La lettura continua a scorrere velocissima e forse leggere in cartaceo aiuta, perchè l'impaginazione (interlinea ampio, carattere grande, margini larghi) fa sì che le pagine vanno via una dietro l'altra e mi ritrovo a dire ogni volta "ancora un paragrafo, solo uno"
Nel primo capitolo della terza parte siamo nel periodo di quaresima e comincia ad essere sempre più chiara secondo me l'intenzione della Mantel di definire le grandi contraddizioni in fatto di religione proprie di quel periodo. La gente nel 1500 si faceva ancora guidare completamente dalla religione, la religione ingluiva sulla vita di tutti, anche bambini e poveri, tutti i giorni. Credenze ovunque, rapporti basati sulla fede religiosa, l'utilizzo del latino! Ma è di fatto, per molti, una religione di facciata. Si vuole digiunare in quaresima per far vedere quanto si è fedeli a dio, ma Cromwell stesso pensa con fare ironico-polemico che vorrebbe proprio vedere il punto della Bibbia dove si dice che non bisogna mangiare involtini di maiale. Cromwell incarna in questo rapporto contradditorio una sorta di equilibrio: è fortemente credente, fortemente legato a quel che il cardinale è e rappresenta; ma si approccia alla religione con razionalità, con un pragmatismo che non è il tornaconto di tutti gli altri, che cercando di giustificare tutto quel che gli torna comodo con la religione o con scappatoie ad essa che possano però essere confermate da essa stessa (come i permessi papali extra giustificati con la religione per far sposare Enrico con Caterina, e poi di nuovo permessi speciali extra basati sulla religione per riuscire a rendere invalido il matrimonio).
Qui secondo me si ritrova anche un pochino la risposta alla domanda di Giorgia sul perchè Cromwell e Moro non si sopportino: Cromwell vede in Moro le contraddizioni insensate della religione, mentre Moro vede in Cromwell una persona forse troppo retta, cos' incorruttibile da apparire quasi infedele a quel tipo di religione a cui invece tutti si adeguavano. Ma non so, questa è la mia opinione, magari la nostra esperta Erica o qualcun'altra può dirci di più
Avevo iniziato a vedere la serie di Wolf hall di cui parlavate sopra, ma credo di aver visto proprio poco. Ricordo di più la serie I Tudors (sicuramente perchè ho visto almeno tutta la prima stagione, ma forse anche per Jonathan Rhys Meyers nei panni di Enrico

), in cui però Anna Bolena è rappresentata come una donna iperseducente, cosa che stona invece con quel che leggo adesso nel libro, e Cromwell anche se recitato bene, ricopre secondo me un ruolo un po' diverso da quel che ci trasmette la Mantel. E anche Wolsy è decisamente diverso.