione sotto forma di sceneggiatura) Nanni Moretti ha tratto un film, presentato qualche settimana fa a Cannes. Ma tutti noi giuriamo che siamo venuti a conoscenza di questo particolare commerciale solo
dopo aver proposto e votato il libro. Lo giuriamo, Vostro Onore.
La discussione sul libro ci ha trovato fondamentalmente tutti d'accordo nel dire che - seppur sorretta da una prosa estremamente scorrevole (forse troppo, è stato notato!) - l'opera tradisce le aspettative, rivelandosi un po' superficiale o comunque non coinvolgendo pienamente il lettore nelle storie dei singoli personaggi. Martina ha trovato poco interessante il primo capitolo/piano/personaggio, mentre altri hanno trovato più scialbo il secondo. Il sentimento generale è stato quello di un libro che strappa forse la sufficienza o poco più. Anche perché lo sbandierato livello di lettura psicanalitico del libro è stato percepito come un tema affrontato poco e male dall'autore, che lo presenta al lettore persino in una maniera didascalica, la quale ha lasciato un po' di delusione in tutti.
E' a questo punto della discussione (ovvero: alla fine) che si è presentata alla riunione anche Elisa, la quale ha optato per una
entrée più scenica di quella di noialtri, gente del volgo, impreziosita dal ritardo degno delle migliori dive. Interrogata circa il suo giudizio sul libro, si è trovata sostanzialmente d'accordo con la massa (tradendo quindi una posa non degna di una diva consumata); si è tuttavia subito ricomposta, dicendosi non troppo delusa dal libro ("non mi è dispiaciuto", cit.)
A questo punto, qualcuno ha proposto di andare a vedere insieme il film di Nanni, non appena fosse uscito in sala. Qualcuno ha reagito con un sorriso di approvazione, qualcun altro ha finto una fulminea otite perforante. In ogni caso, il Nuovo Sacher saprà attendere i più coraggiosi.
Il secondo giro di alcool ha quindi permesso di cambiare argomento, rivolgendo la nostra attenzione verso la mutua domanda di rito: "Etucosaltrohailetto?". Siamo finiti quindi a parlare del rapporto tra American Psycho-libro e American Psycho-sceneggiatura, nonché delle Memorie di Adriano, che continuano a rincorrere questo gruppo di lettura, nel bene per alcuni e nel male per altri.
Abbiamo ovviamente concluso l'incontro cercando le date papabili per il prossimo meeting (dal momento che la cornice bucolica sembra apprezzata da tutti e quindi confermatissima ad agosto: proprio come il precampionato di quegli allenatori che poi puntualmente non mangiano mai il panettone). Con fatica abbiamo partorito 4 proposte per il libro di settembre. A tal proposito, è da riportare che il violento crampo alle mani
che ha proibito alla nostra Caterina di vergare il presente resoconto, non ha per fortuna impedito alla stessa di proporre un'idea da tenere in considerazione per il futuro: quella di nominare/presentare/votare libri sulla base di uno stesso tema o argomento, che possa cambiare ogni mese. Non mi dilungo nell'illustrare ulteriormente questa proposta: lascio alla sicura vivacità dei vostri commenti il nutrimento di una discussione al riguardo...
Abbiamo infine abbandonato il nostro tavolino, per correre tutti a leggere
Gilead, il libro votato per il mese di agosto. À bientôt, chez le bistrot!