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Luglio 2023 - Quaderni di Serafino Gubbio operatore

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19/07/2023 09:17 #63940 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic Luglio 2023 - Quaderni di Serafino Gubbio operatore

Dopo aver scritto un lungo post di commento ai vostri, al momento dell’invio purtroppo ho constato che non era stato pubblicato e richiamando la modifica, non ve ne era più traccia. Tradimento della tecnologia!


Alle volte capita anche a me, Giuseppe, ti capisco!  Credo sia qualche problema legato ai tag quote, perché anche in passato m'era capitato che incasinassero tutto. Ti consiglio di fare sempre un "copia" prima di pubblicare, per sicurezza...

Ho terminato ieri sera la lettura dei Quaderni. Davvero bella, elegante, ricca di spunti, di situazioni-specchio.

Nell'edizione presa in prestito dalla biblioteca, della Fabbri, c'è anche una bella introduzione e un'appendice (questa davvero super interessante) con le lettere che Pirandello scambiò con la redazione de "La Lettura" del Corriere della Sera, su cui sperava di pubblicare il romanzo a puntate. Purtroppo il romanzo gli venne rifiutato perché non adatto alla linea editoriale. Gli spunti che mi ha dato l'introduzione li riservo per dopo perché va terminato il romanzo! Ma l'appendice con le lettere ve la posso già condividere perché si allaccia a qualche nostra considerazione, oltre a rivelare molto sulla vita quotidiana dello scrittore (si trovano sia le difficoltà economiche che la malattia mentale della moglie, a cui accennava Davide).

A proposito di tecnologie, nuovo che avanza, attenzione nella lettura... perché il romanzo fu rifiutato? Contate che la redazione del Corriere aveva la massima stima di Pirandello (che aveva già una collaborazione attiva con loro, per cui scriveva diverse novelle). Pubblicando a puntate, però la redazione cercava per il pubblico del giornale una lettura più avventurosa, con meno digressioni filosofiche: Pirandello aveva presentato loro l'intreccio, che pareva adatto allo scopo (triangolo amoroso, femme fatale, ambiente cinematografico, una tigre!) ma quando si trovarono il materiale per le mani notarono che mancava d'azione, che il narratore arrivava molto lentamente ai fatti, e che dunque non aveva il ritmo necessario per una pubblicazione a puntate.

Vorrei riportarvi a questo proposito il commento di Pirandello stesso in una lettera all'amico Ugo Ojetti, che fece un po' tra mediatore tra lui e Alberto Albertini, capo redattore del Corriere, durante tutta la faccenda. 

Il mio errore è stato questo: credere che non mi si potesse rifiutare il romanzo che gli ho mandato. Lo leggerai, spero tra poco, mio caro Ugo, e vedrai se era da rifiutare, anche col criterio stesso esposto dall'Albertini. Ma si son fitti in capo che l'interesse dei lettori si dovesse destare per il fattaccio, che per me era soltanto un pretesto. L'errore di prospettiva, credi, è il loro: il credere il pubblico poco intelligente.


Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
Anch'egli sarebbe invecchiato, anch'egli un giorno sarebbe dovuto morire [...]. Ma oggi egli era giovane, era un bambino, il nuovo Siddharta, ed era pieno di gioia. (Siddharta, Herman Hesse)
Ringraziano per il messaggio: davpal3, Mattia P.

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26/07/2023 08:48 - 26/07/2023 08:51 #63953 da Mattia P.

lettereminute post=63940 userid=6958

Dopo aver scritto un lungo post di commento ai vostri, al momento dell’invio purtroppo ho constato che non era stato pubblicato e richiamando la modifica, non ve ne era più traccia. Tradimento della tecnologia!


Alle volte capita anche a me, Giuseppe, ti capisco!  Credo sia qualche problema legato ai tag quote, perché anche in passato m'era capitato che incasinassero tutto. Ti consiglio di fare sempre un "copia" prima di pubblicare, per sicurezza...

Ho terminato ieri sera la lettura dei Quaderni. Davvero bella, elegante, ricca di spunti, di situazioni-specchio.

Nell'edizione presa in prestito dalla biblioteca, della Fabbri, c'è anche una bella introduzione e un'appendice (questa davvero super interessante) con le lettere che Pirandello scambiò con la redazione de "La Lettura" del Corriere della Sera, su cui sperava di pubblicare il romanzo a puntate. Purtroppo il romanzo gli venne rifiutato perché non adatto alla linea editoriale. Gli spunti che mi ha dato l'introduzione li riservo per dopo perché va terminato il romanzo! Ma l'appendice con le lettere ve la posso già condividere perché si allaccia a qualche nostra considerazione, oltre a rivelare molto sulla vita quotidiana dello scrittore (si trovano sia le difficoltà economiche che la malattia mentale della moglie, a cui accennava Davide).

A proposito di tecnologie, nuovo che avanza, attenzione nella lettura... perché il romanzo fu rifiutato? Contate che la redazione del Corriere aveva la massima stima di Pirandello (che aveva già una collaborazione attiva con loro, per cui scriveva diverse novelle). Pubblicando a puntate, però la redazione cercava per il pubblico del giornale una lettura più avventurosa, con meno digressioni filosofiche: Pirandello aveva presentato loro l'intreccio, che pareva adatto allo scopo (triangolo amoroso, femme fatale, ambiente cinematografico, una tigre!) ma quando si trovarono il materiale per le mani notarono che mancava d'azione, che il narratore arrivava molto lentamente ai fatti, e che dunque non aveva il ritmo necessario per una pubblicazione a puntate.

Vorrei riportarvi a questo proposito il commento di Pirandello stesso in una lettera all'amico Ugo Ojetti, che fece un po' tra mediatore tra lui e Alberto Albertini, capo redattore del Corriere, durante tutta la faccenda. 

Il mio errore è stato questo: credere che non mi si potesse rifiutare il romanzo che gli ho mandato. Lo leggerai, spero tra poco, mio caro Ugo, e vedrai se era da rifiutare, anche col criterio stesso esposto dall'Albertini. Ma si son fitti in capo che l'interesse dei lettori si dovesse destare per il fattaccio, che per me era soltanto un pretesto. L'errore di prospettiva, credi, è il loro: il credere il pubblico poco intelligente.

Ho finito il romanzo circa una settimana fa, ma solo ora trovo il momento per leggere con attenzione questo tuo post. Interessantissimo!

Mi piace sia sentire che, come tutte le persone, Pirandello faccia comunque fatica a "procacciarsi il pane". Nonostante il suo genio (o forse a causa di esso) ha subito anche lui la frustrazione del rifiuto, sia sentire la stima che avesse dei lettori. Quante volte leggiamo delle cose in cui palesemente "ci si piglia da scemi". Si vuole semplicemente che s'abbocchi all'amo. Ma Pirandello, ci stima, sa che leggere è anche un modo per guardarsi dentro, per entrare in contatto con la parte profonda di noi stessi. Mi piacerebbe poter leggere questo materiale di cui parli Maria Chiara. Magari ti scrivo in privato e riesci a mandarmelo?

Io ho letto la versione con la prefazione di Sergio Campailla che pure ho trovato molto interessante. Egli arriva addirittura a citare Walter Benjamin che:

segnato dal marxismo e dalla scuola sociologica di Francoforte, va in direzione opposta a Pirandello, e negli anni Trenta vede proprio nel principio della riproduzione tecnica l’avvento di una nuova fase storica, e di una diversa concezione dell’arte, in chiave democratica, in coincidenza con la perdita della sacralità dell’autore, sin qui garantita dall’unicità dell’atto creativo; e si rifà proprio al Pirandello di Si gira… per spiegare la crisi irreversibile dell’autore e dell’attore teatrale”.

Formidabile! Bellissima questa dialettica in cui Benjamin mi cita Pirandello per sviluppare la sua tesi filosofica in opposizione ad esso. Ma che a mio parere lo esalta quando sottolinea l’unicità dell’atto creativo con un chiaro riferimento al teatro, la cui magia sta proprio in quelle piccole varianti che di sera in sera si vengono a creare grazie a quella libertà che il piccolo schermo non può dare. Ma Benjamin ci dice che questo può essere sacrificato per dare all’arte una veste democratica, e fare in modo che essa possa essere fruita da tutti. Bellissimo.

Per quanto mi riguarda, anche sta volta, Pirandello non si è smentito. Ho trovato il suo stile, unico, inconfondibile. Le riflessioni vanno ben oltre l’avvento del meccanicismo. Come sempre, l’autore è interessato alla persona umana e, in particolare, all’emarginato, il weird, che è Simone Pau, il bohemien, il suonatore di violino, in direzione ostinata e contraria, Serafino, che vorrebbe diventare egli stesso una macchina per non dover fare i conti con i propri sentimenti, il medico, intrappolato in dinamiche familiari patologiche, la  sig.ra Nene con le sue paranoie.
E tutto questo, Pirandello cerca di sdrammatizzarlo con la sua ironia. A me pare sempre che con le sue opere ci voglia dire: non abbiate paura delle persone, siamo tutti sulla stessa barca.

Appena a fine mese mi libero dagli impegni continuerò a commentare i vostri commenti se ne verranno e le altre cose che mi sono appuntato. Spero non me ne vogliate, ma ho proprio il bisogno di esprimere tutto quello che si può quando si tratta di questo autore.

"Bea sostiene che leggere è un'arte in via di estinzione e che i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, e che la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare"

Carlos Ruiz Zafon
Ultima Modifica 26/07/2023 08:51 da Mattia P..
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26/07/2023 11:02 #63954 da Graziella
Cari amici lettori, Mattia sa che ami tanto Pirandello, conosco tutte le sue opere teatrali, lette e molte viste a teatro. 
Pero sono rimasta a metà lettura di questi quaderni, non so perché salvo forse le prime 10 pagine, il resto non mi piace. 
Spero di non offendere nessuno, ma proprio per ora non riesco.
Peccato. 
Un saluto a tutti

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)

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26/07/2023 12:13 - 26/07/2023 12:13 #63957 da Mattia P.

Cari amici lettori, Mattia sa che ami tanto Pirandello, conosco tutte le sue opere teatrali, lette e molte viste a teatro. 
Pero sono rimasta a metà lettura di questi quaderni, non so perché salvo forse le prime 10 pagine, il resto non mi piace. 
Spero di non offendere nessuno, ma proprio per ora non riesco.
Peccato. 
Un saluto a tutti

 

Tranquilla Graziella,
ci può stare. De gustibus... So che anche tu stimi questo autore e il tuo giudizio è sempre ben gradito. Se vorrai darci qualche impressione in più, ci arricchirà sicuramente.

"Bea sostiene che leggere è un'arte in via di estinzione e che i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, e che la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare"

Carlos Ruiz Zafon
Ultima Modifica 26/07/2023 12:13 da Mattia P..

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26/07/2023 14:06 #63959 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic Luglio 2023 - Quaderni di Serafino Gubbio operatore

A me pare sempre che con le sue opere ci voglia dire: non abbiate paura delle persone, siamo tutti sulla stessa barca.


L'ironia, insieme a questa sorta di benevolenza da parte dell'autore, è ciò che non lo fa scadere nel cinismo, perciò anche da me è molto apprezzata. Senza sarebbe stata l'ennesima storia, forse anche un po' moralista, sull'avvento della grande tencologia che rischia di surclassarci (ora ci sta venendo la paranoia con le AI, tanto per dirne una...).

Mi piacerebbe poter leggere questo materiale di cui parli Maria Chiara. Magari ti scrivo in privato e riesci a mandarmelo?


Guarda, quasi quasi stavo pensando di scansionarmelo perché devo riportare il libro in biblioteca e il materiale mi serve, volevo scriverci un articolo sopra. Quindi nessun problema per me, se mi scrivi la sua mail te lo mando! Per un pirandelliano come te è di sicuro interesse! :)

Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
Anch'egli sarebbe invecchiato, anch'egli un giorno sarebbe dovuto morire [...]. Ma oggi egli era giovane, era un bambino, il nuovo Siddharta, ed era pieno di gioia. (Siddharta, Herman Hesse)
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27/07/2023 11:22 #63962 da SilviaM
Buongiorno a tutti, libro finito e lasciato a meditare una settimana. Una bella lettura, anche divertente a tratti, ammetto di non aver colto tutte le sfaccettature (anche se i vostri commenti mi hanno aiutata) ma colpa mia!  ho avuto la testa per aria questo mese e un libro e un autore così sottili e profondi meritano più attenzione sicuramente. Mi piace Pirandello, rileggerlo mi riporta per forza di cosa ai tempi delle scuole superiori, quando l’antologia pullulava di novelle ed estratti e ieri sera mi è venuta voglia di leggere ai miei figli una novella ad alta voce (Il treno ha fischiato). Vivo e lotto quotidianamente con la tecnologia, sbraito e sbotto con i figli quando mi accorgo che “stanno esagerando”, ma la soluzione c’è, ed è ragionare con loro sull’uso della tecnologia, far capire loro la differenza tra il tempo passato davanti a un device e quello passato a giocare insieme, godere del mondo e soprattutto parlare e parlare e non stancarsi mai di interagire con loro, anche se certo vuol dire sacrificare il proprio tempo. Li porto a teatro, tra mille brontolii, a vedere spettacoli dal vivo, tra lamentele e musi lunghi, ma alla fine sanno commentare e sono convintissima che farà la differenza a lungo termine. La casa pullula di libri e i ragazzi devono respirare e vivere la cultura, per avere il confronto e capire la differenza. Sono critica in particolare sull’uso dello smartphone e trovo che gli esseri umani siano diventati tristi e monotoni con la loro mania di fotografare e filmare tutto, è come se non volessero vivere la realtà, ma immagazzinare ricordi nel proprio telefono. Alcuni ambienti sono insopportabili: acquari, mostre, fermata dell’autobus.... tutta la meraviglia viene filmata o fotografata, ma non vissuta. Nessuno vorrebbe raccontare le nostre abitudini, nè in un libro nè in un film, lo smartphone sarebbe tagliato fuori da qualsiasi rappresentazione, troppo triste vedere il nostro pollice opponibile complice di questa banalità!

La verità è come un leone: non avrai bisogno di difenderla; lasciala libera. Si difenderà da sola.
Sant'Agostino d'Ippona
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27/07/2023 15:36 - 27/07/2023 15:37 #63964 da Graziella
Secondo me Pirandello è un grande filosofo e psicologo, nelle sue opere di teatro a "scoperto" per noi buona parte della psicologia sociale e comportamentale che ci è propria, a suo tempo ricordo bene di essere restata incantata letteralmente della visione delle persone e su me stessa e sugli altri che nemmeno immaginavo. Pirandello è uno scopritore dell'animo umano all'altezza di Freud. Lui ha portato sul teatro quello che Shakespeare ha così ben messo in una sua introduzione "Tutto il mondo è un teatro e uomini e donne sono gli attori" 
Per me Pirandello è una delle colonne portanti di ciò che so e che ormai fa parte anche della mia personalità, incontrare Pirandello a teatro è stata una rivelazione enorme, senza della quale non sarei quella che sono. 
Eppure non so spiegarmi il motivo per il quale arrivata al capitolo non trovo nessuna spinta che mi possa portare avanti nella lettura, nella quale ho trovato qualche bella pagina, poche in verità, e per le altre e per tutto il Diario, non capisco e non riesco a trovare un senso, si un senso. 
Forse sono rinscemenita. Però per ora mi è capitato solo con questo romanzo, che ha messo in pista, sempre secondo me, storie e personaggi senza interesse. 
In questo ultimo mese ho letto alcuni romanzi di Sciascia, molto belli, alcuni romanzi che non avevo ancora letto di Primo Levi, molto belli, e prima ho esaurito i russi. Ora ho dovuto, in mancanza di nuove idee, tre romanzi gialli, autori italiani, secondo me, arrivati a un livello di totale mancanza di creatività da far spavento: scritture sciatte, l'unica novità è la totale mancanza di trama, di giallo di interesse per il lettore. 
Insomma, sono in crisi di astinenza letteraria.
Va bene, Mattia e lettori del club, chiudo, spero di non aver scritto troppe stupidaggini.

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
Ultima Modifica 27/07/2023 15:37 da Graziella. Motivo: correzione di un de
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27/07/2023 15:39 - 27/07/2023 15:40 #63965 da Mattia P.

SilviaM post=63962 userid=7969Buongiorno a tutti, libro finito e lasciato a meditare una settimana. Una bella lettura, anche divertente a tratti, ammetto di non aver colto tutte le sfaccettature (anche se i vostri commenti mi hanno aiutata) ma colpa mia!  ho avuto la testa per aria questo mese e un libro e un autore così sottili e profondi meritano più attenzione sicuramente. Mi piace Pirandello, rileggerlo mi riporta per forza di cosa ai tempi delle scuole superiori, quando l’antologia pullulava di novelle ed estratti e ieri sera mi è venuta voglia di leggere ai miei figli una novella ad alta voce (Il treno ha fischiato). Vivo e lotto quotidianamente con la tecnologia, sbraito e sbotto con i figli quando mi accorgo che “stanno esagerando”, ma la soluzione c’è, ed è ragionare con loro sull’uso della tecnologia, far capire loro la differenza tra il tempo passato davanti a un device e quello passato a giocare insieme, godere del mondo e soprattutto parlare e parlare e non stancarsi mai di interagire con loro, anche se certo vuol dire sacrificare il proprio tempo. Li porto a teatro, tra mille brontolii, a vedere spettacoli dal vivo, tra lamentele e musi lunghi, ma alla fine sanno commentare e sono convintissima che farà la differenza a lungo termine. La casa pullula di libri e i ragazzi devono respirare e vivere la cultura, per avere il confronto e capire la differenza. Sono critica in particolare sull’uso dello smartphone e trovo che gli esseri umani siano diventati tristi e monotoni con la loro mania di fotografare e filmare tutto, è come se non volessero vivere la realtà, ma immagazzinare ricordi nel proprio telefono. Alcuni ambienti sono insopportabili: acquari, mostre, fermata dell’autobus.... tutta la meraviglia viene filmata o fotografata, ma non vissuta. Nessuno vorrebbe raccontare le nostre abitudini, nè in un libro nè in un film, lo smartphone sarebbe tagliato fuori da qualsiasi rappresentazione, troppo triste vedere il nostro pollice opponibile complice di questa banalità!

Grazie Silvia per questa tua bellissima testimonianza che nuovamente attualizza un'opera datata, ma più che mai attuale, come quella che stiamo leggendo.

Il tuo mi sembra proprio un contesto familiare in cui ci sono tutti gli ingredienti per venire su raziocinanti. E come dici tu, alla lunga, i tuoi sforzi pagheranno. Come spesso si dice, la bellezza (e dunque la cultura) salverà il mondo. Non una app.
La mania della foto, poi, è davvero incomprensibile...

 

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Carlos Ruiz Zafon
Ultima Modifica 27/07/2023 15:40 da Mattia P..

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27/07/2023 18:46 #63967 da Mattia P.

Secondo me Pirandello è un grande filosofo e psicologo, nelle sue opere di teatro a "scoperto" per noi buona parte della psicologia sociale e comportamentale che ci è propria, a suo tempo ricordo bene di essere restata incantata letteralmente della visione delle persone e su me stessa e sugli altri che nemmeno immaginavo. Pirandello è uno scopritore dell'animo umano all'altezza di Freud. Lui ha portato sul teatro quello che Shakespeare ha così ben messo in una sua introduzione "Tutto il mondo è un teatro e uomini e donne sono gli attori" 
Per me Pirandello è una delle colonne portanti di ciò che so e che ormai fa parte anche della mia personalità, incontrare Pirandello a teatro è stata una rivelazione enorme, senza della quale non sarei quella che sono. 

Graziella sono allibito, in positivo, da quanto queste tue parole si adattino esattamente anche alla mia esperienza. Io mi sono appassionato alla psicologia dopo aver letto “Il fu Mattia Pascal”! E probabilmente anch’io non sarei lo stesso senza aver incontrato Pirandello.

Quindi mi asterrei assolutamente dal pensare di dire stupidaggini…

Ci possono poi essere tranquillamente delle opere di un autore che possono non avere lo stesso appeal rispetto al resto della loro produzione. Ma questo dipende sia dalla nostra sensibilità letteraria sia dalla variabilità della loro opera. Quindi penso sia normale.

Rende l’idea e mi piace la tua espressione “crisi di astinenza letteraria”.

"Bea sostiene che leggere è un'arte in via di estinzione e che i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, e che la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare"

Carlos Ruiz Zafon

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27/07/2023 20:26 #63968 da davpal3

SilviaM post=63962 userid=7969Sono critica in particolare sull’uso dello smartphone e trovo che gli esseri umani siano diventati tristi e monotoni con la loro mania di fotografare e filmare tutto, è come se non volessero vivere la realtà, ma immagazzinare ricordi nel proprio telefono. Alcuni ambienti sono insopportabili: acquari, mostre, fermata dell’autobus.... tutta la meraviglia viene filmata o fotografata, ma non vissuta. Nessuno vorrebbe raccontare le nostre abitudini, nè in un libro nè in un film, lo smartphone sarebbe tagliato fuori da qualsiasi rappresentazione, troppo triste vedere il nostro pollice opponibile complice di questa banalità!
 


Condivido molto, soprattutto il senso di tristezza nel vedere le persone interamente concentrate a registrare ciò che avviene al fine di condividerlo. E' l'esibizionismo portato all'ennesima potenza e sarebbe bello che ci fosse un Pirandello a commentarlo!

Io ho appena terminato il romanzo. Ho trovato la seconda parte abbastanza lenta... capisco perché non lo volessero pubblicare a puntate
La fine, invece, mi è piaciuta molto. Non voglio spoilerare L'idiota di Dostoevskij, ma le analogie tra Nestoroff e Nastasja sono veramente molte e credo che Pirandello si sia ispirato a quel personaggio. Il masochismo, la tendenza all'auto-distruzione, il dolore verso se stesso e verso gli altri come unica forma di espressione di sè, sono molto simili.

Mi è piaciuta moltissimo la scena finale, l'immobilità di Serafino, ridotto a macchina, di fronte a un evento sconvolgente. La perdita della personalità del protagonista, inoltre, mi ricorda Uno, nessuno, centomila.

Infine, ho trovato i vostri commenti davvero un grande arricchimento alla lettura. E' bello che ognuno col proprio punto di vista sottolinei aspetti diversi e metta in luce profili che ad altri possono sfuggire. Anche qui ci vedo molto del relativismo pirandelliano.
Spero che possiamo condividere presto altre letture!
Ringraziano per il messaggio: Graziella, Mattia P., lettereminute

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Ciao Yuman, ho visto che hai già scritto nella sezione del gruppo di Torino. Speriamo di vederti anche sul forum ;)

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Buonasera, mi sono appena trasferito a Torino. Mi piacerebbe partecipare. Dove e a che ora si tiene l’appuntamento di luglio/agosto e che libro verrà discusso. Grazie

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