Martedì, 04 Novembre 2025

Ottobre 2013 - Un luogo chiamato libertà

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31/10/2013 12:28 #10642 da Elle
Risposta da Elle al topic Ottobre 2013 - Un luogo chiamato libertà
faccio io la scheda o si offre qualcun'altro?

guido credimi che anche la trilogia dei pilastri della terra nonostante la mole del libro ti prende talmente tanto che finisci per divorarlo... perchè poi è quella la differenza, ci sono libri di 100 pagine che mi sono sembrati interminabili... invece di follett ho il ricordo di aver sempre voglia di leggerlo e ogni volta iniziato non riuscire più a smettere, del tipo che se lo leggevo a letto riuscivo a fare le 3 di notte nonostante mi svegliassi alle 6 della mattina perchè non mi accorgevo del tempo che passava e la curiosità di proseguire mi teneva sveglia!

E il genio, che ne sarà mentre baderò all'ordine? Dumas padre

"L'ecologia è la compresione delle conseguenze" Liet Kynes, Dune

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01/11/2013 10:22 #10645 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Ottobre 2013 - Un luogo chiamato libertà
Elle ha scritto:

faccio io la scheda o si offre qualcun'altro?

guido credimi che anche la trilogia dei pilastri della terra nonostante la mole del libro ti prende talmente tanto che finisci per divorarlo... perchè poi è quella la differenza, ci sono libri di 100 pagine che mi sono sembrati interminabili... invece di follett ho il ricordo di aver sempre voglia di leggerlo e ogni volta iniziato non riuscire più a smettere, del tipo che se lo leggevo a letto riuscivo a fare le 3 di notte nonostante mi svegliassi alle 6 della mattina perchè non mi accorgevo del tempo che passava e la curiosità di proseguire mi teneva sveglia!


Si è vero, la sensazione con Follet è proprio questa... un fiume in piena! Per la recensione vediamo se c'è qualcun altro che è interessato a farla, soprattutto tra i nuovi iscritti che così iniziano a prendere un po' di crediti per la scelta del Libro del Mese... se entro una settimanina non senti niente falla pure te. Grazie Elle! ;)

«Heaven goes by favor. If it went by merit, you would stay out and your dog would go in.» Mark Twain

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15/11/2013 12:49 #10707 da lallallero
Risposta da lallallero al topic Ottobre 2013 - Un luogo chiamato libertà
Ho iniziato a leggere questo libro a Novembre e l'ho finito in 3 giorni. Molto scorrevole perché ben scritto e storia avvincente. Una nota di demerito: credo che la storia sia surreale perché è assurdo che due persone per quanto legate dal medesimo destino continuino a rincontrarsi sempre... nelle più svariate parti del mondo. Il finale scontato.

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19/11/2013 09:22 #10717 da Francis
Risposta da Francis al topic Ottobre 2013 - Un luogo chiamato libertà
sono davvero contentissimo del fatto che questo libro sia stato tanto apprezzatoooo!!
Guido, quando parlavamo dei tuoi generi preferiti ero sicuro che Follett l'avresti apprezzato!! e il tuo 9 mi conferma in pieno quest'idea che avevo avuto!! :)

devo fare una piccola precisazione: quella de I pilastri della terra non è una trilogia.. Il libro dal titolo I pilastri della terra è stato pubblicato nel 1986 e non prevedeva alcun sequel.. visto però l'enorme successo (best seller indiscusso dei romanzi di Follett e sua punta di diamante), l'autore decise di scrivere un sequel se non sbaglio nel 2004 (Mondo senza fine), che però condivide con il precedente solo l'ambientazione (la fittizia città di Kingsbridge). Le vicende si svolgono nel XIV secolo, a distanza di due secoli dal libro precedente e c'è solo un piccolo e quasi ininfluente rapporto di parentela tra un personaggio del secondo libro e un personaggio del primo.. quindi i due libri sono praticamente due opere separate..

da non confondere invece con la trilogia The Century, questa sì concepita da Follett in senso di trilogia, di cui sono stati pubblicati per ora solo i primi due capitoli (La caduta dei giganti e L'inverno del mondo), ambientati nel XX secolo (the century appunto)..

...in medio stat virtus...

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19/11/2013 21:38 #10721 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Ottobre 2013 - Un luogo chiamato libertà
Francis ha scritto:

sono davvero contentissimo del fatto che questo libro sia stato tanto apprezzatoooo!!
Guido, quando parlavamo dei tuoi generi preferiti ero sicuro che Follett l'avresti apprezzato!! e il tuo 9 mi conferma in pieno quest'idea che avevo avuto!! :)

Si Francis! Davvero bravo ad inquadrarmi! Il genere è probabilmente tra i miei preferiti in assoluto! Grazie! ;)

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31/01/2014 10:09 #11324 da porthosearamis
Risposta da porthosearamis al topic Ottobre 2013 - Un luogo chiamato libertà
allora finalmente l'ho finito anche io....

è stato molto difficile finirlo...
il mio giudizio non è positivo...l'ho trovato noioso....però...

capisco perchè a molti di voi sia piaciuto...particolari storici, azione, colpi di scena, storia d'amore, attenzione e cura per i risvolti psicologici dei personaggi, scrittura coinvolgente...

il problema è che ho letto tantissimi romanzi di Wilbur Smith...quindi Follet mi è sembrato la versione sbiadita di Smith.....se 15 anni fa avessi incrociato un libro di Follet e non "L'ultima preda" di Smith ora direi tutto il contrario...


per entrare un po' nel dettaglio, nei commenti, ho visto questa cosa molto interessante, scritta da Guido...

Io sono fermamente convinta nel principio che bisogna essere "bravi umani" o brave persone prima che "bravi figli".
lo vediamo in mack che non è un bravo fratello visto che scappa (un bravo fratello sarebbe rimasto per la sorella) ma si perdona perché è un buon umano, una brava persona.
Mentre sir jamisson (pessimo umano) che si prende cura solo di robert e alla fine rovina tutti e due i figli,

Attenzione: Spoiler!

e robert che è un ottimo figlio diventa una pessima persona, jay è lo stesso un bravo figlio, pensate al suo rapporto con la madre, però pessimo umano. lizzie pessima figlia, ma ottima umana...


aldilà delle singole vicende, il tuo pensiero, secondo me, ha un problema di fondo:
confondi i valori di riferimento sulla base dei quali esprimi il giudizio....
cioè valuti la relazione di parentela in base ai valori del Settecento (es. lizzie = pessima figlia)
mentre valuti la persona sulla base dei valori odierni (es. lizzie = ottima umana)

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31/01/2014 11:11 #11326 da Elle
Risposta da Elle al topic Ottobre 2013 - Un luogo chiamato libertà

io non l'ho interpretata in senso negativo la fuga....non l'ha portata con sè con la promessa di raccogliere i soldi per permetterle di scappare...non capisco perchè sarebbe dovuto rimanere???
e poi....sir jamisson non rovina tutti e due i figli: Robert ha tutto e l'altro come sempre non ha nulla salvo scappatoia (quella del figlio entro l'anno)

1. beh un fratello con un forte senso della famiglia sarebbe rimasto lì con lei a fare quel lavoro di merda pensando: vorrei scappare ma ho anche mia sorella a cui pensare, peccato.
2.beh ma anche robert cha ha tutto non è mica diventato una persona fantastica XD si rovinano i figli anche dicendo sempre di si...

aldilà delle singole vicende, il tuo pensiero, secondo me, ha un problema di fondo:
confondi i valori di riferimento sulla base dei quali esprimi il giudizio....
cioè valuti la relazione di parentela in base ai valori del Settecento (es. lizzie = pessima figlia)
mentre valuti la persona sulla base dei valori odierni (es. lizzie = ottima umana)


questo è opinabile. quelli che uso io per me, sono valori universali: bravo figlio= fa quello che dicono i tuoi; brava persona= fa quello che è giusto per tutti.
e tu secondo me non ricordi che non è una storia vera, ma una storia pensata da una mente, quello che volevo dire io non è che è così in ogni caso di vita umana, ma che secondo me lo scrittore la pensa così.

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31/01/2014 14:16 - 31/01/2014 14:17 #11328 da porthosearamis
Risposta da porthosearamis al topic Ottobre 2013 - Un luogo chiamato libertà
ah ok...quindi è tua la riflessione....non avevo letto bene.... :blush:

Elle ha scritto: 1. beh un fratello con un forte senso della famiglia sarebbe rimasto lì con lei a fare quel lavoro di merda pensando: vorrei scappare ma ho anche mia sorella a cui pensare, peccato.


su questa cosa non sono d'accordo....rimanere lì significava condannare entrambi alla morte....secondo me è solo un apparente senso della famiglia....penso che se c'è uno spiraglio per migliorare bisogna lottare con tutte le proprie forze...per questo ho condiviso la scelta di Mack


2.beh ma anche robert cha ha tutto non è mica diventato una persona fantastica XD si rovinano i figli anche dicendo sempre di si...

concetto contemporaneo applicato ad una società diversa....Robert diventa in tutto e per tutto come il padre avrebbe voluto...anzi diventa esattamente come il padre...immagino che sir jammison ne fosse orgoglioso (almeno un padre del settecento lo sarebbe stato)

questo è opinabile. quelli che uso io per me, sono valori universali: bravo figlio= fa quello che dicono i tuoi; brava persona= fa quello che è giusto per tutti.
e tu secondo me non ricordi che non è una storia vera, ma una storia pensata da una mente, quello che volevo dire io non è che è così in ogni caso di vita umana, ma che secondo me lo scrittore la pensa così.


per non allungare troppo il mex non ho scritto tutto...quello che volevo dire io è questo:
io non ci leggo la cosa che hai letto tu...anzi credo che sia contraddittoria....al contrario secondo me Follet descrive personaggi universali aldilà del periodo storico in cui li posiziona...similmente a Dumas con i tre moschettieri....quei personaggi inseriti in un altro periodo storico avrebbero lo stesso significato.....per cui non è una questione di bravi esseri umani o bravi parenti...è una questione di figure positive o negative aldilà delle sfaccettature (es. Jay è un personaggio negativo aldilà del suo amore inizialmente sincero verso Lizzie)
Ultima Modifica 31/01/2014 14:17 da porthosearamis.

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04/02/2014 10:27 #11360 da Francis
Risposta da Francis al topic Ottobre 2013 - Un luogo chiamato libertà
Emi, non riesco a capire cosa rende tanto complicato il tuo commento..
l'idea espressa da Guido è semplice e condivisibile a prescindere dai modi di vivere settecenteschi o contemporanei..
essere un bravo figlio è possibile solo in un rapporto bilaterale con un'altra persona che è un bravo genitore[/b].. e tutto rientra nell'essere una brava persona, cioè una persona che fa quello che è giusto per tutti, come ha scritto giustamente Elle. Questo ovviamente perché i valori di giusto e sbagliato sono universali.
Se poi invece vai nei casi specifici è normale che devi stare attento alle sfumature, fermi restando i concetti di giusto/sbagliato universali.. ad esempio essere un bravo marito nel Settecento non escludeva concubine e prostitute.. oggi la donna ha acquisito il diritto al divorzio..

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04/02/2014 22:21 - 04/02/2014 22:27 #11365 da porthosearamis
Risposta da porthosearamis al topic Ottobre 2013 - Un luogo chiamato libertà
ciao Frank :) ...ho riletto l'intera discussione e mi spiego meglio:

la riflessione originale era di Elle ed era questa:

Io sono fermamente convinta nel principio che bisogna essere "bravi umani" o brave persone prima che "bravi figli" e follett credo mi dia ragione. lo vediamo in mack che non è un bravo fratello visto che scappa (un bravo fratello sarebbe rimasto per la sorella) ma si perdona perché è un buon umano, una brava persona.


come ho scritto, io non condivido questa riflessione sul libro, cioè non credo che Follet abbia voluto dare questo messaggio, ma semplicemente descrivere dei personaggi con sentimenti, aldilà del periodo storico in cui sono inseriti, per cui Lizzie, ad esempio, avrebbe potuto ribellarsi alle convenzioni sociali e difendere i più deboli e lasciare il suo arido marito anche nel XVIII secolo o nel XIX secolo ( a tale proposito c'è un'interessante riflessione di Eco nelle Postille a "Il nome della rosa")


detto questo....

...possiamo anche fare qualche riflessione di filosofia morale...ripeto però che secondo me Follet non aveva alcuna intenzione di fare questo tipo di discorso...in ogni caso

prendiamo l'affermazione di Elle che hai condiviso:

essere un bravo figlio è possibile solo in un rapporto bilaterale con un'altra persona che è un bravo genitore[/b].. e tutto rientra nell'essere una brava persona, cioè una persona che fa quello che è giusto per tutti

detto così mi dice poco...dovresti dirmi anche come giustifichi il "giusto e sbagliato", cioè cosa c'è alla base dei due concetti....

supponiamo che Follet abbia messo alla base dell'idea di "giusto" l'etica cristiana:
innanzitutto essere "bravo figlio" e "bravo umano" non potrebbero essere visti come alternativi e non vi sarebbe alcuna precedenza tra i due concetti
inoltre, in questa ottica, il libro è costellato di personaggi negativi
ad esempio, Lizzie è un'adultera, Jay è un adultero, Mack desidera la donna altrui,
salvo pentimenti o redenzioni che nel testo non ci sono
dunque non è questa la strada da seguire.....

supponiamo allora che Follet abbia posto alla base dell'idea di giusto una serie di imperativi categorici, percepiti come leggi universali, ai quali obbedire per senso del dovere:
in questo caso però sarebbe errata l'affermazione di Elle

un fratello con un forte senso della famiglia sarebbe rimasto lì con lei a fare quel lavoro di merda pensando: vorrei scappare ma ho anche mia sorella a cui pensare, peccato


perchè nella cd. etica kantiana si tiene conto esclusivamente delle intenzioni....e le intenzioni di Mack erano giuste, voleva salvare la sorella ma non ci è riuscito....

ma soprattutto non mi sembra che sia questa idea del giusto a muovere Lizzie e Mack...mi sembra che loro due inseguano la loro felicità...

dunque si potrebbe dire che il loro è un atteggiamento utilitaristico....
ma dato che la felicità universale non è raggiungibile, per un utilitarista un'azione giusta è quella che produce la massima felicità complessiva....allora sorgono alcuni dubbi
ad esempio....lieto fine/felicità = Lizzie e Mack cavalcano verso la loro libertà accompagnati da Peg e l'indiano: questo giustifica l'omicidio di Jay?
oppure...Jay ritrova Lizzie, la mette in cinta e prende l'eredità; Lizzie divorzia e passa il resto della vita con Mack: questo giustifica la tortura dell'indiano?


tralasciamo le teorie aristoteliche.....

secondo me, tutto questo dimostra che non è possibile ritrovare un messaggio morale nel testo di Follet
dunque se non c'è un discorso morale generale rimangono solo i concetti particolari di giusto e sbagliato
dunque la seconda parte della riflessione di Elle

lo vediamo in mack che non è un bravo fratello visto che scappa (un bravo fratello sarebbe rimasto per la sorella) ma si perdona perché è un buon umano, una brava persona. Mentre sir jamisson (pessimo umano) che si prende cura solo di robert e alla fine rovina tutti e due i figli, e robert che è un ottimo figlio diventa una pessima persona, jay è lo stesso un bravo figlio, pensate al suo rapporto con la madre, però pessimo umano. lizzie pessima figlia, ma ottima umana...


non la condivido perchè applica metri di giudizio contraddittori...
ad esempio, la famiglia nel Seicento era concepita in maniera radicalmente diversa, per cui quando afferma che Jay è un bravo figlio in realtà sta applicando uno schema mentale odierno...


la filosofia morale è piena di discussioni irrisolte quindi è abbastanza naturale non essere d'accordo...tu che ne pensi?
e poi limitatamente al libro
tu pensi, come Elle, che ci sia un messaggio morale oppure pensi, come me, che non ci sia?
Ultima Modifica 04/02/2014 22:27 da porthosearamis.

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