Ma no è bello. Non strasupermegafantastico, ma merita


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Grazie per l'incoraggiamento ci proverò dopo aver finito La famiglia Muskat di Singer quasi 700 pagine!

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La famiglia Muskat bellissimo!!!


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Un saluto a tutti voi,
ho ultimato la lettura de "il racconto dell'ancella" qualche giorno fa e ho dato un'occhiata ai commenti finora postati per avere un'idea delle vostre impressioni sul libro.
Non ne avevo mai letto di questo genere ma devo dire che mi è piaciuto; il ritmo telegrafico ti tiene incollato, non ti permette di andare troppo veloce con la lettura, lasciando assaporare tutte le sfumature della narrazione. L'autrice usa tantissime similitudini e quella che mi è più piaciuta è stata paragonare il ciclo della donna e l'ovulazione al ciclo della luna. Quello che mi ha spaventato e fatto riflettere tantissimo è stato il senso di omologazione della società femminile. Non esiste la moglie, ma bensì le Mogli (con la m maiuscola), tutte "uguali" vestite di azzurro, così come le grigie Marte, le multicolori Economogli multicolori e le rosse Ancelle. Un libro impegnativo, a tratti inquietante: dipinge possibili scenari futuri che mai vorremmo vedere!!!!

Alla fine sono riuscito a finirlo e non so neanche come ho fatto.

Sicuramente è il peggior libro del mese, insieme alla "Ferrovia sotterranea". Non mi è piaciuto il suo stile telegrafico ed assai dispersivo, rendendo confusa la trama. Alla fine solo verso l'epilogo, durante la conferenza universitaria, ho capito qualcosa del libro.

Premetto comunque che apprezzo tutti i generi (tranne quelli horror solo perché mi fanno paura), l'importante è che siano scritti bene e comprensibili.

Secondo me Orwell con il suo "1984" sta su un altro pianeta.

Ho finito il libro stanotte e penso di aver bisogno ancora di un po' di tempo per assimilare il tutto.
Concordo con chi l'ha definito "claustrofobico", aggiungerei anche "angosciante". L'idea di vivere una vita che non si è scelta ma è stata imposta, senza alcuna possibilità di uscirne, unita alla consapevolezza di tutto ciò che si è perso o meglio che è stato tolto, è quanto di più tragico riesca ad immaginare.
Lo stile non è piaciuto molto neanche a me, non tanto per le frasi brevi ma come diceva Claudia1221 per i continui salti temporali, a volte inseriti un po' forzatamente secondo me, che confondono un po' la storia. Per buona parte della prima metà del libro non riuscivo a farmi un'idea precisa di cosa stesse succedendo. Per quanto mi piaccia che un autore non dia troppe spiegazioni e permetta invece ai lettori di ambientarsi catapultandoli nel mondo del romanzo, in questo caso mi è sembrato di avere troppi pochi appigli, troppi pochi indizi per potermi orientare.
Nonostante questo, il romanzo in generale mi è piaciuto, il messaggio della Atwood arriva forte e chiaro. L'espediente della conferenza finale permette di dare un senso ad alcune cose che altrimenti sarebbero rimaste oscure, anche se pure così, ma questo è un mio parere personale, sono un po' troppe le cose che restano non dette.

VFolgore72 ha ragionissima nel dire che 1984 è su un altro pianeta, però secondo me quel libro è scritto così bene che il confronto è un po' impietoso Per quanto venga spontaneo accostare i due, anzi in alcuni punti di "Il racconto dell'ancella" gli spunti da 1984 sono proprio evidenti.

Ho finito anch'io il libro già da alcuni giorni.
Devo dire che nonostante le buone premesse non l'ho particolarmente apprezzato.
Non sono mai riuscita ad entrare in empatia con la protagonista, non sono riuscita a provare sofferenza per questa vita in una realtà distopica che (nonostante ricordi l'Iran che nella conferenza viene esplicitamente accostato come regime) non sono riuscita a vedere poi così diversa dalla nostra realtà. Per certi versi siamo sicuri di essere veramente liberi?
E poi questo germe di ribellione che poteva esserci all'inizio del libro si è risolto poi in una cosa alla "tutto il mondo è paese" ed è sembrato più importante narrare le relazioni che intercorrono tra le persone e che sembra sempre lei, lui, l'altra, l'altro....come a dire che il genere umano non cambia mai.
Boh, io l'ho trovato piatto e purtroppo non son riuscita ad apprezzarne l'intento (se pur ne aveva uno).
Comprendo anche lo spiazzamento di chi non capisce di cosa sta parlando se non ne ha sentito parlare prima e secondo me ne rimane più colpito chi segue anche la serie tv (io no) perché le espressioni sullo schermo e l'impatto televisivo probabilmente possono offrire quel quid in più di emozione mancata nel libro

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Che poi, se proprio vogliamo dirla tutta, sono tutti corrotti. Altro che Teocrazia totalitaria.
Comunque sono d'accordo con la maggioranza, mi aspettavo di più dalle recensioni che ho letto. E' un libro a cui manca qualcosa... e non ho ancora capito cosa!

vanna ha scritto: Grazie per l'incoraggiamento ci proverò dopo aver finito La famiglia Muskat di Singer quasi 700 pagine!

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E brava Vanna, la famiglia Muscat, di singer, pag. 700, me lo sono letto l'anno scorso in una settimana. Sappimi dire, a ne è piaciuto molto.

Per me è il primo libro della Atwood, e inizialmente l'ho trovato piuttosto lento e difficile da seguire.
Lo scenario che descrive fa riflettere molto, ed è a tratti preoccupante (da un giorno all'altro non si ha più un lavoro o i propri soldi semplicemente perchè donna), Andando avanti la lettura mi ha preso ed ho apprezzato molto il finale, che riesce a collegare e spiegare la narrazione singhiozzante e disordinata. Ma non mi ha convinto al punto da riprovarci con la Atwood, almeno per il momento. Attendo eventuali consigli dagli appassionati