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SINOSSI

Venti di trasformazione agitano la Cina all'alba del secolo XX, suscitando contrasti tra tradizione e innovazione, rispetto per l'antico e l'irrompere di una mentalità diversa. Educata secondo i precetti dell'Oriente e data in sposa a un giovane che ha studiato all'estero e rifiuta i valori del passato, Kwei-lan accetta di abbandonare a poco a poco le sue certezze, imparando così ad amare e a essere amata. Speculare è la storia del fratello, ribelle in nome di una moderna libertà di sentimenti, che ha studiato oltremare e al ritorno in Cina porta con sé la moglie americana. L'ostilità della grande famiglia e l'ostinazione del giovane provocano dolore e fratture, ma anche profonde trasformazioni che condurranno a un diverso incontro fra i due mondi.

RECENSIONE

Avvincente racconto ambientato in una Cina di inizio novecento che, attraverso i viaggi e gli studi della nuova generazione, si sta aprendo alla modernità occidentale, quella dei "barbari"; essa irrompe in un mondo in cui la tradizione è tutto, passato, presente e futuro, così come l'alveo per il fiume. Tradizione che tuttavia grava interamente sulle spalle della donna, a suo esclusivo discapito e a tutto vantaggio dell'uomo; alla donna vengono fasciati i piedi fin da bambina, causandole anchilosi e sofferenze quasi perpetue; la moglie in casa non ha mai l'ultima parola, essa spetta sempre al marito, il quale si può anche permettere delle concubine; siccome un figlio maschio è incommensurabilmente più importante di una femmina, una neonata può anche venire soppressa; è "un mondo in cui tutto è silenzio, inchini e sguardi obliqui". La vita della donna in tale società è fatta di dolore e sottomissione, eppure, paradossalmente, capita che sia proprio la donna la più intransigente custode e fautrice di quelle maledette regole; regole che sistematicamente soffocano, ancor prima che nasca, l'amore e ogni sincero e libero sentimento. Quando la madre ricorda a Kwei-lan che il suo primo dovere è quello di ascoltare e render felice il marito, di fatto la instrada verso la modernità, verso la netta e definitiva cesura con la tradizione. Il racconto è stato scritto da un'occidentale che ha vissuto a lungo in Cina e ha conosciuto direttamente gli ambienti e i fatti che descrive; lo fa in prima persona, come fosse lei Kwei-lan. Non è una narrazione di seconda mano, ma nemmeno di prima; rimane la curiosità di sapere come si sarebbe espressa una giovane cinese, se mai lo avrebbe fatto.

[RECENSIONE A CURA DI MACS]