SINOSSI
Arkadij Dolgorukij ha diciannove anni, propugna convinzioni assolute e nutre un'ambizione sconfinata, pari solo alla propria ingenuità. Figlio illegittimo di un dissoluto proprietario terriero, è combattuto fra il desiderio di denunciare le malefatte del genitore e il bisogno di esserne amato, ed è sotto la spinta di queste opposte pulsioni che raggiunge il padre a San Pietroburgo per prendere servizio nel posto che questi gli ha procurato. In realtà, però, Arkadij ha un piano - un delirio di grandezza che ha trovato terreno fertile nell'isolamento in cui il ragazzo è cresciuto - ed è entrato in possesso di un misterioso documento, che dovrebbe assicurargli un infallibile ascendente sui suoi interlocutori, se solo fosse sicuro di come esercitarlo e di quale risultato intenda ottenere. Nato dall'intenzione di scrivere un'opera ideologica sul tema delle "famiglie casuali", terreno di coltura per una gioventù inquieta e sradicata, L'adolescente trascende il progetto iniziale dell'autore riuscendo a toccare corde molto intime, temi che ci hanno sfiorati tutti nel percorso verso l'età adulta. A completare il testo, questo volume presenta Vita di un grande peccatore, il primo abbozzo di un'opera da cui sarebbero poi scaturiti tre fra i più importanti romanzi di Dostoevskij: I demonî, L'adolescente e, in parte, I fratelli Karamazov.
RECENSIONE
Il romanzo si divide in tre parti. Durante le prime pagine l'autore per mezzo di Arkadij compone una sorta di presentazione di molti personaggi che poi compariranno a turno nel romanzo. Il ragazzo dimostra proprio le stigmate del figlio illegittimo. Il figlio che porta il nome di un servo della gleba, Dolgorukij, mentre in effetti è il figlio naturale e non riconosciuto di un proprietario terriero, un certo Varsilov, un tipo piuttosto dissoluto e senza moralità. Egli giunge a San Pietroburgo da Mosca perché ormai ha diciannove anni e vuole conoscere la madre, la sorella e il vero padre. Li trova però sprofondati nella miseria. Varsilov, il padre, vive nell'ozio. La madre e la sorella per lavorare fanno le ricamatrici. Il padre nel corso della sua vita aveva sperperato tre eredità ed ecco che di nuovo stava per guadagnarsene un'altra. L'adolescente dice di essere venuto a San Pietroburgo per conoscere quell'uomo, suo padre, e lo vuole fare nel minor tempo possibile. Amore e dubbi sono i sentimenti che lui prova nei confronti del padre, infatti lui vorrebbe porre alla madre e alla sorella l'aut aut, "o lui o me"; nel suo voler mettere i tasselli del mosaico della sua infanzia e della sua vita che si era svolta affidato a estranei, vorrebbe scavare nel rapporto dei suoi genitori per sapere se il padre amasse la madre. Si chiede anche come mai il padre, pur non amando la madre, se la sia portata dietro per tutta la vita. Sempre in queste pagine compare un personaggio "buono per tutte le stagioni", una certa Tat'jana Pavlona, chiamata da Arkadij, zietta. Così infatti si esprime: "Serviva Versilov come una schiava, e s'inchinava al suo cospetto come dinanzi al papa, ma per convinzione". Nel testo ci sono pagine molto belle che riguardano la conversazione tra padre e figlio nella quale i due protagonisti scoprono di amarsi e rispettarsi, così il figlio che sembrava fosse stato allontanato per capriccio comprende perché gli vengono spiegate come sono andate veramente le cose. Per un caso fortuito a questo ragazzo viene consegnata da un viaggiatore incaricato a tale scopo una lettera scritta dalla figlia del suo principale, il principe Sokol'skij, uomo di grande prestigio con possedimenti e patrimoni ingenti che viene considerata molto compromettente per lei, in quanto in essa chiede un consiglio giuridico per mettere il padre in manicomio e appropriarsi del suo patrimonio. La lettera dovrebbe essere consegnata alla scrittrice ma il nostro Arkadij se ne impossessa e la nasconde cucita nella tasca della sua giacca. Da qui in poi incomincia un incrociarsi di personaggi delinquenti che si mettono al servizio di questa e di quella parte, con il povero Arkadij preso in mezzo e assediato. Inframezzata a questa vicenda c'è tutta la filosofia dell'autore che si abbandona a vere e proprie pagine di riflessione filosofica sugli intellettuali russi e sulla decadente cultura europea. Da non tralasciare che i fatti che si svolgono attorno al possesso del "documento" sono veramente accattivanti e spingono sicuramente il lettore ad andare avanti per tutte le 600 pagine del libro per sapere come andrà a finire. Le descrizioni delle persone che compaiono nei vari episodi sono ricche di profondità psicologica e dipinte come al solito con una penna dai molteplici colori.
[RECENSIONE A CURA DI GRAZIELLA]
Autore | Fëdor Dostoevskij |
Editore | Feltrinelli |
Pagine | 672 |
Anno edizione | 2021 |
Collana | Universale economica. I classici |
ISBN-10(13) | 9788807903878 |
Prezzo di copertina | 13,00 € |
Prezzo e-book | 4,99 € |
Categoria | Classico - D'ambiente - Storico |
Commenti
Non penso che tu abbia banalizzato L'adolescente con la recensione, ne hai fatto una ricostruzione lucida che permette di comprendere la storia piuttosto intricata.