SINOSSI

Johann Caspar Goethe (1710-1782) è conosciuto quasi esclusivamente come padre del più famoso Joahnn Wolfgang. Sono in pochi, dunque, a sapere che nel 1740 intraprese un viaggio di otto mesi attraverso l’Italia, riportando poi su carta le impressioni e le esperienze vissute durante il suo Grand Tour. Scritto interamente in italiano, lingua che conosceva bene, il diario di Johann Caspar racconta un itinerario diverso da quello solitamente battuto all’epoca, con tappe esterne a quella “colonia tedesca” costruita dagli aristocratici suoi connazionali. Il documento è inoltre testimonianza dei suoi molteplici interessi – musica, pittura, scienze naturali – e contribuisce a rendere giustizia a una figura ingiustamente dimenticata.

RECENSIONE

Articolato in quattro lunghi capitoli e comprendente una nutrita bibliografia nelle pagine finali, il libro documenta con dovizia di particolari il viaggio compiuto in Italia da Johann Caspar Goethe (1710-1782), meglio noto per essere genitore del più famoso Johann Wolfgang, scrittore, poeta e filosofo tedesco, a sua volta viaggiatore nel nostro Paese tra il 3 settembre 1786 e il 18 giugno 1788. Non sono in molti ad essere a conoscenza della circostanza: Goethe senior riporta su carta, in lingua italiana, le impressioni e le esperienze vissute durante il viaggio attraverso l'Italia intrapreso nel 1740 e durato otto mesi. Il diario di viaggio di Johann Caspar Goethe viene riesumato nel 1932 e fu Arturo Farinelli, docente presso le Università di Torino e di Innsbruck, a pubblicare il libro dopo essere rimasto colpito dalle notevoli capacità linguistiche del suo autore. Goethe parte alla volta dell'Italia da Vienna il 30 Dicembre del 1739. Inizia il viaggio a dispetto delle condizioni climatiche avverse per avere la possibilità di assistere personalmente al Carnevale di Venezia. Il diario, secondo la moda dell'epoca, venne scritto in forma epistolare; il destinatario delle epistole, scrive Ganzert, non viene mai menzionato con il suo nome, ma nell'immaginario di Johann Caspar doveva trattarsi di un nobile al quale egli, come "umiliss. schiavo" o "svisceratiss. servo" tributa il massimo rispetto fino a "baciare le mani". Dalle descrizioni di ciò che vede, emerge che Johann Caspar non si lascia mai andare al cieco fanatismo dichiarandosi, invece, incline a "dir la verità senza passione". Venezia, Padova, Rimini, Ferrara, Bologna, Pesaro, Fano, Roma, Napoli, poi di nuovo a Roma, quindi verso nord a Siena, Livorno, Pisa, Firenze, Venezia per una seconda volta, Milano, Genova e via dicendo sono le tappe del viaggio di Johann Caspar nel nostro Paese. Nel finale del libro, l'autrice fa riferimento alla concorrenza esistente tra Goethe padre e Goethe figlio e alle conseguenti tensioni che spesso rendono pesante l'atmosfera di famiglia; l'esperienza di viaggio che ebbero in Italia, scrive, "lasciò in entrambi impronte indelebili che inevitabilmente si riflettono nelle loro testimonianze arricchendole e completandole a vicenda. In un certo senso, quindi, i loro viaggi in Italia sono stati in grado, benché a posteriori, di avvicinare, meglio, di riconciliare simbolicamente padre e figlio." Il documento testimonia dei molteplici interessi – musica, pittura, scienze naturali – di Goethe senior e in qualche modo contribuisce al riscatto di una figura che nel corso del tempo è stata, a torto, dimenticata.

[RECENSIONE A CURA DI GGMANCA]

Autore Chiara Santucci Ganzert
Editore Mauro Pagliai Editore
Pagine 152
Anno edizione 2023
Collana Storie del mondo
ISBN-10(13) 9788856405255
Prezzo di copertina 14,00 €
Categoria Realistico - Cronaca - Saggi - Biografia