Ciao a tutte/i!
Nel topic dei libri ricevuti a Natale è nata l´idea di una lettura condivisa di "Oliva Denaro" di Viola Ardone. Partiremmo il 1 febbraio. Chi si unisce a noi?

Io parteciperei volentieri! Anzi ne approfitto per chiedervi se qualcuno volesse iniziare una lettura condivisa del nuovo romanzo di Colm Tóibín, autore di Long Island, il sequel di Brooklyn 

ha scritto:

Io parteciperei volentieri! Anzi ne approfitto per chiedervi se qualcuno volesse iniziare una lettura condivisa del nuovo romanzo di Colm Tóibín, autore di Long Island, il sequel di Brooklyn 
 

Molto bene, mi fa piacere!
Io potrei esserci per Long Island perché mi ispira moltissimo, ma dovrei prima recuperare Brooklyn...

Letto e recensito qualche anno fa, credo fosse il 2022.   Una bella storia, mi piace Viola Ardone e la sua scrittura sempre reale, quasi si possa toccare.. ​​​​​Seguirò con piacere i vostri commenti! Buona lettura! 

Appena comprato, non vedo l'ora di iniziarlo! 

Oggi si inizia questa lettura condivisa, nel caso in cui qualcuno voglia aggiungersi spontaneamente a me e Lisa 
Sono molto curiosa. Avete già fatto caso che nome e cognome della protagonista sono l'anagramma di nome e cognome dell'autrice? 

Ho iniziato la lettura e sono già al 30%, è un libro che mi scuote e mi entra sotto pelle fin dalle prime righe: le parole, gli scenari e i personaggi mi sono estremamente familiari, li ritrovo nei racconti di mia mamma e di mia nonna, li ritrovo nei miei ricordi a tal punto da crearmi un miscuglio di emozioni che mi fa piangere. Sento questa storia talmente vicina che mi accorgo di leggere le pagine con l'accento e la voce delle donne che ho conosciuto nel mio passato, è pazzesco. Tutto quello che Oliva racconta lo conosco bene quindi non mi stupisce, ovviamente mi inorridisce perché detesto che le donne abbiano dovuto vivere in questo modo, ma in qualche modo ci ritrovo un piacevole senso di familiarità. Sono cresciuta in un paesino della Sicilia durante gli anni 2000, per fortuna parecchio distanti dagli anni raccontati in questo libro, ma quel senso di vergogna, di pudore, di "camminare basso e stare pulita", del voler evadere dalle regole della società ma non avere il coraggio di farlo, l'ho vissuto anch'io, incredibilmente. Sono molto curiosa di sapere cosa ne pensa chi invece non ha mai visto questa realtà. Passando alla storia in sé, mi piace tantissimo Oliva come donna e come persona, meravigliosa la metafora del pollaio ma soprattutto la riflessione sul fatto che non esista il femminile singolare. Penso che potrei andare avanti ore a parlare solo delle 70 pagine che ho letto fin'ora, per cui mi fermo qua e proseguo la lettura

NON LEGGERE SE NON SIETE ARRIVATI FINO A PAGINA 100-110 (SPOILER PRESENTI)

Io sono un po' più avanti con la lettura e devo dire che questo libro mi sta emozionando molto, soprattutto la figura del padre di Oliva. Io sono del nord (Emilia-Romagna) quindi certe tematiche come il matrimonio combinato, l'arrivo così atteso del "marchese" per essere dichiarata donna (e quindi sposabile) e altre cose non mi sono molto affini. Ma provengo da una famiglia di agricoltori, lo sono io stessa, e la figura del padre di Oliva mi ricorda tanto il mio (che grazie al Cielo è vivissimo eh ). Mi hanno commosso molto certi passaggi, come quando il padre si alza dal letto dopo mesi, dopo l'infarto, perché vede una pianta del suo orto che aveva bisogno di un sostegno per non piegarsi, o quando porta sua figlia nella pasticceria della famiglia del suo pretendente e afferma "Oliva, figlia mia, questo signore ha deciso che oggi a pranzo ci dobbiamo mangiare la cassata. Ma io ti ho portata appositamente in pasticceria perché voglio che decida tu, a gusto tuo e senza rendere conto a nessuno". Al momento, questo padre è la figura più moderna e progressista del libro ed è il personaggio che amo di più. 

Io finora ho letto le prime trenta pagine e sono già completamente rapita dal personaggio di Oliva. Non conosco questo mondo in prima persona, sono nata a Torino nel 1988, ma la Sicilia degli anni Sessanta è quella in cui era bambino mio padre, quindi alcune cose mi sono purtroppo comunque familiari. 

Ho appena finito di leggere il libro e sono commossa. Una storia purtroppo molto comune allora e su certe tematiche purtroppo ancora molto comune oggi. Confermo il mio commento precedente, la figura del padre di Oliva è la figura che maggiormente mi ha toccato, anche se tutti i personaggi principali del romanzo, da un certo punto in poi, mi sono sembrati molto umani e molto "teneri", facendomi provare un senso di commozione generale dalla seconda parte del libro in poi. L'epilogo poi della storia è simbolo di un grandissimo riscatto, di una grande forza, che è la forza di tante ragazze e di tante donne che denunciano i loro aguzzini.