Martedì, 04 Novembre 2025

In Italia si pubblicano troppi libri?

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08/01/2023 11:07 #61764 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic In Italia si pubblicano troppi libri?

Non mi risulta che in Italia escano troppi libri, eravamo considerati all'ultimo posto dei lettori europei, soprattutto considerando la classe sociale, si evidenziava, che nei paesi di lingua germanica, leggono molto anche i camionisti. 

 
Sì, infatti l´articolo e questa discussione verte sul fatto che in Italia ci sono pochissimi lettori e che questo non c'entra niente con il numero dei libri pubblicati, che invece sono tantissimi.

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
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08/01/2023 11:38 - 08/01/2023 11:39 #61766 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic In Italia si pubblicano troppi libri?

Si può fare anche il ragionamento contrario: quanti autori bravi o perfino geniali ci siamo persi nei secoli passati per il fatto che non avevano la possibilità di pubblicare qualcosa?
..
Ma se si pubblicano tanti libri di poca qualità, qual è il problema? Io personalmente li ignoro. D'altra parte, credo che gli autori geniali, in un modo o nell'altro, si faranno notare.

Anche riguardo all'autopubblicazione non sono d'accordo (strano :D). Non credo ci sia un collegamento diretto tra: non leggere - scrivere. Se uno non legge, verosimilmente non scrive o non scrive bene. Ma non è che se gli impediamo di scrivere, allora improvvisamente inzierà a leggere.





 
Ma che c'entra, è ovvio che sicuramente ci possiamo esser persi dei geni perchè non potevano pubblicare, ma adesso questo problema non c'è, chiunque può pubblicare, quindi mi chiedevo se così invece non avremo il problema opposto, ovvero il svalutare l'attività di scrivere, visto che non c´é differenza tra pubblicare opere di qualità e opere amatoriali/per marketing/perchè-chiunque-crede-di-avere-qualcosa-interessante-da-dire.

Secondo me invece c'è un legame tra il fatto che si scriva di più di quanto si legga, rimarresti stupito a vedere quanti autori affermino di legger a dire tanto un libro all´ anno.

Continuo a non essere d’accordo :D
Riprendendo un po’ l’esempio di Lorenzo, il fatto che ci siano enormi quantità di cibo, e specialmente di cibo scadente, comporta che noi non sappiamo riconoscere e non possiamo gustare il cibo buono?

Sul legame tra leggere e scrivere, ripeto: impedendo alle persone di scrivere , le indurremmo a leggere di più? Non credo :D
Ultima Modifica 08/01/2023 11:39 da davpal3.

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08/01/2023 13:18 #61774 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic In Italia si pubblicano troppi libri?

Continuo a non essere d’accordo :D
Riprendendo un po’ l’esempio di Lorenzo, il fatto che ci siano enormi quantità di cibo, e specialmente di cibo scadente, comporta che noi non sappiamo riconoscere e non possiamo gustare il cibo buono?

Sul legame tra leggere e scrivere, ripeto: impedendo alle persone di scrivere , le indurremmo a leggere di più? Non credo :D

Mhm io non sono fissata con il cibo come la maggior parte degli italiani, ad esempio te che ti lamenti della scelta di carne nei supermercati tedeschi , ma capita spessissimo che gli italiani prendano in giro americani, tedeschi, ecc., su come mangiano e che per loro qualsiasi cosa è buonissima perchè tanto non hanno cose fresche, non sanno come si cucinano veramente le cose, non usano l´olio buono, e che spesso per loro conta più la quantità che la qualità. Quindi anche nel cibo mi sembra che vivere in un contesto che ti crea le condizioni per selezionare meglio gli ingredienti sia determinante per avere un'alimentazione più di qualità.

Sulla seconda domanda sono ovviamente d´ accordo anche io, non ho mai detto questo, la mia era una constatazione di quanto i due dati piuttosto estremi (numero spropositato di libri pubblicato e record di persone che non leggono) possano evidenziare particolari tendenze tra gli italiani, ovvero che ognuno è interessato e concentrato su se stesso, ognuno pensa di avere le uniche vere idee importanti (basti pensare che praticamente ormai ogni politico deve crearsi un partito suo perchè non può concepire di scendere a compromessi con idee di persone della sua stessa fazione politica), si é sempre meno interessati al dialogo e al confronto (dovrebbero esserci più gruppi di lettura ). Leggere vuol dire mostrare interesse verso ciò che dicono gli altri, riflettere su come gli altri vedono la nostra stessa realtà; scrivere vuol dire rimanere nel proprio mondo (è ovvio che si impara anche scrivendo, ma di solito scrivere romanzi implica, ed è anzi consigliabile, scrivere di cose di cui si conosce).

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert

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08/01/2023 13:27 #61775 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic In Italia si pubblicano troppi libri?

Continuo a non essere d’accordo :D
Riprendendo un po’ l’esempio di Lorenzo, il fatto che ci siano enormi quantità di cibo, e specialmente di cibo scadente, comporta che noi non sappiamo riconoscere e non possiamo gustare il cibo buono?

Sul legame tra leggere e scrivere, ripeto: impedendo alle persone di scrivere , le indurremmo a leggere di più? Non credo :D

Mhm io non sono fissata con il cibo come la maggior parte degli italiani, ad esempio te che ti lamenti della scelta di carne nei supermercati tedeschi , ma capita spessissimo che gli italiani prendano in giro americani, tedeschi, ecc., su come mangiano e che per loro qualsiasi cosa è buonissima perchè tanto non hanno cose fresche, non sanno come si cucinano veramente le cose, non usano l´olio buono, e che spesso per loro conta più la quantità che la qualità. Quindi anche nel cibo mi sembra che vivere in un contesto che ti crea le condizioni per selezionare meglio gli ingredienti sia determinante per avere un'alimentazione più di qualità.

Sulla seconda domanda sono ovviamente d´ accordo anche io, non ho mai detto questo, la mia era una constatazione di quanto i due dati piuttosto estremi (numero spropositato di libri pubblicato e record di persone che non leggono) possano evidenziare particolari tendenze tra gli italiani, ovvero che ognuno è interessato e concentrato su se stesso, ognuno pensa di avere le uniche vere idee importanti (basti pensare che praticamente ormai ogni politico deve crearsi un partito suo perchè non può concepire di scendere a compromessi con idee di persone della sua stessa fazione politica), si é sempre meno interessati al dialogo e al confronto (dovrebbero esserci più gruppi di lettura ). Leggere vuol dire mostrare interesse verso ciò che dicono gli altri, riflettere su come gli altri vedono la nostra stessa realtà; scrivere vuol dire rimanere nel proprio mondo (è ovvio che si impara anche scrivendo, ma di solito scrivere romanzi implica, ed è anzi consigliabile, scrivere di cose di cui si conosce).

Allora mi correggo: l’abbondanza non è un problema, quando si ha una educazione di base (culturale, alimentare, ecc.).

Sulla seconda parte sono d’accordo. Ma è un problema più sociale, che editoriale.
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10/01/2023 13:14 #61813 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic In Italia si pubblicano troppi libri?

bibbagood post=61774 userid=1044

Leggere vuol dire mostrare interesse verso ciò che dicono gli altri, riflettere su come gli altri vedono la nostra stessa realtà; scrivere vuol dire rimanere nel proprio mondo (è ovvio che si impara anche scrivendo, ma di solito scrivere romanzi implica, ed è anzi consigliabile, scrivere di cose di cui si conosce).

Anche in questo caso, non ne sarei così convinto. Marcel Proust scriveva infatti che "ogni lettore, quando legge, legge se stesso". Così leggere non significherebbe tanto aprirsi all'altro, ma compiere un viaggio dentro se stessi. Al contrario, scrivendo, si può anche provare ad estraniarsi, per cercare di "immedesimarsi" in personaggi che potrebbero caratterialmente anche essere diversi da chi scrive, o per descrivere vite e realtà che non sono quelle che l'autore ha conosciuto e vissuto. E per quanto concerne poi i GdL - che pure dovrebbero servire ad aprire la mente alle idee altrui - non vengono talora (e forse addirittura spesso) usati quasi solamente per affermare il proprio punto di vista?

Questo non significa necessariamente che la riflessione sul fatto che si pubblichino troppi libri sia errata: il vero problema è però stabilire su quali principi debba essere fatta una scrematura/selezione. Ad esempio, dipendesse da me, di novità ne uscirebbero pochissime: ma sono certo che non sarebbe la soluzione da molti auspicata     
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10/01/2023 14:11 #61814 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic In Italia si pubblicano troppi libri?

bibbagood post=61774 userid=1044

Leggere vuol dire mostrare interesse verso ciò che dicono gli altri, riflettere su come gli altri vedono la nostra stessa realtà; scrivere vuol dire rimanere nel proprio mondo (è ovvio che si impara anche scrivendo, ma di solito scrivere romanzi implica, ed è anzi consigliabile, scrivere di cose di cui si conosce).

Anche in questo caso, non ne sarei così convinto. Marcel Proust scriveva infatti che "ogni lettore, quando legge, legge se stesso". Così leggere non significherebbe tanto aprirsi all'altro, ma compiere un viaggio dentro se stessi. Al contrario, scrivendo, si può anche provare ad estraniarsi, per cercare di "immedesimarsi" in personaggi che potrebbero caratterialmente anche essere diversi da chi scrive, o per descrivere vite e realtà che non sono quelle che l'autore ha conosciuto e vissuto. E per quanto concerne poi i GdL - che pure dovrebbero servire ad aprire la mente alle idee altrui - non vengono talora (e forse addirittura spesso) usati quasi solamente per affermare il proprio punto di vista?

Questo non significa necessariamente che la riflessione sul fatto che si pubblichino troppi libri sia errata: il vero problema è però stabilire su quali principi debba essere fatta una scrematura/selezione. Ad esempio, dipendesse da me, di novità ne uscirebbero pochissime: ma sono certo che non sarebbe la soluzione da molti auspicata     

Parole sante… :D
Mi hanno ricordato una frase di Calvino (ma qualcosa di simile c’è anche in Pirandello): “io parlo parlo , ma chi m’ascolta ritiene solo le parole che aspetta. (…) chi comanda al racconto non è la voce: è l’orecchio”.

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10/07/2023 13:57 - 03/03/2024 09:26 #63894 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic In Italia si pubblicano troppi libri?
Qualche giorno fa è uscito un report sulle vendite delle novità del 2022, in cui si rileva che ben il 30% dei libri pubblicati non vende neanche una copia. Davide mi ha passato un articolo in cui se ne parla e ho pensato a questa discussione, perchè l'autore dell'articolo, lo scrittore Paolo di Paolo, sottolinea alcune cose a cui avevo accennato anche io: ovvero che lo scrivere é diventato un atto in molti casi esclusivamente narcisistico che poco ha a che fare col voler fare cultura e trasmettere qualcosa, bensì unicamente far parlare di sè, e che si é molto più interessati a dire la propria che a dimostrare interesse per quel che hanno da dire gli altri.
Questo è l'articolo di cui abbiamo parlato io e Davide, fateci sapere che ne pensate, se siete rimasti colpiti da questo dato o se per voi è normale e non da mettere in relazione che il numero di scrittori e di lettori sia così diverso a favore dei primi : www.repubblica.it/cultura/2023/06/30/new...n_leggono-406255595/

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Ultima Modifica 03/03/2024 09:26 da bibbagood.
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10/07/2023 17:57 #63897 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic In Italia si pubblicano troppi libri?

Qualche giorno fa è uscito un report sulle vendite delle novità del 2022, in cui si rileva che ben il 30% dei libri pubblicati non vende neanche una copia. Davide mi ha passato un articolo in cui se ne parla e ho pensato a questa discussione, perchè l'autore dell'articolo, lo scrittore Paolo di Paolo, sottolinea alcune cose a cui avevo accennato anche io: ovvero che lo scrivere é diventato un atto in molti casi esclusivamente narcisistico che poco ha a che fare col voler fare cultura e trasmettere qualcosa, bensì unicamente far parlare di sè, e che si é molto più interessati a dire la prova che dimostrare interesse per quel che hanno da dire gli altri.
Questo è l'articolo di cui abbiamo parlato io e Davide, fateci sapere che ne pensate, se siete rimasti colpiti da questo dato o se per voi è normale e non da mettere in relazione che il numero di scrittori e di lettori sia così diverso a favore dei primi : www.repubblica.it/cultura/2023/06/30/new...n_leggono-406255595/

Devo dire che leggendolo mi sono quasi convinto anche io :D Anche se poi mi chiedo se l'uso della scrittura come manifestazione del proprio ego non sia sempre esistito (per esempio Clifford nel da me non finito Lady Chatterley's llover!).
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13/07/2023 20:03 #63909 da Novel67
Risposta da Novel67 al topic In Italia si pubblicano troppi libri?
Il dato statistico relativo ai libri invenduti, sinceramente, non mi sorprende: è da quando ho memoria che ci si lamenta di quanto poco gli italiani leggano. In compenso, si diceva che molti fossero coloro che avevano un libro nel cassetto, con la vaga speranza di poterlo un giorno pubblicare. Oggi, pagando di tasca propria, quel sogno si può facilmente realizzare.

Sì, in rapporto alla richiesta scriviamo forse troppo, come rileva l’articolista. Che però è uno scrittore: sarà egli immune a quelle forme di narcisismo ed autoreferenzialità ch'egli non esita ad addebitare ad altri? E’ il numero di copie vendute a decretare il valore d’un’opera? Quante copie servirebbero per essere ritenuti degni di pubblicazione? E per finire: prima dell’insorgere dell’editoria a pagamento (quella che nell’articolo sembra essere particolarmente presa di mira), in giacenza nelle librerie non rimaneva nulla?Perché se così non fosse, a suo tempo all’autore qualcuno avrebbe anche potuto chiedere: caro Paolo di Paolo, perché hai avuto più voglia di scrivere un tuo romanzo che di leggere quello scritto da qualcun altro? 

Sì, si scrive troppo: ma come decidere chi deve smetterla?    

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03/03/2024 09:25 #66258 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic In Italia si pubblicano troppi libri?
La scorsa settimana si è conclusa la fase di proposta dei libri da candidare al Premio Strega 2024 e al di là delle solite polemiche quest'anno il risultato della selezione porta altri dati a favore della domanda di questo topic. Ogni anno vengono infatti proposti più libri rispetto all'anno precedente (cosa che non capisco, si potrebbe semplicemente mettere un limite), quest'anno 82 contro gli 80 dell'anno precedente e i 74 del 2022 (quindi in due anni 8 libri in più...mah). Ma il dato di quest'anno che colpisce subito è che degli 82 libri presentati solo in otto hanno superato le cinquemila copie vendute, mentre ventisei titoli hanno superato le mille copie e ben 48 titoli non sono riusciti a vendere più di 300 copie. Per quanto io possa trovarmi d'accordo con alcune riflessioni di Novel e altri in questo topic, continuo a sostenere che questi dati confermino che in proporzione di scrive di più di quanto si legge, perchè non è possibile che si veda come necessità candidare sempre più libri al premio letterario più prestigioso italiano, nonostante siano libri che ogni anno vendono sempre di meno. Scrivere così tanto evidentemente non risponde a un'esigenza del mercato, a nessuno interessa avere così tanti titoli, perchè non ci sono abbastanza lettori e perchè questo numero spropositato di libri rende impossibile riuscire a informarsi su tutto e quindi su cosa varrebbe la pena leggere, facendo sì che la maggior parte alla fine si ritrova a leggere i titoli di cui si parla di più semplicemente perchè non si puo parlare di tutto e la maggior parte dei titoli a quanto pare vengono acquistati soltanto da parenti e amici degli autori
Ribadisco: in Italia la maggior pare della gente pensa di avere una storia più interessante da raccontare rispetto alle migliaia già raccontate, ognuno è interessato a sentire solo la propria voce, credendo che abbia un valore maggiore, e senza dimostrare il minimo interesse per le altre storie.

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

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Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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