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In Italia si pubblicano troppi libri?

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10/03/2024 10:15 - 10/03/2024 10:18 #66353 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic In Italia si pubblicano troppi libri?

Io non dico che i social non influenzino le vendite dei libri. Cerco che le influenzano, come influenzano ogni aspetto della nostra vita.
Dico che non mi pare di vedere tutti questi adolescenti infervorati dalla mania della lettura. 
Poi: il consumismo è orribile, siamo tutti d'accordo. Dedurre da questo che la gente dovrebbe scrivere meno secondo me è sbagliato, perché la scrittura, come atto creativo, è una delle più belle espressioni della natura umana. 

 
Ma se Erin Doom è stata l'autrice più venduta del 2022 e Il fabbricante di lacrime è il best seller principale degli ultimi anni come fai a dire che il fenomeno non aumenti i lettori adolescenti ?
In base a cosa dici che secondo te gli adolescneti non leggono? Io non ho contatti con adolescenti e quindi non saprei dirlo per contatto diretto, mi limito agli articoli che leggo.
Riguardo a se è giusto o meno scrivere indipendentemente da quello che si scrive, ti consiglio di recuperare American fiction, candidato agli oscar come miglior film e già disponibile su Prime, poi ne riparliamo

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert
Ultima Modifica 10/03/2024 10:18 da bibbagood.

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10/03/2024 10:19 #66354 da Giami23
Risposta da Giami23 al topic In Italia si pubblicano troppi libri?
Un conto è scrivere come forma di espressione, indipendentemente dal risultato e un conto è scrivere esclusivamente per fare quattrini o per la smania del successo 

“Interrogo i libri e mi rispondono. E parlano e cantano per me. Alcuni mi portano il riso sulle labbra o la
consolazione nel cuore. Altri mi insegnano a conoscere me stesso.”

(Francesco Petrarca)

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10/03/2024 10:53 #66355 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic In Italia si pubblicano troppi libri?

Io non dico che i social non influenzino le vendite dei libri. Cerco che le influenzano, come influenzano ogni aspetto della nostra vita.
Dico che non mi pare di vedere tutti questi adolescenti infervorati dalla mania della lettura. 
Poi: il consumismo è orribile, siamo tutti d'accordo. Dedurre da questo che la gente dovrebbe scrivere meno secondo me è sbagliato, perché la scrittura, come atto creativo, è una delle più belle espressioni della natura umana. 


 
Ma se Erin Doom è stata l'autrice più venduta del 2022 e Il fabbricante di lacrime è il best seller principale degli ultimi anni come fai a dire che il fenomeno non aumenti i lettori adolescenti ?
In base a cosa dici che secondo te gli adolescneti non leggono? Io non ho contatti con adolescenti e quindi non saprei dirlo per contatto diretto, mi limito agli articoli che leggo.

Ho detto esattamente il contrario, cioè che i social influenzano anche la lettura. Ma mi sembra, solo, che non sia un fenomeno così travolgente e assurdo, come sembrerebbe emergere da quell’articolo.
Beh, Harry Potter è uno dei libri più venduti di sempre e risale a più di venti anni fa.

Si è sempre scritto per soldi. Dostoevskij, Shakespeare, Eschilo… non scrivevano per beneficenza :D

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10/03/2024 11:02 #66357 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic In Italia si pubblicano troppi libri?
Harry potter ha un target molto più ampio, Erin Doom senza i social non avrebbe trovato manco la casa editrice, visto che scriveva su wattpad e tramite booktok si è fatta conoscere da dai giovani.
si, Dostoevskij &Co scrivevano per commissione, ma leggevano e studiavano tantissimo. Molti di questi autori che pubblicano in italiae che vendono zero copie dichiarano con soddisfazione di non leggere (per quello ci sono più libri che lettori). Quindi secondo me è un paragone che non regge, è un modo di intendere la letteratura completamente diverso.

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10/03/2024 11:21 - 10/03/2024 11:23 #66359 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic In Italia si pubblicano troppi libri?

bibbagood post=66357 userid=1044Harry potter ha un target molto più ampio, Erin Doom senza i social non avrebbe trovato manco la casa editrice, visto che scriveva su wattpad e tramite booktok si è fatta conoscere da dai giovani.
si, Dostoevskij &Co scrivevano per commissione, ma leggevano e studiavano tantissimo. Molti di questi autori che pubblicano in italiae che vendono zero copie dichiarano con soddisfazione di non leggere (per quello ci sono più libri che lettori). Quindi secondo me è un paragone che non regge, è un modo di intendere la letteratura completamente diverso.


Organizziamo una lettura condivisa su questa Erin Doom :D


Comunque  sono curioso di conoscere questi che scrivono e si vantano di non leggere. A mio avviso è impossibile scrivere bene se non si legge. 
Ultima Modifica 10/03/2024 11:23 da davpal3.

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10/03/2024 11:25 #66360 da Giami23
Risposta da Giami23 al topic In Italia si pubblicano troppi libri?
Ma certo che si scrive anche per guadagno niente è più gratificante che fare della passione il proprio mestiere!
Non si può paragonare Dostoevskij e una Erin Doom e neanche alla J. Rowling su XD 
 

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10/03/2024 12:16 - 10/03/2024 12:17 #66361 da callmeesara
Risposta da callmeesara al topic In Italia si pubblicano troppi libri?

Io non dico che i social non influenzino le vendite dei libri. Cerco che le influenzano, come influenzano ogni aspetto della nostra vita.
Dico che non mi pare di vedere tutti questi adolescenti infervorati dalla mania della lettura. 
Poi: il consumismo è orribile, siamo tutti d'accordo. Dedurre da questo che la gente dovrebbe scrivere meno secondo me è sbagliato, perché la scrittura, come atto creativo, è una delle più belle espressioni della natura umana. 
Guarda, io ancora per pochi giorni ne ho 19 (domenica prossima ne saranno 20) quindi ancora posso considerarmi appieno un'adolescente e posso dirti che tra le mie amiche, anche loro adolescenti, leggono e anche molto e posso farti anche un esempio: una mia compagna di classe durante gli anni più significativi del covid (circa il 2021) leggevo molti libri a settimana, se non anche un paio in un giorno, e leggeva autori come Dostoevskij che per una ragazza di 14/15 anni sicuramente (o almeno credo) non era tutta questa passeggiata. Sicuramente Tiktok ha aiutato molti ragazzi (in alcuni momenti me compresa) nell'avvicinarsi nella lettura e scegliere cosa leggere, certo Erin Doom non si potrà mai paragonare a un Dostoevskij ma se questo è un inizio per avvicinare i giovani alla lettura non ci vedo nulla di male, sicuramente col tempo avranno modo di evolvere la propria cultura letteraria
 

“Tu sei la mia amica geniale, devi diventare la più brava di tutti, maschi e femmine.”
Ultima Modifica 10/03/2024 12:17 da callmeesara.

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10/03/2024 16:30 #66362 da Giami23
Risposta da Giami23 al topic In Italia si pubblicano troppi libri?
Brava Sara, fai bene a sottolineare che non tutti gli adolescenti seguono esclusivamente la lettura attraverso la tendenza ma sviluppano un interesse e un gusto che può essere del tutto personale. Ma è anche evidente che questo fenomeno ha spostato le vendite verso un tipo di letteratura la cui qualità non è delle migliori, ma ci sta alla tua età voler leggere qualcosa che sia leggero. Il punto è, se quello che trasmettiamo sia poi sufficiente per poter comunque far sviluppare un pensiero critico nei giovani tale che alla lunga non sia solo effetto della risonanza dei social e per cui frutto di libera scelta e discernimento. Poiché questo è solo uno dei riflessi di una società ormai impostata sull'emulazione e trascinata da una moda dietro l'altra, non stupisce che anche la letteratura sia entrata a far parte di questo circolo vizioso così come non stupisce che la letteratura di scarsa qualità venga preferita ad altri generi  se quello che stiamo lasciando alle nuove generazioni sia improntato all'estetica e alla forma più che alla sostanza.

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13/03/2024 20:54 #66420 da davpal3
Risposta da davpal3 al topic In Italia si pubblicano troppi libri?

bibbagood post=66357 userid=1044Harry potter ha un target molto più ampio, Erin Doom senza i social non avrebbe trovato manco la casa editrice, visto che scriveva su wattpad e tramite booktok si è fatta conoscere da dai giovani.
si, Dostoevskij &Co scrivevano per commissione, ma leggevano e studiavano tantissimo. Molti di questi autori che pubblicano in italiae che vendono zero copie dichiarano con soddisfazione di non leggere (per quello ci sono più libri che lettori). Quindi secondo me è un paragone che non regge, è un modo di intendere la letteratura completamente diverso.


Organizziamo una lettura condivisa su questa Erin Doom :D


Comunque  sono curioso di conoscere questi che scrivono e si vantano di non leggere. A mio avviso è impossibile scrivere bene se non si legge. 

Comunque poco fa, leggendo Leopardi: "la lettura per l'arte dello scrivere è come l'esperienza per l'arte di viver nel mondo, e di conoscere gli uomini e le cose".

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18/03/2024 12:23 #66482 da Giacovet
Risposta da Giacovet al topic In Italia si pubblicano troppi libri?
Io sono sempre un po' scettica sulla questione "Una volta si pubblicava meglio" perché alla fine molti degli adulti italiani, che oggi non leggono manco pagati, dovrebbero essere cresciuti nell'epoca d'oro di "quando si pubblicava di qualità" eppure questo non sembra aver dato grandissimi risultati  .

Certo, anche secondo la mia percezione personale c'è uno spostamento verso il vendere puro, spesso ci si adagia sui libri fotocopia di successi commerciali, ormai è sdoganato che le CE vadano a caccia dei più popolari su Wattapad, e c'è una forte tendenza nel restare sui sentieri sicuri a scapito della creatività. La mia impressione è che però anche nel settore editoria si siano tagliati una serie di costi collegati al controllo qualità, come l'editing, soprattutto per quei libri dove sono sicuri che le vendite siano assicurate (appunto, successi Wattapad/Fanfiction, ma anche autori affermati Stephen King, che magari in passato beneficiavano comunque di qualcuno che tenesse un minimo le redini e li aiutasse ad asciugare un po' i testi).

Però devo dire che ultimamente ho visto un rifiorire di gente che legge sui mezzi pubblici, e spesso sono libri mediamente interessanti (sì, sbircio sempre se posso ) e questo mi rende fiduciosa: secondo me ci sarà sempre una percentuale che resterà sui testi mediocri, come c'è una percentuale che guarda solo blockbuster poco impegnativi nei cinema, ma ci sarà anche una percentuale che non leggerà mai Dostoevskij e svilupperà comunque gusto e senso critico, magari su testi più contemporanei. 

Kobo Glo, mi illumina d'immenso.
Sostenitrice della lettura digitale.

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