SINOSSI

Krujë, Albania, 1450. È l’ora del vespro quando nel bianco castello dalle torri circolari si ode, forte, il tonfo della prima cannonata dei turchi contro la cinta muraria. La città è sotto assedio, le guardie corrono alle feritoie, pronte a rispondere al fuoco nemico e Gjergj Kastriota Skanderbeg, il principe guerriero, impugna la spada per difendere il suo regno. In quegli stessi attimi, in una delle case del borgo, Dashmíra dà alla luce la piccola Hënëza, prima di abbandonarsi all’abbraccio della morte. Tratta in salvo dal fidato consigliere del principe, la bambina verrà affidata alle cure della serva Ninína e crescerà a corte come dama di compagnia della signora del castello. A fare da sfondo alla sua infanzia c’è il cruento scontro tra l’Impero ottomano e la Lega di Lezhë, l’armata cristiana guidata da Skanderbeg per sottrarre l’Epiro al giogo turco. Quando Hënëza, ormai cresciuta, conosce il giovane e ambizioso Isaia, è subito amore. Un amore bruciante, che però è breve come tutti gli amori in tempo di guerra: dopo la rovinosa presa di Krujë, Hënëza fugge con Ninína dalla furia ottomana. Rifugiatasi in Italia dopo la morte del grande Skanderbeg, la giovane si finge nobile, sposa un marchese e si trasferisce nella provincia di Calabria Citra, dove inizia una nuova vita. Fino a quando, anni dopo, il suo antico innamorato ricompare all’improvviso nella sua esistenza, mettendo a repentaglio ogni cosa…

RECENSIONE

Hënëza è una bambina nata in Albania nel 1450, durante l’assedio turco della rocca di Croja, la fortezza di Giorgio Castriota Scanderbeg. Tratta in salvo dal fidato consigliere del principe, Tanush Topia, viene affidata alle cure della serva Ninína e poi educata a servire la principessa Andronica. L’infanzia della bambina viene segnata dai continui conflitti tra Scanderbeg e il sultano Maometto II, che vuole a tutti i costi sottomettere l’Albania al suo impero. Negli stessi anni nasce l’erede al trono di Croja, Giovanni, unico figlio di Scanderbeg, che viene educato ai rapporti diplomatici con il Regno di Napoli, dove erediterà vari feudi. Hënëza, ormai cresciuta, conosce Isaia, e tra i due nasce un sentimento genuino, ma che viene messo a dura prova dalla guerra: mentre lui vuole mettere su famiglia e sposare la sua donna, la sua repentina partenza come soldato rende Hënëza restia ad accettare, per paura di rimanere vedova. Ninína, invece, è sempre più spaventata dalla percezione di una vicina fine cruenta per Croja, allora cerca un escamotage per scappare con Hënëza dall’Albania, nella speranza di poter raggiungere l’Italia che, per lei, rappresenta la terra della pace e della rinascita. Dopo l’ennesimo assedio di Croja e la morte di Giorgio Castriota Scanderbeg, Hënëza e Ninína riescono a fuggire e rifugiarsi in Italia, ma qui il destino vuole che madre e figlia si separino per sempre. Hënëza, grazie alla dote che Ninína riesce a racimolare con il suo sotterfugio, si finge una principessa albanese e riesce a sposare uno dei nipoti di Luca Sanseverino, Principe di Bisignano, Ferdinando Suarez. Trasferitasi in Calabria, nella città di Castrovillari, inizia una nuova vita con il nome di Enza Suarez, godendo degli agi che Ferdinando le concede, fino a quando, anni dopo, il suo antico innamorato, Isaia, ricompare nella sua vita e mette a repentaglio tutto quanto.
Il romanzo L’ultima candela di Krujë, nelle sue pagine che scorrono velocemente e senza appesantire il lettore, racconta una pagina di storia che lega strettamente l’Albania e l’Italia, attraverso la figura di Scanderbeg e le comunità arbëreshe, comunità italo-albanesi d’Italia. Se nella prima parte del romanzo l’infanzia della protagonista si svolge durante le vicende di Giorgio Castriota Scanderbeg e della Lega di Alessio, nella seconda parte, durante l’età adulta di Hënëza, lo sfondo storico racconta le vicende della famiglia Sanseverino e di come queste si intrecciano con la storia degli del Regno di Napoli e con la massiccia emigrazione albanese in Italia, da cui è derivata appunto la nascita degli insediamenti italo-albanesi. C’è anche un tema ricorrente e che collega le due vite di Hënëza: la besa, la promessa. Una promessa d’amore, quella di Hënëza verso Isaia, che va al di là della carnalità ed è più legata alla memoria e ai legami profondi che uniscono, seppur a volte brevemente, gli amanti. L’importanza della besa viene anche spiegata man mano che ci si addentra nella storia, quando il lettore viene accompagnato ai miti e alle leggende albanesi. E allora non resta che scoprire se Hënëza ha mantenuto la sua besa.

[RECENSIONE A CURA DI CARLO PISANO]

Autore Stefano Amato
Editore Neri Pozza
Pagine 240
Anno edizione 2023
Collana I Narratori delle Tavole
ISBN-10(13) 9788854525054
Prezzo di copertina 18,00 €
Prezzo e-book 8,99 €
Categoria Classico - D'ambiente - Storico