A mio avviso la grandezza di Pirandello, e forse di tutti i grandi autori, sta nella loro permanente attualità e nella possibilità di cogliere tante chiavi di lettura.
Mi chiedo comunque cosa avrebbe pensato di questo nostro mondo, di internet, sei social , perfino dei forum!
Dai, magari i forum li avrebbe salvati... sono più riflessivi! Dopotutto anche i nostri eroi (Leopardi in primis, giacché ne abbiamo parlato di recente

) intrattenevano fitte corrispondenze con altri scrittori e lettori, commentando entusiasticamente quel che leggevano... avrebbero apprezzato un forum!
però ciò che più mi ha colpito, gossippariamenfe parlando, è la dovizia di particolari del rapporto tra i coniugi e della descrizione della gelosia, considerato che lo stesso Pirandello fu perseguitato dalla gelosia della moglie, poi rinchiusa in un centro psichiatrico. Mi chiedo quanto della propria esperienza abbia trasposto nel libro.
Non lo sapevo! Tra l'altro, anche in queste descrizioni c'è tanta finezza psicologica: Cavalena, il marito oggetto di gelosia, ogni tanto compie delle vere e proprie fughe, oppresso com'è; però, dopo poco che fugge già si pente e si sente smarrito, segno che i due ormai sono in un incastro simbiotico. Tra l'altro, mi ha colpito come la moglie sia gelosissima del marito, paranoica, ma non per questo attaccata a lui dal punto di vista affettivo (lo svaluta e lo disprezza continuamente). Classico rapporto simbiotico, chissà la povera Luisetta che le è toccato patire con questi due a modello. ):
Sentite, e la grande rivelazione di Aldo Nuti? (Siamo nel
Quinto Quaderno, per chi non volesse spoiler) Sembra che Giorgio Mirelli si sia ucciso per nulla: la Nestoroff non l'aveva tradito. Però ha acconsentito, a quanto pare, a dare al Nuti un pegno che quest'ultimo ha potuto sbandierare all'amico come prova del fatto che la promessa sposa era una "facile". E le si dà della vipera; e ok, la Nestoroff gioca giochi pericolosi. Però qui mi domando, così en passant, se questi due gentiluomini pensavano che fare una scommessa sulla virtù di una donna (gliela darà o non gliela darà?) fosse una cosa furba. Uno dei due era pure il promesso sposo! E poi si stupiscono che questa se la prenda?
Come dicevo anche prima, sulla Nestoroff sono neutra, come il nostro buon Serafino, che infatti è l'unico che ragiona e che si mette anche nei panni di lei (senza per questo prenderne le parti). Quindi mi lancio e dico che anche in prospettiva femminista Pirandello qualcosina da insegnare ce l'ha. Anche se aspetto di finire il romanzo prima di esprimere il mio giudizio.