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Febbraio 2017 - Fahrenheit 451

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07/02/2017 16:09 #29160 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic Febbraio 2017 - Fahrenheit 451
Ho terminato la lettura. E oltre ai libri, bisogna riconoscere che tanta è la carne … al fuoco :) . Molti sono gli argomenti che infatti vengono trattati - o anche solo accennati - dall’autore: censura e controllo dell’informazione, società di massa e spersonalizzazione dell’individuo, progresso tecnologico e ricerca della felicità, teledipendenza e incomunicabilità in famiglia, alienazione cittadina e ritorno alla natura …

In sostanza: non so cosa se ne potesse pensare nel 1953, anno della sua pubblicazione, ma Fahrenheit 451 a me è parso poco fantascientifico e molto attuale. Anche troppo: ma questo non mi ha sorpreso, né inquietato e tantomeno spaventato. Sono temi che si dibattono da decenni, tanto che oggi suonano perfino banali. Ma di questo Bradbury non ha ovviamente alcuna colpa, mentre sicuramente c’entra il gusto letterario personale.

Un romanzo, però, dovrebbe perlomeno emozionare. Ma lo sfondo qui è talmente piatto e limitato, da lasciare poco spazio all’immaginazione. E i personaggi stessi non risaltano più di tanto: Clarisse è nulla più d’una apparizione, mentre altri non hanno spessore, se non dal punto di vista puramente intellettuale. Rimarrebbe Montag, che in effetti ruba la scena a tutto il resto: solo che, come gli altri, non ha un prima e non ha un dopo: proprio come la sua "conversione", che somiglia alla deflagrazione d’una bomba, in cui è contenuta una guerra-lampo che andrebbe oltre il piano individuale.

All’artificiosità e ripetitività dello stile già ho accennato, per quanto riconosca l’intento sincero che è dietro la scrittura. In definitiva, un libro che ritengo importante per la mente, ma il cui fuoco non scalda il cuore.

Voto: 6

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07/02/2017 16:28 #29162 da Reba91
Risposta da Reba91 al topic Febbraio 2017 - Fahrenheit 451
Ecco qui cosa penso in versione completa: Guy Montag è un pompiere che accende i fuochi, brucia libri nel rispetto della legge, salvaguardando la società del futuro dai colpi di testa dei pensatori. I libri sono banditi, odiati e temuti, considerati un pericolosissimo strumento per forgiare il libero pensiero visto che “rivelano i pori sulla faccia della vita.” È ferma convinzione del regime offrire al popolo una vita tranquilla lontano dalle preoccupazioni, una vita di “gare che si possono vincere ricordando le parole di canzoni molto popolari, o il nome di capitali dei vari Stati dell’Unione o la quantità di grano che lo Iowa ha prodotto l’anno passato.” Tra televisioni grandi quanto pareti e auricolari che diffondono le informazioni del regime viene diffusa la sensazione della “vera informazione” , della partecipazione attiva alla società e alle sue politiche. Si garantisce “la certezza di pensare, la sensazione di movimento” a discapito della realtà, statica e estranea alle decisioni prese dall'alto.
In questo contesto il nostro pompiere incendiario è messo di fronte ad alcune prove, l'incontro con una strana ragazza e un omicidio, che lo destabilizzano nelle certezze e lo incamminano nello sviluppo di una propria coscienza, un modo di pensare autonomo fonte di un nuova rinascita, una nuova e personale discrezionalità dei fatti e delle opinioni. Niente più felicità auto-imposta, niente più emozioni stereotipate messe addosso dal regime e dai suoi strumenti.
Queste decisioni condannano Montag alla solitudine e all'esilio per salvarsi la pelle, dando, però nuova speranza nel futuro, evidenziando “che non si scoraggia mai, l'uomo, o non si disgusta mai fino al punto di rinunciare a rifar tutto da capo, perché sa, l'uomo, quanto tutto ciò sia importante e quanto valga la pena di essere fatto”.
Poche pagine di per descrivere una distopia, possibile quanto pericolosa che punta il dito sui libri e sulla lettura, capaci di far sviluppare un pensiero autonomo, una morale dando al lettore una propria libertà di azione basata su idee personali. La felicità e la tristezza, l'approvazione e la disapprovazione non sono che facce di una stessa medaglia, senza le quali l'essere umano non è che un fantoccio in attesa del proprio marionettista.
Denuncia semplice e diretta, descritta da uno stile freddo e scarno che, talvolta, indispone suscitando pensieri di abbandono. Le descrizioni dei luoghi e degli ambienti sono ridotte a mere indicazioni per sorreggere la trama, senza arricchimenti o spazialità.
Se da un parte, questa caratteristica impoverisce il risultato finale, dall'altra aiuta a ricreare quell'ambiente statico e freddo che descrivono le vicende e superato lo scoramento iniziale, non si può non notare, l'armonia creata con i fatti narrati. La prima parte grigia e oscura si riscalda come l'animo di Guy diventando, a seguito della presa di coscienza, più ricca e colorata. Le scene, per contralto, frenetiche e veloci rallentano, come a voler dimostrare che l'analisi interiore segue la necessità di guardarsi intorno, di capire, di assimilare profondamente e non solo di vedere superficialmente.
Se ben congegnato é il filone principale del racconto, esso mai sia arricchisce di spunti o narrazioni parallele, prontamente abbandonati allo scorrere delle vicende senza ulteriori indicazioni. Questa strada dritta lascia la sensazione finale che qualcosa che doveva accadere non sia accaduta o che non si sia compreso a pieno qualche frase del romanzo.
Concludo, ovviamente, promuovendo quello che, per me, più che un grande romanzo è uno specchio nel quale riflettere la propria coscienza per scoprire se si è un pompiere incendiario o se si è ancora in tempo a salvare qualche libro
Ringraziano per il messaggio: guidocx84, bibbagood

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07/02/2017 19:40 #29166 da kers
Risposta da kers al topic Febbraio 2017 - Fahrenheit 451

Guglielmino Agitalancia :laugh: :laugh: :laugh:


Il mio professore di inglese del liceo lo chiamava Guglielmo Scuotilancia.

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08/02/2017 17:38 #29177 da Claudia1221
Risposta da Claudia1221 al topic Febbraio 2017 - Fahrenheit 451
Finalmente ho finito anche io il libro del mese e dico finalmente perché non vedevo proprio l'ora di togliermelo dalle scatole. I personaggi sono insignificanti, l'idea di fondo mi era sembrata molto interessante e prometteva benissimo, ma si è scontrata con uno stile che personalmente non solo non mi entusiasmava ma addirittura mi annoiava spingendomi a pensare ad altro ( come alla lista della spesa -.-). La lettura più che un piacere è stata un: dai sono solo poche pagine puoi fare questo sforzo! È un libro che sicuramente non rileggerei e anche se ,come ho già detto, aveva tutti i presupposti per piacermi, alla fine di tutto La storia secondo me non è mai decollata, è rimasta lì appesa senza come una bandiera senza sapere dove andare, confusa e indecisa. Finché c'era Clarisse ha avuto la mia attenzione ma subito dopo nulla. Mi dispiace perché mi aspettavo veramente tanto da questo libro, ne avevo sentito parlare molto bene ma alla fine dei conti non fa proprio per me! All'inizio mi era sembrato vicino a 1984 di Orwell ma ben presto Orwell lo ha surclassato, rendendo il paragone veramente ridicolo.


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"Fino al giorno in cui mi minacciarono di non lasciarmi più leggere, non seppi di amare la lettura: si ama, forse, il proprio respiro?"
Harper Lee, Il buio oltre la siepe .

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08/02/2017 20:08 #29181 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Febbraio 2017 - Fahrenheit 451
Ero contenta che avesse vinto Fahrenheit, così, avendolo già letto, avrei potuto recuperare altre letture. Ma niente, nonostante mi sembra sia il primo libro del mese in 3 anni di forum che abbia già letto, ho ceduto alla rilettura, visto che ricordavo che mi era piaciuto, pur avendomi lasciato un senso di confusione, e non ricordandomi come al solito gran parte di quel che succede.
E sono molto contenta di aver dedicato un altro po' di tempo a quest'opera, dal momento che, come è stato già detto da alcuni di voi, racchiude tanti temi in poche pagine, bombardando il lettore di considerazioni e riflessioni sul senso dell'esistenza (a volte in modo un po' eccessivo, lo riconosco).
Il discorso di Beatty per illuminare Montag sull'importanza della loro missione l'ho trovato molto intenso. Soprattutto perchè uno penserebbe "che stupidaggini che dice" e dovrebbe condannare il suo/loro comportamento. Ma trovo ci siano fondi di verità in alcune cose. Tra le considerazioni iniziali che fa, Beatty fa risalire questo processo di distruzione culturale al fatto che eravamo diventati troppi e tutti scrivevano e potevano dire la loro, creando confusione, non sapendo più a chi si dovesse credere. Presupponendo che la libertà di espressione abbia come unico confine il rispetto del prossimo, trovo però sensata questa riflessione, anche se solo in parte. Il potere della scrittura e della cultura porta anche alla demagogia, al diffondersi di altrettanta ignoranza se lo si permette; inoltre, leggo spesso del paradosso della situazione editoriale italiana, dove il numero di scrittori o presunti tali, di coloro che pubblicano e si autopubblicano, è quasi superiore al numero dei lettori, rendo difficile dire se tutto quel che si trova in libreria possa definirsi degno di esser letto e perdervici tempo. E mi ha colpito come la chiarezza con cui ammette che la necessità di sopprimere la cultura sia derivata dal bisogno di limitare la potenza intellettuale al fine di una maggiore uguaglianza. Certo, senza cultura non ci sarebbe saccenza, ma credo che chi affronta la cultura con spirito critico riesca a limitare il suo ego.
Secondo me non è paragonabile a 1984, non è un romanzo, è più una lunga riflessione! Quindi sicuramente non appassiona e non c'è caratterizzazione dei personaggi, ma secondo me invita a pensare :laugh:

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
Ringraziano per il messaggio: Katya

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09/02/2017 13:22 - 09/02/2017 13:22 #29192 da Claudia1221
Risposta da Claudia1221 al topic Febbraio 2017 - Fahrenheit 451
Ma infatti mi ha invitata a pensare parecchio! Però a tutto tranne che al libro ahahahah


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Ultima Modifica 09/02/2017 13:22 da Claudia1221.

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10/02/2017 00:45 #29203 da Illypendragon
Risposta da Illypendragon al topic Febbraio 2017 - Fahrenheit 451
Si fa pensare molto ma ciò purtroppo non cambia il mio giudizio...È troppo confusionario...

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Amore non muta in poche ore o settimane, ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio:
se questo è errore e mi sarà provato
io non ho mai scritto....e nessuno ha mai amato...

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10/02/2017 17:27 #29216 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic Febbraio 2017 - Fahrenheit 451

Finalmente ho finito anche io il libro del mese e dico finalmente perché non vedevo proprio l'ora di togliermelo dalle scatole.


Cla, a volte sei più drastica di me :lol:


Il discorso di Beatty per illuminare Montag sull'importanza della loro missione l'ho trovato molto intenso. Soprattutto perchè uno penserebbe "che stupidaggini che dice" e dovrebbe condannare il suo/loro comportamento. Ma trovo ci siano fondi di verità in alcune cose.


Anche per me il confronto Beatty-Montag rappresenta uno dei momenti migliori del libro. E sì, fondi di verità ce ne sono, nel senso che le frasi sulla diseguaglianza sociale prodotta dai diversi gradi di cultura non sono affatto campate in aria. Andrebbe però temuto non solo l’ego che potrebbe alimentare chi è colto, ma anche l’ego - altrettanto smisurato - di chi si ritiene alla pari solo perché ad altri sono state tarpate le ali.

Concordo poi sulla considerazione per cui è difficile dire se tutto quel che si trova in libreria possa definirsi degno di esser letto: però ben venga la possibilità di fare una scelta sbagliata, piuttosto che l’impossibilità di scegliere ...

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10/02/2017 21:16 - 10/02/2017 21:20 #29224 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Febbraio 2017 - Fahrenheit 451
Io sono al 70% e devo dire che, sebbene non rientrerà certo tra i miei libri preferiti, non mi sta neanche schifando come dice Claudia :laugh: :laugh: :laugh:

Ho letto tutti i vostri commenti e devo dire che mi ritrovo molto con quanto detto nella prima parte del post di Lorenzo e totalmente con quanto riportato nei post di Elena (che ci ha fatto una disamina perfetta di ciò che possiamo trovare nel libro) e Beatrice.

Non prendete ciò che sto per dire come una critica nei confronti di qualcuno. Non è questo l'obiettivo.

Mi viene però spontaneo notare come i molti argomenti trattati dallo scrittore, sarebbero tutti da affrontare con calma ed in profondità per poter poi valutare a posteriori la lettura e per vederla con altri occhi. Perché un lettura secondo me non va mai considerata fine a sé stessa. Per quanto mi riguarda, una lettura che offre così tanti spunti di riflessione, è una lettura degna di essere affrontata, soprattutto in un club del libro.

Censura e controllo dell’informazione, società di massa e spersonalizzazione dell'individuo, progresso tecnologico e ricerca della felicità, teledipendenza e incomunicabilità in famiglia, alienazione cittadina e ritorno alla natura...

Mi pare che questo libro fornisca spunti di riflessione e discussione di ogni tipo e per tutti i gusti!

E allora perché non parlarne?! Perché essere frettolosi, voler concludere velocemente la lettura del libro, accelerare i tempi per il nostro commento conclusivo sul libro, così da dare il voto ed essere pronti alla prossima lettura? Gli spunti di riflessione che ci da il libro valgono così poco? Non vale la pena soffermarsi come suggerito da Bibi, rallentare e ripensare a ciò che abbiamo letto?

Beatrice parla di "libertà di espressione" e di vantaggi e svantaggi della stessa. Il discorso di Beatty è impressionante perché potrebbe essere stato fatto oggi. Ci rendiamo conto che Bradbury ha scritto questo libro anni e anni fa? Incredibile! Aveva la sfera di cristallo o una mente geniale? Talmente geniale da rendersi conto, da acuto osservatore della società in cui viveva, che il percorso intrapreso dagli uomini era quello che ci ha portati ad essere come siamo oggi: una società frenetica, in cui i valori non sono più gli stessi di quelli dei nostri nonni. Una società in cui non ci fermiamo un attimo ed in cui il lavoro è l'unica cosa che conta e che ci condiziona al punto tale da non fare figli, deprimerci, addirittura suicidarci. L'epoca del siamo a tavola in dieci e otto di noi sono imbambolati a guardare lo smartphone (scene viste e riviste), l'epoca che segna la morte del giornalismo! Adesso ci sono i blog, i social, le bufale e le catene di sant'Antonio su WhatsApp! Ognuno può dire la sua ed è giornalista! Tutti gli credono! E condividono! E propagano! E diffondono cazzate! :laugh: :laugh: :laugh: :laugh:

Insomma... il futuro immaginato da Bradbury e nascosto nelle parole di Beatty, per lui doveva essere davvero fantascienza ma il problema è che per noi è parzialmente realtà! Ed ecco altri spunti di riflessione!

Ripeto, non è una critica contro nessuno. E' solo che quando sono atterrato su questo topic e ho visto che c'erano tanti nuovi commenti dalla mia ultima visita ho pensato: "ecco! Anche loro come me avranno tratto tantissimi spunti di riflessione da questo libro e avranno già iniziato a parlarne!"

La buona notizia è che non mi sono perso niente! :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: ;) ;) :P :P :P

Quindi bando alle ciance! Da dove iniziamo? :cheer: :cheer: :cheer: ;)

«Heaven goes by favor. If it went by merit, you would stay out and your dog would go in.» Mark Twain
Ultima Modifica 10/02/2017 21:20 da guidocx84.
Ringraziano per il messaggio: lettereminute

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10/02/2017 21:32 #29225 da Claudia1221
Risposta da Claudia1221 al topic Febbraio 2017 - Fahrenheit 451
Mi sento, ovviamente, chiamata in causa dal commento di Guido. Personalmente quando una lettura non mi cattura c'è già un problema di fondo. Se non vedo l'ora di finire un libro vuol dire che forse le sensazioni e le impressioni che può avere un altro io non le ho avute. Quindi perché pensare che dipenda esclusivamente dal fatto che la lettura sia stata semplicemente frettolosa? Penso anche di aver spiegato abbastanza le sensazioni che il libro mi ha dato e che i temi trattati non sono stati sufficienti ad entusiasmarmi. Non è una lettura lasciata a se stessa ma semplicemente una lettura che non mi è piaciuta e mi ha delusa. Aspetto di leggere i vostri commenti, sicuramente figli di una lettura meno frettolosa ;-) :-)


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Avatar di mulaky mulaky - 13/07/2025 - 17:10

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