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SINOSSI

Un giovane turista svedese viene torturato a morte in un albergo di Londra. A distanza di pochi giorni, a Göteborg viene rinvenuto il cadavere di un altro ragazzo, ucciso nello stesso modo. I due delitti sono collegati? Ne è convinto Erik Winter, ispettore dallo stile raffinato, amante delle belle donne, degli abiti firmati e della musica jazz, chiamato a occuparsi del caso assieme al collega inglese Steve Macdonald, un tipo assai diverso da lui. La pista battuta sembra condurre al mondo della pornografia e degli snuff movie, ma saranno i vestiti insanguinati trovati casualmente da un ladro mentre rapina un appartamento a dare una svolta alle indagini...

RECENSIONE

Åke Edwardson porta il lettore nel mondo investigativo di Erik Winter, ispettore trentasettenne della centrale di Göteborg, in Svezia. Il romanzo si snoda tra Londra e la cittadina svedese. Due delitti compiuti nelle due città, in maniera tanto simile che in Winter scatta l'idea che possano essere collegati. In questo thriller, una delle componenti di rilievo è la musica: dall'amato jazz del protagonista al raggae di una delle giovani vittime. Quindi è un susseguirsi di splendidi riferimenti che invogliano il lettore a conoscere la musica di John Coltrane, Albert Ayler, Ijahman, Sugar Minott. La passione per la musica, in Winter, va a braccetto con quella per i sigari, facendo scorrere il romanzo in una fumosa lentezza, raffinata e voluttuosa. Ciò che invece non è raffinato è il mondo in cui Winter deve catapultarsi per risolvere i casi. Infatti i delitti sono legati al mondo della pornografia e degli snuff movie. Ci si ritroverà in loschi night club tra ballerine tristi e clienti ancor più tristi. Un grande aiuto gli verrà dato dal suo collega inglese Steve Macdonald, molto diverso dal look e dallo stile di Winter. Nella Londra di Macdonald, i due si ritroveranno a cercare una pista, tra una birra chiara e una scura.

[RECENSIONE A CURA DI GISELLA]