Curioso, Guido, che hai trovato più difficili le ultime due parti, io invece mi associo a Maria Chiara e le ho trovate più interessanti delle prime, forse perchè le patologie descritte sono più comuni e quindi è forse più facile seguire e capire l'analisi che ne fa l'autore.
Sul concetto di anima credo di concordare con Sara, o quanto meno, credo anche io di aver interpretato così quello che Sacks dice, ovvero che la nostra personalità può cambiare (e deve cambiare) nel corso della vita, sicuramente cambiamo crescendo, facendo esperienze, e così via, ma c'è una sorta di indole, di caratteristiche peculiare e ancestrali che fanno sì che saremo sempre la stessa persona di 40 prima, nonostante il cambiamento, ed è quello che ci determina; e forse è questa cosa l'anima.
Comunque, ho terminato il libro qualche giorno fa e nel capitolo dedicato ai gemelli e ai numeri mi sono venute in mente varie dibattiti che si sono tenuti negli anni sia nel mio gruppo di amici che in famiglia. In particolare, io ho una mente molto più umanistica, ho fatto lo scientifco e a scuola andavo bene, ma sicuramente mi riuscivano meglio le materie umanistiche che quelle scientifiche; mentre mia sorella, che ha fatto anche lei lo scientifico con risultati anche molto migliori dei miei, si lamentava di quanto fosse inutile e faticoso studiare storia, filosofia, latino, italiano, perchè bisognava passare le ore a ripetere, cercando di ricordarsi nozioni,e ripetere per giorni le stesse cose; mentre per lei matematica e fisica erano divertenti, secondo lei non c'era bisogno di studiare, perchè appena vedeva un problema secondo lei la soluzione su come svolgerlo era semplicemente logica, le si mostarav davanti agli occhi il procededimento, senza bisognod i perdere tempo a imparare a memoria cose. Io sta cosa di "vedere" il procedimento invece non l'ho mai provata purtroppo....e non c'è da stupirsi se io ho preso una facoltà umanistica all'università mentre mia sorella si sta laureando in fisica senza la minima difficoltà
Questo per dire che senza arrivare al caso trattato qua, trovo comunque affascinante come l'intelligenza possa svilupparsi ed esprimersi in modi completamente diversi, a me entusiasmava studiare e ripetere storia, latino, italiano, li trovavo interessanti e riuscivo a ricordare con facilità tanti dettagli, mentre dovevo imparare a memoria le varie formule e dimostrazioni, sperando di azzeccare quelle giuste durante i compiti
Tornando anche qui sul concetto di anima, Sacks dice: "L'anima è
armonica, quale che sia il QI, come per gli studiosi delle scienze fisiche e i matematici, il senso dell'armonia è principalmente intellettuale". Una amica di famiglia, che è insegnante di matematica e fisica, dice infatti spessissimo che lei una qualsiasi cosa le capita nella quotidianeità la deve affrontare come affronta un problema matematico, perchè solo così riesce a trovarvi il senso. Credo che per lei come per mia sorella, citando Sacks, "i numeri non sono
solo numeri, ma significazioni, significanti il cui significando è il mondo". Lo trovo molto affascinante