SINOSSI

In questo romanzo asciutto e teso, Piergiorgio Paterlini torna ad affrontare le passioni dei ragazzi, nel loro tratto piú oscuro e inquietante. Metà anni Sessanta. È il Venerdí Santo in un paesino della Bassa Padana e, come da tradizione, si rappresenta la Via Crucis. Anche i personaggi sono quelli della tradizione: le Pie Donne, il Sommo Sacerdote, il Cireneo, la soldataglia. E Pilato. I protagonisti, però, sono tutti bambini e nessuno di loro sta recitando, nemmeno il piccolo Cristo che viene trascinato sul Golgota. Gli adulti guardano, ma non vedono. Cinquant'anni dopo, il ragazzo che allora era Pilato ritorna in paese. Tutto è rimasto come quel giorno, i cambiamenti hanno intaccato soltanto la superficie. I bambini feroci di un tempo sono ora uomini sconfitti e rancorosi, e quel povero Cristo invecchiato ha imparato a portare la sua croce. La resa dei conti sarà crudele come allora fu spietato il gioco. Anche oggi è il giorno della Passione.

RECENSIONE

Certe cose, se non le vivi, non puoi capirle. Se fai certe cose, non capisci il male che infliggi e, se ti fanno certe cose, rimangono come una cicatrice in fondo al cuore che non guarisce mai perché il bullismo è una brutta storia!
Piergiorgio Paterlini affronta un tema molto difficile, il bullismo appunto, e lo fa attraverso gli occhi del bambino che il protagonista è stato. È una storia iniziata negli anni Sessanta ai danni di Denis, un ragazzino lievemente ritardato e balbuziente, e rivissuta da adulto dopo l’invito a partecipare alla riunione del cinquantesimo anniversario della classe delle elementari. La narrazione è pungente e severa, l’autore non risparmia nessuno, mettendo in evidenza l’indifferenza di chi non vuole vedere e l’incapacità della vita di paese che non va al di là della punta del naso, luoghi che preferiscono sminuire "alla buona" invece che agire e reagire. Affascinante è il simbolismo del Venerdì Santo e la crocefissione di Cristo, che diventa una sorta di confronto con i patimenti che è costretto a vivere Denis (il Venerdì Santo del 16 aprile 1965), perpetuato proprio da ragazzetti cattolici; una sorta di denuncia, secondo me, dell’ipocrisia sociale che dilaga proprio tra i bravi cattolici che, in nome del loro Dio, compiono le peggiori azioni, specialmente la discriminazione e la violenza nei confronti dei più deboli.
Lo stile narrativo è molto fluido, le pagine si rincorrono con un ritmo incalzante e si è curiosi di scoprire cosa farà il personaggio narrante: rivedrà Denis? Rivedrà i suoi aguzzini? Cosa si diranno? Cosa faranno? L’epilogo è di certo sorprendente!
È un libro che consiglio con tutto il cuore e che trovo adatto anche per le scuole, per gli adolescenti e, in modo particolare, per i genitori che credono molto nella religione perché Denis può essere vostro figlio, e i vostri figli possono essere i suoi aguzzini!

[RECENSIONE A CURA DI CARLO PISANO]

Autore Piergiorgio Paterlini
Editore Einaudi
Pagine 152
Anno edizione 2017
Collana I coralli
ISBN-10(13) 9788806214081
Prezzo di copertina 16,50 €
Prezzo e-book 9,99 €
Categoria Contemporaneo - Attualità - Sociale - Psicologico