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Giugno 2017 - Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte

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22/06/2017 17:42 #31402 da ohdeaalex
Questo libro era stato un "compito" estivo in quarta liceo. Avevo pensato "finalmente qualcosa di contemporaneo, invece dei soliti malloppazzi" e l'ho letto in pochissimo, rileggendolo per comprenderlo meglio. Mi è piaciuto tantissimo, a mio avviso, apre una piccola finestra per comprendere un pochino questo disturbo sempre più diffuso. Non lo rileggerò una terza, però è stata una bella sorpresa rivederlo qui.

Un libro ben scelto ti salva da qualsiasi cosa, persino da te stesso.

Daniel Pennac
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22/06/2017 19:01 #31408 da Novel67

guidocx84 ha scritto:

Novel67 ha scritto: è come se le pagine del libro soffrissero della stessa mancanza di reciprocità sociale ed emotiva che caratterizza il protagonista: trasmettono le informazioni, ma bloccano le emozioni.


Lore e se fosse proprio questa la chiave? Se fosse stato questo l'intento dell'autore? Perché anche io leggendolo ho provato qualcosa di simile a quanto riferisci ma ho pensato che fosse voluto. E' come se l'autore ci mettesse a tu per tu con Christopher facendoci parlare con lui... che ne pensi? E' una bischerata? ;)


No, non è una bischerata :) . Penso invece - come Kira e Bibi - che tu abbia assolutamente ragione.

Ma l’intervista cui fa riferimento Kira l’ho letta anch’io. Haddon, peraltro, afferma: “non volevo scrivere un libro sulla Sindrome di Asperger. Più modestamente, forse, ho cercato solo di scrivere una prima pagina che catturasse i lettori e li facesse andare avanti con piacere … Ho lavorato con persone con disagi mentali, è vero. Ma molti si sorprendono quando dico che della Sindrome di Asperger so davvero molto poco. La cosa più importante per rendere Christopher vivo non era renderlo medicamente plausibile, ma farne un essere umano credibile”.

Ora: è credibile un personaggio affetto da un complesso disturbo a noi quasi ignoto e di cui l’autore stesso ammette di saperne “molto poco”? E’ lecito dubitarne, credo. A meno che una ricerca su Wikipedia non basti a renderci esperti. Ho dunque il sospetto che vi sia qualche artificio di troppo, nello stile e nella trama, come se il romanzo fosse stato più “costruito” che sentito.

Da qui – più che da una lettura secondo un “diverso” punto di vista - la mancanza di emozioni, coinvolgimento e di partecipazione di cui dicevo. E da qui le reazioni contrastanti dei lettori: ci si può intenerire, ma pure spazientire.

Il fatto è che la lettura di questo libro fornisce una chiave sin troppo semplicistica per comprendere Christopher: qualche disegnino, qualche formula matematica, qualche colore opportunamente associato, ed ecco spiegato l’arcano. E così il meccanismo che regola le sue azioni diviene talmente scoperto che siamo poi in grado persino di prevedere le sue reazioni più eclatanti. Ma in realtà non siamo noi ad aver cambiato prospettiva: è Christopher che è stato opportunamente modellato sul nostro modo di ragionare. Per questo ritengo assai meglio tratteggiati i genitori e la gente comune che nel libro restano costantemente interdetti e spiazzati, tanto da non fare o dire mai ciò che riterremmo più giusto: cosa che però succederebbe anche a noi – credo – se posti di fronte al problema reale.

Per concludere, copio e incollo un interessante commento trovato in rete e che mi sento di condividere: Che cosa manca perché questo romanzo sia il grande romanzo che le quarte di copertina predicano? La credibilità - non dico la credibilità empirica, ma la credibilità artistica. L'impressione finale è questa: che l'autore si sia dato tutta una serie di ostacoli e di difficoltà e che il suo lavoro sia consistito principalmente nel superarli. La storia, in effetti, sarebbe di scarso o nullo interesse se il protagonista non fosse un bambino carenziato. Per uno come Christopher anche attraversare la strada può essere un'impresa. Così, molte descrizioni, oggettivamente noiose, ci stanno solo perché non possiamo credere che un ragazzino autistico si muova nello spazio e nel tempo come un qualsiasi ragazzino normale della sua età. Il romanzo allora è un romanzo sull'autismo? Neanche questo. Il romanzo usa l'autismo per essere più romanzesco - ma alla fine non ci riesce. Non si esce dall'orizzonte di Christopher e la cosa assurda è che questo orizzonte è, alla fine, il solo che l'autore ci spacci per buono.

Anche questo mi sembra un buon punto di vista, no? :cheer:

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22/06/2017 22:07 - 22/06/2017 22:10 #31416 da guidocx84
Vanna durante il meeting Skype ci ha suggerito la lettura di questi libri per approfondimento: www.marcosymarcos.com/libri/se-ti-abbraccio-non-aver-paura/
www.librimondadori.it/libri/una-notte-ho...i-gianluca-nicoletti

«Heaven goes by favor. If it went by merit, you would stay out and your dog would go in.» Mark Twain
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23/06/2017 06:04 #31420 da Des23
Io ho trovato estremamente interessante osservare il pensiero di Cristopher. E per farlo ho trovato utile leggere la perfezione dell'autore.

Mi ha colpito il modo di osservare il mondo che lo circonda, il notare le piccole cose, la paura e il dolore provato nelle situazioni sociali. Mi ha fatto riflettere sul mondo interiore delle persone che ci circondano, e alcuni suoi ragionamenti mi sono davvero piaciuto, come quelli sulle stelle e l'essere piccoli. In alcuni punti mi ha anche fatto sorridere perché il suo modo di ragionare, così logico e pratico, ma al tempo stesso così illogico, rappresenta il pensiero di ognuno di noi (o almeno il mio).

ho apprezzato L'insegnante di Cristopher, e la finestra sulla vita coniugale dei genitori ma anche la vita personale di entrambi (la depressione della madre per esempio).

Nella mia classifica si è meritato un 4 su 5.


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25/06/2017 21:10 #31455 da guidocx84
Finito anche io!!
Che dire? Confermo quanto affermato a metà lettura e aggiungo che sul finire si fa leggere ancor di più.

Attenzione: Spoiler!


Secondo me questo libro ha il pregio di aprire uno spiraglio su un mondo, che è quello dell'autismo, che credo però, qualora di interesse personale, debba essere approfondito diversamente.
Ne abbiamo parlato anche giovedì sera al meeting, quando Vanna ci ha suggerito due titoli interessanti.
Ecco, credo che questo testo, in maniera molto leggera, introduca il lettore in un mondo che magari non conosceva, facendogli capire dal punto di vista di un ragazzo autistico come è il mondo (seppur sia impossibile concentrare tutto questo in un libro).
Se non ci si ferma a questo libro e si procede nell'approfondimento, credo che si potrà apprezzare maggiormente anche questo testo. Altrimenti a mio modo di vedere rimane un libro piacevole e niente di più.

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26/06/2017 11:56 - 26/06/2017 12:01 #31456 da AnnaC
Ho letteralmente divorato il libro, era da molto che non facevo le ore piccole per finirne uno.. Lavoro con bambini disabili e soprattutto autistici, e il libro mi è piaciuto tantissimo. Non è facile entrare nella testa di un ragazzo con questa patologia e nel libro ho rivisto molte delle dinamiche con cui ho a che fare tutti i giorni.
Ottima scelta dunque!
In attesa del libro del mese di luglio vedrò di recuperarne qualcuno dei precedenti!
Ultima Modifica 26/06/2017 12:01 da AnnaC.
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28/06/2017 22:45 #31485 da Librotta

guidocx84 ha scritto: Finito anche io!!
Che dire? Confermo quanto affermato a metà lettura e aggiungo che sul finire si fa leggere ancor di più.

Attenzione: Spoiler!


Secondo me questo libro ha il pregio di aprire uno spiraglio su un mondo, che è quello dell'autismo, che credo però, qualora di interesse personale, debba essere approfondito diversamente.
Ne abbiamo parlato anche giovedì sera al meeting, quando Vanna ci ha suggerito due titoli interessanti.
Ecco, credo che questo testo, in maniera molto leggera, introduca il lettore in un mondo che magari non conosceva, facendogli capire dal punto di vista di un ragazzo autistico come è il mondo (seppur sia impossibile concentrare tutto questo in un libro).
Se non ci si ferma a questo libro e si procede nell'approfondimento, credo che si potrà apprezzare maggiormente anche questo testo. Altrimenti a mio modo di vedere rimane un libro piacevole e niente di più.



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28/06/2017 22:47 #31486 da Librotta
Per Maturo
Non so se è la rubrica giusta . Sicuramente conoscerai l'autrice Torey L Hayden che tratta di bambini autistici nei suoi romanzi.

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29/06/2017 14:02 #31494 da AnnaC
Non ho mai letto niente di questa autrice, ti ringrazio per il consiglio, proverò a leggere qualcosa!

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29/06/2017 14:54 #31496 da EmilyJane

Librotta ha scritto: Per Maturo
Non so se è la rubrica giusta . Sicuramente conoscerai l'autrice Torey L Hayden che tratta di bambini autistici nei suoi romanzi.


Torey L. Hayden parla di bambini problematici, non solo di quelli autistici (protagonista l'autismo ne Il gatto meccanico e non mi ricordo in quali altri) ma grazie Librotta per averla ricordata, a me quest'autrice piace tanto e ti colpisce dritto al cuore.

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