Il 23 aprile tutto il mondo celebra la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d'Autore, un evento organizzato dall'UNESCO per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright. Obiettivo della Giornata è incoraggiare a scoprire il piacere della lettura e a valorizzare il contributo che gli autori danno al progresso sociale e culturale dell'umanità.
Ma da dove ha origine questa tradizione e perché si celebra proprio il 23 aprile? Pare che tutto sia partito dalla Catalogna, quando Vincent Clavel Andrés, scrittore ed editore valenciano, stabilitosi a Barcellona, si fece promotore di una giornata del libro. Quindi, il 6 febbraio 1926, re Alfonso XIII promulgò un decreto reale che istituiva, in tutta la Spagna, la Giornata del libro. Inizialmente venne scelto il 7 ottobre, data in cui si pensa sia nato Miguel De Cervantes ma, a partire dal 1931, si scelse il 23 aprile, giorno in cui ricorre la festa di san Giorgio, patrono di Barcellona e della Catalogna. Una tradizione di origine medievale vuole che, in questo giorno, ogni uomo regali una rosa alla sua donna; ricollegandosi a questa tradizione, i librai della Catalogna usano regalare, ancora oggi, una rosa per ogni libro venduto il 23 aprile.
L'UNESCO, invece, dichiara che la scelta sia ricaduta su questa data perché il 23 aprile 1616 sono morti tre grandi scrittori: Miguel De Cervantes, William Shakespeare e Inca Garcilaso de la Vega.
Noi de Il Club del Libro pensiamo che il modo migliore per celebrare questa giornata sia leggendo, quindi vogliamo condividere con voi i consigli di lettura della nostra Community.
Mulaky ci suggerisce di leggere La donna in bianco (trad. S. Tummolini; Fazi) di Wilkie Collins:
«Per me si è rivelata una sorpresa entusiasmante, è un romanzo corposo ma super avvincente, pieno di colpo di scena e suspense. Si tratta di un giallo intrigante su uno scambio di persona e i personaggi sono ben costruiti, uno su tutti il diabolico Conte Fosco, ma io ho amato anche Marian Halcombe! Nonostante sia un classico ottocentesco, la lettura scorre velocissima perché è la curiosità di sapere come andrà a finire tutta la storia. Io non sono riuscita a staccare facilmente gli occhi dalle pagine, la trama mi ha tenuto incollata».
La ricreazione è finita (Sellerio Editore Palermo) di Dario Ferrari è il consiglio di lettura di lettereminute:
«È un libro a metà tra il romanzo di formazione e il giallo, ma un giallo tutto particolare, letterario, ambientato nel mondo dell'accademia italiana di oggi e (indirettamente) nella Viareggio degli anni Settanta, con i suoi tumulti e le sommosse politiche. Lo consiglio perché è estremamente divertente, nella sua parte iniziale, che è una satira di costume (accademico) spassosa e mai cattiva; e poi perché divertente non lo è più, ma non dico altro. A me ha suscitato una riflessione sul nostro presente, così difficile da inquadrare perché ci siamo dentro, e sul modo in cui i diversi momenti storici scolpiscono il nostro modus vivendi».
Bibbagood raccomanda Vite che non sono la mia (trad. F. Di Lella, M. L. Vanorio; Adelphi) di Emmanuel Carrère:
«Un libro secondo me forte e forse pesante, nonostante la brevità e la scorrevolezza dello stile, perché affronta il dolore sotto varie prospettive, ma con un filo conduttore, l'impotenza di poter fare qualcosa per cambiare le cose; ma c'è anche l'importanza del conforto, non è un libro deprimente, ma sicuramente commovente (e autobiografico)».
Jane Eyre (trad. L. Lamberti; Einaudi) di Charlotte Brontë è la lettura suggerita da Bibi: 
«Un classico della letteratura inglese che credo riesca a parlare a tutti, ma soprattutto alle donne. Lo consiglio perché Jane Eyre è uno di quei personaggi da prendere come esempio. La sua costante capacità di distruggersi e ricomporsi usando soltanto le proprie forze, la sua estrema sensibilità, il modo in cui sopravvive a un’infanzia difficile, il modo in cui si oppone con intelligenza a Rochester e poi se ne innamora... Tutto in Jane Eyre parla di resilienza e riscatto ed è per questo che sono convinta sia uno di quei libri che non smetteranno mai di dire qualcosa».
E voi, con quale libro trascorrete questa giornata?
(articolo a cura di Roberta Failla)
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