Mercoledì, 05 Novembre 2025

TAPPA 1 - Fantine

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02/07/2020 17:48 #44651 da Mattia P.
Risposta da Mattia P. al topic TAPPA 1 - Fantine

Mi rendo conto di essere estremamente più produttiva e positiva se opero in un contesto bello, ma credo che questo sia abbastanza scontato e ovvio.


Non penso sia cosi scontato visto, per esempio, gli scempi che palazzinari e speculatori edili hanno perpetrato in molte delle nostre belle città.

E non è così ovvio visto che molti studi in anni recenti hanno voluto mettere in risalto l'importanza dell'ambiente (costruito e naturale) sul benessere psicologico individuale.

Un classico studio del 1972 mise in evidenza come i pazienti che dopo un intervento chirurgico avevano una finestra che dava su un ambiente naturale avevano meno complicazioni post operatorie e un recupero più rapido rispetto a coloro la cui finestra dava su un "brutto muro"!

"Bea sostiene che leggere è un'arte in via di estinzione e che i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, e che la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare"

Carlos Ruiz Zafon
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02/07/2020 18:01 #44653 da Mattia P.
Risposta da Mattia P. al topic TAPPA 1 - Fantine
"C'hanno insegnato la meraviglia
verso la gente che ruba il pane.
Ora sappiamo che è un delitto
il non rubare quando si ha fame
Ora sappiamo che è un delitto
il non rubare quando si ha fame"

(Nella mia ora di libertà - F. De Andrè)

Mi sono chiesto se il cantautore abbia pensato, anche solo per un'attimo, a Jean Valjean quando a scritto questa canzone...
Dio benedica la rivoluzione francese, ma di strada da fare ce n'era ancora tanta.

"Bea sostiene che leggere è un'arte in via di estinzione e che i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, e che la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare"

Carlos Ruiz Zafon

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02/07/2020 19:06 #44657 da nautilus
Risposta da nautilus al topic TAPPA 1 - Fantine

Mattia P. ha scritto:

Mi rendo conto di essere estremamente più produttiva e positiva se opero in un contesto bello, ma credo che questo sia abbastanza scontato e ovvio.


Non penso sia cosi scontato visto, per esempio, gli scempi che palazzinari e speculatori edili hanno perpetrato in molte delle nostre belle città.

E non è così ovvio visto che molti studi in anni recenti hanno voluto mettere in risalto l'importanza dell'ambiente (costruito e naturale) sul benessere psicologico individuale.

Un classico studio del 1972 mise in evidenza come i pazienti che dopo un intervento chirurgico avevano una finestra che dava su un ambiente naturale avevano meno complicazioni post operatorie e un recupero più rapido rispetto a coloro la cui finestra dava su un "brutto muro"!

Mattia P. mi piacciono molto le tue riflessioni che già mi avevano colpito nei commenti a Stoner. A me sembra così ovvio amare il bello e pretenderlo, ad esempio sul posto di lavoro. Argomento complesso sopratutto se pensiamo che ad alcuni lavoratori non vengono riconosciuti diritti fondamentali figuriamoci se in certe situazioni possa esserci la cura per il bello. Comunque non è mia intenzione sviarvi dal tema del topic, mi piaceva condividere con voi la frase di Hugo che coincide perfettamente con ciò che penso.

MEMENTO AUDERE SEMPER

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03/07/2020 11:15 #44665 da Mattia P.
Risposta da Mattia P. al topic TAPPA 1 - Fantine
Grazie Nautilus. Anch'io ho potuto apprezzare più volte le tue.

Non mi sembra che la riflessione sull'importanza del bello ci allontani dal tema del topic. Penso che il tema del bello debba essere trasversale in una forma d'arte come la letteratura. Io leggo anche perchè ho bisogno del bello, per estraniarmi anche solo temporaneamente, da tanta bruttezza che spesso ci circonda.

E mi sembra di trovare tanta bellezza in quest'opera di Hugo.

"La bellezza salverà il mondo" diceva Dostoevskij. Forse retorica, ma a me piace crederlo.

"Bea sostiene che leggere è un'arte in via di estinzione e che i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, e che la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare"

Carlos Ruiz Zafon
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03/07/2020 11:43 #44666 da nautilus
Risposta da nautilus al topic TAPPA 1 - Fantine
Ho conosciuto il signor G.
Quest'opera di Hugo mi sta entusiasmando e risveglia in me ricordi ed ideali di gioventù in realtà mai sopiti.
Chapeau al signor G. che dice "L'uomo ha un tiranno, l'ignoranza".
Evviva l'Illuminismo e ciò che è conseguito ad esso.
Il signor G. afferma che l'uomo deve essere governato dalla scienza e monsignor Myriel ribatte " e dalla coscienza".
"La coscienza è la quantità di scienza innata che abbiamo in noi". A questo punto il signor G. mi ha definitivamente conquistata.

MEMENTO AUDERE SEMPER

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03/07/2020 22:33 - 03/07/2020 22:35 #44668 da VFolgore72
Risposta da VFolgore72 al topic TAPPA 1 - Fantine

Nautilus ha scritto: Ho conosciuto il signor G.
Quest'opera di Hugo mi sta entusiasmando e risveglia in me ricordi ed ideali di gioventù in realtà mai sopiti.
Chapeau al signor G. che dice "L'uomo ha un tiranno, l'ignoranza".
Evviva l'Illuminismo e ciò che è conseguito ad esso.
Il signor G. afferma che l'uomo deve essere governato dalla scienza e monsignor Myriel ribatte " e dalla coscienza".
"La coscienza è la quantità di scienza innata che abbiamo in noi". A questo punto il signor G. mi ha definitivamente conquistata.

Ragazzi, ma secondo voi è un caso che comunque il Signor G sia vissuto e morto praticamente da solo ed in maniera anonima? Pure il nome del personaggio è l’emblema dell’anonimato? Cosa ne pensate?

”NON RINNEGARE, NON RESTAURARE”
Ultima Modifica 03/07/2020 22:35 da VFolgore72.

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03/07/2020 22:53 #44669 da aleinviaggio
Risposta da aleinviaggio al topic TAPPA 1 - Fantine
bella gente, ho appena terminato la lettura di questa prima parte, che mi ha spezzato il cuore :( sono assolutamente rapita dalla maestria con cui Hugo delinea i caratteri dei suoi personaggi. di tutti, ma in particolar modo trovo che Fantine e Jean Valjean siano decisamente tra i personaggi più profondi di cui mi sia mai capitato di leggere.
ovviamente sono stata rapita dalle massime che l'autore dissemina nel testo, alcune delle quali già citate nei commenti precedenti. ma mi è piaciuto molto anche il modo in cui Hugo alterna serietà a ironia, perlopiù velata ma comunque facilmente rintracciabile (penso, ad esempio, a quello che dice sui romanzetti romantici così popolari nell'Ottocento: "La signora Thénardier era appunto intelligente quanto basta per leggere quella specie di libri. Ella se ne pasceva, e vi annegava quel po' di cervello che aveva. [...] Ma non si leggono impunemente delle sciocchezze".
il modo in cui Hugo descrive la plebe (i Miserabili, appunto) è spietato, crudo, praticamente chirurgico, ma il suo genio sta nel farlo, oltre che attraverso descrizioni e digressioni, anche con una serie di dati riportati apparentemente quasi per amor di statistica, ma in realtà per far capire al lettore che quello di cui sta leggendo è reale. mi vengono in mente le poche righe in cui dice che il popolo di Parigi non è da ritenersi pericoloso per le autorità, perché negli ultimi cinquant'anni la statura media è diminuita e ora sono dei piccoletti inermi: dietro questa costatazione si apre un mondo di povertà, malnutrizione e stenti inimmaginabili.
le pagine dedicate alla storia di Fantine sono quelle che mi sono riuscite più dolorose: dopo aver letto il capitolo "Seguito del trionfo" sono andata a letto con un malessere devastante.
ma so che per la maggior parte non siete ancora arrivati a questo punto, quindi per il momento mi taccio e ne riparleremo più avanti.

"Leggere bei libri ti toglie per sempre il piacere di leggere quelli brutti" - La società letteraria di Guernsey, Mary Ann Shaffer
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03/07/2020 23:00 #44670 da nautilus
Risposta da nautilus al topic TAPPA 1 - Fantine
Ragazzi, ma secondo voi è un caso che comunque il Signor G sia vissuto e morto praticamente da solo ed in maniera anonima? Pure il nome del personaggio è l’emblema dell’anonimato? Cosa ne pensate?[/quote]
Provo a fare una mia personalissima ricostruzione. È abbastanza evidente che il signor G incarna gli ideali dell’Illuminismo, che hanno portato in Francia alla rivoluzione francese. Ideali che poi sono stati traditi perché di fatto la rivoluzione non ha dato i risultati sperati, si è avuto il periodo del terrore e poi la restaurazione. Il signor G per me rappresenta quegli ideali e la loro parabola. Ideali meravigliosi (dalle parole di G si capiscono), che poi sono tramutati in qualcosa di terribile, violento (G fa paura alla gente) e quindi rinnegati. Hugo viene considerato il padre del Romanticismo francese, il discorso tra Myriel (Hugo) e G (ideali illuministi) potrebbe essere visto come l’autore che guarda al passato e salva in qualche modo quegli ideali epurandoli dalle conseguenze a cui hanno portato. Mi sono fatta questa idea, ma non so quanto sia attinente alla realtà.

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04/07/2020 13:34 #44672 da nautilus
Risposta da nautilus al topic TAPPA 1 - Fantine
Ho conosciuto Jean Valjean (tra l'altro vogliamo parlare della musicalità di questo nome?) e ho trovato conferma a quanto scrivevo ieri. Tutto il libro secondo (La caduta) serve ad Hugo per denunciare la società francese post rivoluzionaria e la situazione del popolo sempre più miserabile. Dopo la rivoluzione per il popolo non è cambiato nulla, anzi. Hugo critica le leggi penali francesi, la crudeltà e la sproporzionalità delle pene e la durezza del sistema penitenziario. Gli ideali illuministi che parlavo di pene proporzionate al reato, di abolizione della pena di morte, di umanità nel trattare il reo, di certezza del diritto, sono stati rinnegati e Hugo guarda con rimpianto al tempo che fu.

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04/07/2020 17:22 #44675 da Mattia P.
Risposta da Mattia P. al topic TAPPA 1 - Fantine
Benedetto il club del libro quando si ha a che fare con libri tipo quello che stiamo leggendo.

Mi riferisco al fatto che mi dà la possibilità di esorcizzare quel "malessere devastante" di cui parlava aleinviaggio. Sono giunto alla fine del X capitolo del libro quinto e mi sono accorto che mi sudavano le mani. Probabilmente il frutto di una sorta di rabbia mista a odio per la vicenda di Fantine e per la cattiveria dei suoi aguzzini.
Ho la speranza che scrivere qui mi aiuti un po' a scaricare abreativamente le emozioni negative come si fa col racconto di un incubo.

Tre cose mi fanno particolarmente rabbia, ma per paura di spoilerare...
Attenzione: Spoiler!


Anch'io, come aleinviaggio sono rimasto particolarmente colpito dalle descrizioni dei personaggi: una capacità di renderli reali che difficilmente ho riscontrato altrove. La veemenza con cui Hugo descrive i suoi personaggi, soprattutto le caratteristiche psicologiche e spirituali, mi evoca la potenza di un Caravaggio di fronte alla sua tela o Michelangelo che col suo scalpello dà vita alla Pietà.

Un esempio della maestria di Hugo è questo:

La signora Victurnien aveva cinquantasei anni, e accoppiava alla maschera della bruttezza la maschera della vecchiaia. Voce stridula, mente stranita. Questa vecchia era stata giovane, cosa strabiliante. In gioventù, in pieno ’93, aveva sposato un monaco fuggito dal chiostro in berretto rosso e passato dai Bernardini ai Giacobini. Era secca, aspra, arcigna, spigolosa, spinosa, quasi velenosa, benché memore del suo monaco di cui era vedova e che l’aveva ben domata e piegata. Era un’ortica in cui si vedevano le pieghe del saio.

Da notare l'ironia non troppo velata di cui parlavi, aleinviaggio: "Questa vecchia era stata giovane, cosa strabiliante" oppure "...passato dai Bernardini ai Giacobini".

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

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Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

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