SINOSSI
New York, Museo di Storia naturale: durante l'allestimento di una importante mostra, alcuni visitatori vengono uccisi barbaramente nei bui corridoi dell'edificio. A nulla vale il presidio di ogni sala da parte di polizia e FBI: all'approssimarsi dell'inaugurazione, nuove inquietanti sparizioni turbano i lavori. La serie di omicidi è in realtà cominciata molto tempo prima, ma è sempre stata coperta per difendere l'immagine dell'istituzione. Le indagini degli agenti, tra cui il brillante Aloysius Pendergast, riconducono a una spedizione effettuata anni prima nella foresta amazzonica. Che cosa avevano scoperto i ricercatori del Museo? E chi – o che cosa – si nasconde nei suoi sotterranei?
RECENSIONE
Vengo in possesso di Relic tramite un signore che svende libri vintage. La trama non mi ha catturata, ma è bastato uno sguardo agli autori – Preston e Child – per convincermi a portarlo con me. E non me ne sono affatto pentita. I due autori statunitensi si confermano leader nel genere thriller (almeno nel mio cuore). L’inizio è scoppiettante: una spedizione in Amazzonia; il ritrovamento di una statuetta raffigurante Mbwun, una divinità distruttiva circondata da leggende raccapriccianti; la scomparsa di tutti i ricercatori della spedizione; delle casse giunte al Museo di Storia naturale dopo una lunga scia di misteriose morti, tutte uguali. Anche al Museo, dopo l’arrivo delle casse, iniziano a verificarsi strani omicidi: nelle sale e nei sotterranei, infatti, vengono ritrovati alcuni cadaveri orrendamente mutilati. Le autopsie ci rivelano subito un fatto sconcertante: le vittime sono state private dell’ipofisi, e sui cadaveri sono presenti tracce di saliva. Il killer, in pratica, si nutre del cervello delle sue vittime. Sconcerta anche la forza e la ferocia con cui il killer ha fatto a pezzi le vittime; una forza e una ferocia che, i medici legali concordano, non possono appartenere alla razza umana. Ma allora chi o cosa si aggira tra le sale del Museo? Un mostro? Un maniaco? Un animale feroce? Un essere soprannaturale? Relic è in grado di mantenere viva, per l’interezza della sua durata, la tensione. L’identità dell’omicida rimane per lungo tempo, nella narrazione, coperta dal mistero, e non vi sono indizi decisivi che riescano a far intuire al lettore cosa stia davvero succedendo. Conducono il romanzo due trovate geniali, che fungono da fil rouge lungo tutta la narrazione: la teoria dell’evoluzione frattale del dottor Frock, fortemente osteggiata dagli altri studiosi dello stesso Museo; e l’estrapolatore genetico del dottor Kawakita, in grado di analizzare anche piccolissimi frammenti di DNA con incredibile dovizia di particolari. Per quanto mi piacerebbe parlare di questi elementi assolutamente innovativi e originali non possono rischiare di fare spoiler, per cui lascio a voi l’onore di scoprire cosa siano e come verranno impiegati nella storia. Incredibile il colpo di scena finale, che fa desiderare di avere a disposizione altre cento pagine da leggere.
[RECENSIONE A CURA DI SERENAM]
| Autore | Douglas Preston & Lincoln Child |
| Editore | Rizzoli |
| Pagine | 378 |
| Anno edizione | 2002 |
| Collana | BUR Narrativa |
| ISBN-10(13) | 9788817024587 |
| Prezzo di copertina | 11,00 € |
| Prezzo e-book | 9,99 € |
| Categoria | Horror - Thriller - Mistero - Gotico |

