Martedì, 04 Novembre 2025

Febbraio 2017 - Fahrenheit 451

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19/02/2017 14:09 #29409 da EmilyJane
Risposta da EmilyJane al topic Febbraio 2017 - Fahrenheit 451

Novel67 ha scritto: Ho terminato la lettura. E oltre ai libri, bisogna riconoscere che tanta è la carne … al fuoco :) . Molti sono gli argomenti che infatti vengono trattati - o anche solo accennati - dall’autore: censura e controllo dell’informazione, società di massa e spersonalizzazione dell’individuo, progresso tecnologico e ricerca della felicità, teledipendenza e incomunicabilità in famiglia, alienazione cittadina e ritorno alla natura …

In sostanza: non so cosa se ne potesse pensare nel 1953, anno della sua pubblicazione, ma Fahrenheit 451 a me è parso poco fantascientifico e molto attuale. Anche troppo: ma questo non mi ha sorpreso, né inquietato e tantomeno spaventato. Sono temi che si dibattono da decenni, tanto che oggi suonano perfino banali. Ma di questo Bradbury non ha ovviamente alcuna colpa, mentre sicuramente c’entra il gusto letterario personale.

Un romanzo, però, dovrebbe perlomeno emozionare. Ma lo sfondo qui è talmente piatto e limitato, da lasciare poco spazio all’immaginazione. E i personaggi stessi non risaltano più di tanto: Clarisse è nulla più d’una apparizione, mentre altri non hanno spessore, se non dal punto di vista puramente intellettuale. Rimarrebbe Montag, che in effetti ruba la scena a tutto il resto: solo che, come gli altri, non ha un prima e non ha un dopo: proprio come la sua "conversione", che somiglia alla deflagrazione d’una bomba, in cui è contenuta una guerra-lampo che andrebbe oltre il piano individuale.

All’artificiosità e ripetitività dello stile già ho accennato, per quanto riconosca l’intento sincero che è dietro la scrittura. In definitiva, un libro che ritengo importante per la mente, ma il cui fuoco non scalda il cuore.

Voto: 6


Ho finito questo libro già da un po' e, in sostanza, il mio pensiero è rispecchiato da questo post di Novel.
Nonostante non sia il mio genere mi aspettavo molto da questo libro: l'ho apprezzato ma non l'ho amato e, sebbene in alcuni punti sembrava poter toccare le corde giuste, ricadeva subito nel già sentito, già detto.
Probabilmente averlo letto appena uscito sarebbe stata una novità spiazzante ma ora mi sembra meno convincente rispetto ad altri libri (anche di genere diverso) che in sostanza dicono la stessa cosa: ricordare per non ripetere gli stessi errori.
Mi è piaciuto molto il post di Guido in cui parla della società alienata: in effetti questo libro, da quel punto di vista, mi sembra assolutamente attuale.
Però non trovo che funzioni molto bene nel far capire l'importanza della letteratura...mi spiego...noi che siamo già lettori sappiamo quanto siano importanti i libri...ma se un non lettore prendesse per caso in mano questo romanzo, cosa ne trarrebbe? Ci viene spiegato perché è importante leggere a parte per la comprensione? La scelta poi degli esiliati di impersonare ognuno un libro poichè imparato a memoria mi sembra fuorviante, come se fossero mere parole senza significato profondo.
Non so se sono riuscita a spiegarmi molto, probabilmente no, in definitiva volevo solo dire che questo libro è come se cercasse di scavare dei buchi per andare in profondità ma poi si fermasse dopo qualche colpo di pala. :dry:

Peccato per la breve apparizione di Clarisse che sembrava poter essere un personaggio che aveva molto da dire.

"Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato" (Il signore degli anelli - Tolkien)

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19/02/2017 14:14 #29410 da Bibi
Risposta da Bibi al topic Febbraio 2017 - Fahrenheit 451
Allora... libro finito forse più di dieci giorni fa. A libro chiuso il mio commento è stato "e quindi?" :dry: poi dopo ho rivalutato un pochino le cose.

Io questo libro l'ho visto come un'enorme denuncia, una grandissima bomba sganciata e un "SI SALVI CHI PUO'" urlato a gran voce, già dalla frase che anticipa l'inizio del libro e che ho visto alcuni di voi hanno citato.
"Se vi danno un foglio con le righe già tracciate, scrivete dall'altra parte." Juan Ramòn Jmènez.
E' chiaramente una denuncia al conformismo di cui tutt'oggi siamo colmi! Per me il tema centrale del libro e il messaggio che voleva mandare è questo ed è attualissimo. Che poi non mi sia piaciuto il modo in cui la storia viene posta, il modo in cui è scritto, il mancato approfondimento delle vicende e i personaggi è una cosa su cui posso sorvolare. Lo scopo di Bradbury, a mio parere, non era quello di creare un capolavoro letterario ma di aprire gli occhi alle generazioni future e su questo punto di vista, per quanto mi riguarda, più o meno c'è riuscito.

"Come si diventa vuoti? [...] Chi ci toglie tutto?" Eh bhe, chiedetelo a Mildred...
Oppure "Ogni uomo deve essere l'immagine degli altri, perché allora tutti sono felici, non ci sono montagne che li fanno tremare, cime con cui devono confrontarsi. Ecco perché un libro è come un'arma carica nella casa del vicino."
Questi non sono tutti gli effetti collaterali di 12 ore passate davanti ai programmi televisivi che non hanno scopo formativo??
Non sto dicendo che guardare la TV per svago fa male, sono la prima a guardare "Amici" non guardo però "Uomini e Donne" (per citarne uno) che credo sia uno di quei programmi che annebbiano la vista a più non posso... Ho visto ragazzine che hanno troniste come idolo... :sick:

Io credo che il problema non sia il cellulare a tavola, il programma d'intrattenimento, l'uso che si fa oggi dei social e altro, penso che il problema sia il potere che ognuno di noi dà a tutte queste piccole cose.

La figura del pompiere incendiario me la immagino come qualcuno di mooolto molto molto colto che teme la conoscenza perché attraverso la conoscenza ognuno di noi ha in mano potere. Nel mondo attuale non saprei chi potrebbe incarnare questa figura, penso solo al Vaticano o alle basi segrete americane ma molto probabilmente questo non centra niente!! :P :P :P :P

Insomma, Bradbury ci ha visto lungo ma non troppo visto che come ho già detto con i pompieri incendiari a casa il mio unico pensiero sarebbe stato il Kobo e tiè.. bruciate tutto quello che volete! :evil: :evil: :evil: :laugh: :laugh: :laugh:

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19/02/2017 20:29 #29424 da kers
Risposta da kers al topic Febbraio 2017 - Fahrenheit 451

EmilyJane ha scritto: La scelta poi degli esiliati di impersonare ognuno un libro poichè imparato a memoria mi sembra fuorviante, come se fossero mere parole senza significato profondo.

Questa cosa non ha convinto neanche me. Tra l'altro ho trovato assurda tutta questa fiducia nella memoria (sarà perché la mia è pessima): se non sbaglio c'è un punto in cui Montag dice di non essere sicuro di ricordare il libro che aveva scelto, e quell'altro (ho già dimenticato tutti i nomi) gli risponde qualcosa tipo: al momento giusto ricorderai*. Lo trovo abbastanza insensato, mi ricorda il gioco del passaparola in cui alla fine viene fuori un messaggio che è completamente diverso da quello di partenza.

*Spero che questa cosa esista davvero e di non essermela inventata :huh:
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19/02/2017 21:20 - 19/02/2017 21:21 #29425 da Katya
Risposta da Katya al topic Febbraio 2017 - Fahrenheit 451

kers ha scritto:

EmilyJane ha scritto: La scelta poi degli esiliati di impersonare ognuno un libro poichè imparato a memoria mi sembra fuorviante, come se fossero mere parole senza significato profondo.

Questa cosa non ha convinto neanche me. Tra l'altro ho trovato assurda tutta questa fiducia nella memoria (sarà perché la mia è pessima): se non sbaglio c'è un punto in cui Montag dice di non essere sicuro di ricordare il libro che aveva scelto, e quell'altro (ho già dimenticato tutti i nomi) gli risponde qualcosa tipo: al momento giusto ricorderai*. Lo trovo abbastanza insensato, mi ricorda il gioco del passaparola in cui alla fine viene fuori un messaggio che è completamente diverso da quello di partenza.

*Spero che questa cosa esista davvero e di non essermela inventata :huh:


Ma oltre al ricordare al momento giusto (che non ti sei inventata :D ) dice inoltre che uno di loro ha scoperto il modo per far ricordare ma non approfondisce la cosa.

Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
Ultima Modifica 19/02/2017 21:21 da Katya.
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20/02/2017 15:30 #29440 da Margij
Risposta da Margij al topic Febbraio 2017 - Fahrenheit 451

pierbusa ha scriito:
p.s. Come già scritto ho riletto questo libro varie volte nella vecchia (e bellissima) traduzione di Giorgio Monicelli.

mi ha incuriosito e sono andata a tirar fuori la mia vecchia e più volte letta copia ed infatti la traduzione è di Giorgio Monicelli.
Sbagliando ammetto di far poco caso ai traduttori :unsure:

"Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo."
Gianni Rodari

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22/02/2017 10:41 #29477 da Margij
Risposta da Margij al topic Febbraio 2017 - Fahrenheit 451
Volevo leggere tutti i post prima di scrivere visto che è il mio primo libro del mese, avete messo in campo veramente tanti pareri e tante idee.
Personalmente mi trovo d’accordo con gran parte di quello che ha scritto guidocx84 ma soprattutto con pierbusa.
La prima volta ho letto questo libro più di quaranta anni fa, e mi aveva impressionato il racconto di questa civiltà futura così alienante.
Tenete presente che allora i programmi tv terminavano, non c’erano tutti i canali che ci sono ora, tra i giovani era più importante la radio, non esisteva, per le persone comuni, il computer, non esisteva internet, il telefono si usava solo per necessità e chiaramente non esistevano i cellulari .
Per molti di voi una è una cosa incredibile, e so che fate anche fatica a percepirlo ma provate a immedesimarvi.
Se volevi conoscere qualcosa o approfondire un determinato argomento l’unica era sperare di trovare cercando nelle librerie, biblioteche o su riviste, un libro che potesse aiutarti o una persona esperta dell’argomento con cui confrontarti di persona.
Sto pensando agli studenti ed alle mamme che per qualsiasi cosa ora vanno in rete o telefonano e cercano o si confrontano con altri.
Per noi non era così semplice e chiaramente non rimpiango quei tempi, quanto sarebbe stato tutto più semplice.
Prima che qualcuno pensi che arrivo dall’ottocento ho compiuto sessant’anni a settembre.
Ho fatto questa premessa perché forse aiuta a capire il contesto, quanto sia stato profetico, ancor prima che io nascessi, l’autore.
E’ per questo che bruciare i libri è così atroce, perché elimina la conoscenza e tutto quello che l’Uomo ha costruito ed acquisito.
Geniale il far imparare ad ognuno un libro perché finché ci sarà un uomo potrà esistere anche l’umanità
anche senza carta, elettricità od altri supporti e quindi essere poi recuperata.

“Questa è la cosa meravigliosa dell’uomo:
che non si scoraggia mai, l’uomo, o non si disgusta mai
fino al punto di rinunciare a rifar tutto da capo, perché sa,
l’uomo, quanto tutto ciò sia importante e quanto valga la pena di essere fatto”

Essendo un romanzo l’autore risolve anche il problema della memoria

“Ti ritornerà in mente quando ne avremo bisogno…..
ha lavorato vent’anni sul problema ed ora abbiamo un metodo
mediante il quale il ricordare tutto quanto si è letto una volta”

Due parole sullo stile, ho letto che molti sono stati disturbati da come è scritto, personalmente non riuscirei ad immaginarlo in un altro modo, non avrebbe lo stesso impatto e fascino.
Le possibilità che abbiamo oggi sono infinite però non devono andare a discapito della nostra umanità e dei rapporti umani e nel suo piccolo anche Il club del libro aiuta :)

P.s. per Katia da mamma, hai l’età di una delle mie figlie, ma soprattutto da persona che ha lavorato per più di trent’anni con le mamme, stai seguendo la strada giusta anche se a volte faticosa, è molto più facile vestire un bambino che insegnargli a farlo :S .
La cosa più importante che puoi dare ai tuoi figli sono la conoscenza e gli strumenti per potersela sbrigare da soli in tutte le occasioni. Sicuramente si parte dalle piccole cose come allacciarsi le scarpe o saper usare le forbici o un coltello e si va avanti, una volta acquisita un’abilità sia manuale che mentale rimane e saranno in grado di utilizzarla al momento del bisogno evitando anche di farsi male, vedi l’esempio che hai fatto con le forbici.

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22/02/2017 19:10 #29483 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Febbraio 2017 - Fahrenheit 451

Margij ha scritto: Volevo leggere tutti i post prima di scrivere visto che è il mio primo libro del mese, avete messo in campo veramente tanti pareri e tante idee.
Personalmente mi trovo d’accordo con gran parte di quello che ha scritto guidocx84 ma soprattutto con pierbusa.
La prima volta ho letto questo libro più di quaranta anni fa, e mi aveva impressionato il racconto di questa civiltà futura così alienante.
Tenete presente che allora i programmi tv terminavano, non c’erano tutti i canali che ci sono ora, tra i giovani era più importante la radio, non esisteva, per le persone comuni, il computer, non esisteva internet, il telefono si usava solo per necessità e chiaramente non esistevano i cellulari .
Per molti di voi una è una cosa incredibile, e so che fate anche fatica a percepirlo ma provate a immedesimarvi.
Se volevi conoscere qualcosa o approfondire un determinato argomento l’unica era sperare di trovare cercando nelle librerie, biblioteche o su riviste, un libro che potesse aiutarti o una persona esperta dell’argomento con cui confrontarti di persona.
Sto pensando agli studenti ed alle mamme che per qualsiasi cosa ora vanno in rete o telefonano e cercano o si confrontano con altri.
Per noi non era così semplice e chiaramente non rimpiango quei tempi, quanto sarebbe stato tutto più semplice.
Prima che qualcuno pensi che arrivo dall’ottocento ho compiuto sessant’anni a settembre.
Ho fatto questa premessa perché forse aiuta a capire il contesto, quanto sia stato profetico, ancor prima che io nascessi, l’autore.
E’ per questo che bruciare i libri è così atroce, perché elimina la conoscenza e tutto quello che l’Uomo ha costruito ed acquisito.
Geniale il far imparare ad ognuno un libro perché finché ci sarà un uomo potrà esistere anche l’umanità
anche senza carta, elettricità od altri supporti e quindi essere poi recuperata.

“Questa è la cosa meravigliosa dell’uomo:
che non si scoraggia mai, l’uomo, o non si disgusta mai
fino al punto di rinunciare a rifar tutto da capo, perché sa,
l’uomo, quanto tutto ciò sia importante e quanto valga la pena di essere fatto”

Essendo un romanzo l’autore risolve anche il problema della memoria

“Ti ritornerà in mente quando ne avremo bisogno…..
ha lavorato vent’anni sul problema ed ora abbiamo un metodo
mediante il quale il ricordare tutto quanto si è letto una volta”

Due parole sullo stile, ho letto che molti sono stati disturbati da come è scritto, personalmente non riuscirei ad immaginarlo in un altro modo, non avrebbe lo stesso impatto e fascino.
Le possibilità che abbiamo oggi sono infinite però non devono andare a discapito della nostra umanità e dei rapporti umani e nel suo piccolo anche Il club del libro aiuta :)

P.s. per Katia da mamma, hai l’età di una delle mie figlie, ma soprattutto da persona che ha lavorato per più di trent’anni con le mamme, stai seguendo la strada giusta anche se a volte faticosa, è molto più facile vestire un bambino che insegnargli a farlo :S .
La cosa più importante che puoi dare ai tuoi figli sono la conoscenza e gli strumenti per potersela sbrigare da soli in tutte le occasioni. Sicuramente si parte dalle piccole cose come allacciarsi le scarpe o saper usare le forbici o un coltello e si va avanti, una volta acquisita un’abilità sia manuale che mentale rimane e saranno in grado di utilizzarla al momento del bisogno evitando anche di farsi male, vedi l’esempio che hai fatto con le forbici.



Margij grazie mille per il tuo contributo! Come primo Libro del Mese è davvero un gran debutto! :woohoo:

E' stato davvero un piacere leggere il tuo post perché mi ha ricordato quando andavo alle scuole medie (e ancora non avevo accesso ad Internet) e, per fare le ricerche che mi assegnavano i professori, andavo a casa di mio nonno materno (tra le altre cose, critico d'arte) ad attingere dalla sua enorme libreria nella quale non mancava mai qualche buon libro ed un'ottima enciclopedia dalla quale prendere spunto.

Ricordo che il "lavoro" che facevamo insieme era quello di definire un punto di partenza, leggere una certa voce dall'enciclopedia e saltare da una voce all'altra approfondendo e sottolineando quelli che erano gli aspetti principali sui quali si sarebbe basata poi la mia ricerca.

Ecco, alla luce di quanto sopra, se provo ad immaginare un mondo senza libri (e oggi anche senza Internet), lo scenario apocalittico immaginato dall'autore è chiaro, tangibile.

Per quanto riguarda il resto, come non approvare quanto hai detto. Spero di ricordarmene e di essere in grado di applicare i tuoi buoni consigli se e quando sarò padre. ;)

«Heaven goes by favor. If it went by merit, you would stay out and your dog would go in.» Mark Twain
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28/02/2017 20:40 #29664 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Febbraio 2017 - Fahrenheit 451
Finito il libro qualche giorno fa. Confermo le mie opinioni precedenti: ne consiglio la lettura. Le ultime pagine poi valgono secondo me la lettura del libro!

Attenzione: Spoiler!


All'inizio ero scettico... pensavo: "Di nuovo Bradbury". Mi sono ricreduto e l'ho apprezzato. Corto e intenso, come piace a me. E il fatto che non si dilunghi in troppe spiegazioni prolisse non è male: lascia al lettore tutte le considerazioni del caso. Considerazioni che in questo topic troviamo sparse in qua e là, a dimostrazione che gli spunti di discussione questo libro li può dare! Eccome se li può dare! ;)

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01/03/2017 09:59 #29686 da Kira990
Risposta da Kira990 al topic Febbraio 2017 - Fahrenheit 451
La domanda che ho sempre in testa quando leggo libri simili è sempre la stessa: cosa ha fatto immaginare all'autore una società che, quando il libro è stato scritto, era fantascienza e oggi invece è realtà? Come sono arrivati ad avere queste immagini in testa? Il libro è del 1953 quindi la società era ben diversa da oggi.

Non si mette la vita nei libri, la si trova - Alan Bennett (la sovrana lettrice)
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01/03/2017 22:40 #29707 da pamela.enrica.rosaria
Risposta da pamela.enrica.rosaria al topic Febbraio 2017 - Fahrenheit 451
Letto già tempo fa.. anche se non con la stessa attenzione.. l'ho trovato originale, del tutto al di fuori degli schemi almeno per quei tempi, con un principio saldo ma antico come la carta stampata: un libro può essere il miglior amico di un uomo. Giorni fa ho scoperto un detto veramente adatto al momento (e alla lettura) : la cultura é ciò che ti rimane dopo aver perso tutto! Come si può crescere come uomini senza tutti i mezzi giusti? Senza attingere dalla saggezza di secoli e secoli e senza poter evadere dal resto del mondo e del tempo con un libro? Io amo leggere e leggere un romanzo del genere breve e profetico (!?) mi ha ricordato quanto sia fortunata ad avere una passione così grande e così inesauribile.
Per me parla qualche brano che ho amato, perché non sono brava con le parole ma resto affamata di occhi e di spirito...

"<<Ero bambino, quando mi morì il nonno, ch'era uno scultore di vaglia. Era anche un uomo d'animo gentile che aveva molto amore da dare al mondo e aveva contribuito grandemente ad alleviare la miseria nel quartiere povero della nostra città. Costruiva giocattoli per noi e aveva fatto un milione di cose buone in vita sua. Era un uomo che aveva sempre le mani in moto per fare qualche cosa. Ora, quando morì, io mi accorsi ad un tratto che non piangevo per lui, ma per tutte le cose che aveva fatto. Piangevo perché non le avrebbe fatte mai piú, non avrebbe mai piú scolpito o intagliato un pezzo di legno, mai piú ci avrebbe aiutato ad allevare colombe e piccioni nel giardino di casa, né avrebbe suonato piú il violino come lui solo sapeva fare, né ci avrebbe piú raccontato le cose buffe che ci raccontava. Era parte di noi, il nonno, e quando morì tutte le azioni s'arrestarono, morte, e non c'era piú nessuno che potesse farle come le faceva lui. Era una personalità. Era un uomo importante. Io non sono mai riuscito a superare il fatto della sua morte. Spesso penso a tutte le meravigliose sculture che non hanno visto la luce a causa della sua morte. Quante celie e parole divertenti mancano al mondo e quanti piccioni nidificano nelle case i quali non sono mai stati toccati dalle sue mani! Mio nonno aveva foggiato il mondo. Aveva dato delle cose al mondo. E il mondo è stato truffato di dieci milioni di bellissime azioni la notte in cui mio nonno passò a miglior vita.>>

"Ognuno deve lasciarsi qualcosa dietro, quando muore, diceva sempre mio nonno: un bimbo o un libro o un quadro, o una casa o un muro eretto con le proprie mani o un paio di scarpe cucite da noi stessi. O un giardino piantato col nostro sudore. Qualche cosa insomma che la nostra mano abbia toccato in modo che la nostra anima abbia dove andare quando moriamo, e quando la gente guarderà l'albero o il fiore che abbiamo piantato noi saremo là. Non ha importanza quello che si fa, diceva mio nonno, purchè si cambi qualcosa da ciò che era prima in qualcos'altro che porti la nostra impronta. La differenza tra l'uomo che si limita a tosare un prato e un vero giardiniere sta nel tocco, diceva. Quello che sega il fieno poteva anche non esserci stato, su quel prato; ma il vero giardiniere vi resterà per tutta la vita"

«Non lo so. Abbiamo tutto quanto occorre per essere felici, ma non siamo felici. Manca qualche cosa. Mi sono guardato intorno. La sola cosa che abbia visto mancare positivamente sono i libri che io avevo bruciato in questi ultimi dieci o venti anni. E allora ho pensato che i libri forse avrebbero potuto essere utili.»
«Voi siete un romantico irrimediabile» disse Faber. «Sarebbe una cosa buffa, se non fosse tragica. Non sono i libri che vi mancano, ma alcune delle cose che un tempo erano nei libri. Le stesse cose potrebbero essere oggi dette nelle "famiglie del salotto". Le stesse infinite particolarità e coscienza potrebbero essere diffuse e proiettate da radio e televisori. Ma ciò non avviene. No, no, non sono affatto libri le cose che andate cercando. Prendetele dove ancora potrete trovarle, in vecchi dischi fonografici, in vecchi film, e nei vecchi amici; cercatele nella natura e cercatele soprattutto in voi stesso. I libri erano soltanto una specie di veicolo, di ricettacolo in cui riponevamo tutte le cose che temevamo di poter dimenticare. Non c'è nulla di magico, nei libri; la magia sta solo in ciò che essi dicono, nel modo in cui hanno cucito le pezze dell'Universo per mettere insieme così un mantello onde rivestirci. Naturalmente, non potevate sapere tutto ciò, così come non potete ancora comprendere che cosa io intenda precisamente quando dico tutto ciò. Intuitivamente, non vi siete sbagliato, ed è questo che conta. "

I libri sono materia viva...
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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

Buongiorno! Se qualcuno avesse ancora problemi di login, dovete prima cancellare la cache del pc/smartphone, ricaricare la pagina, riaccettare i cookies e poi fare il login ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

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Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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