Il filosofo americano Allan David Bloom ha scritto:
"La mancanza di lettura di buoni libri indebolisce la visione e rafforza la nostra tendenza più fatale - il convincimento che il 'qui ed ora' sia tutto quello che c'è."
Leggere libri, di autori e periodi storici diversi, rafforza la crescita di un proprio io singolo e autentico; i libri sono liberi da indottrinamenti televisivi o politici, ma anche dalla persecuzione della pubblicità. Così come i libri sono importanti per gli adulti, tanto più lo sono per i bambini.
La lettura gioca un ruolo fondamentale fin dalla prima infanzia. Molto importante è lo studio del Centro Medico dell'ospedale pediatrico di Cincinnati condotto dal dottor Jhon Hotton che ha fornito una prova scientifica dei benefici della lettura ad alta voce da parte dei genitori ai loro figli. Tramite l'utilizzo della risonanza magnetica si è evidenziato che l'esposizione dei bambini alla lettura nell'età che precede la scuola materna, può avere un effetto sulla capacità di elaborazione delle storie da parte dei piccoli. Lo studio ha dimostrato che i bambini che praticano un maggiore uso della lettura in casa riescono ad attivare delle aree cerebrali che supportano l'elaborazione semantica, ossia l'estrazione del significato dal linguaggio. Sembra quindi che i bambini che precocemente si avvicinano al mondo dei libri abbiano maggiori capacità di "vedere" la storia raccontata, sviluppando maggiormente l'immaginazione.
Nell'ambito della lettura legata all'infanzia, nasce nel 1999 un programma nazionale di promozione della lettura chiamato Nati per Leggere, scaturito dalla collaborazione tra l'Associazione Culturale Pediatri, l'Associazione Italiana Biblioteche e il CSB Centro per la Salute del Bambino Onlus, che ha l'obiettivo di diffondere la lettura in famiglia sin dalla prima infanzia. E perché farlo? Nel sito sono elencati i dieci motivi per cui è molto importante leggere ai bambini fin dalla più tenera età. Le motivazioni sono molto semplici. Ad esempio a loro piace ascoltare la voce del genitore che racconta una storia, oppure perché il tempo di quella lettura è un momento molto importante trascorso insieme al proprio figlio (che dovrebbe essere libero da altre distrazioni), o ancora qualcosa di cui forse noi non possiamo accorgerci. Per i bambini ogni racconto è diverso, un viaggio nuovo, altre scoperte e da queste storie nascono delle domande che arricchiscono sempre più la mente.
Quando poi i ragazzi crescono, si approcciano alla lettura nella scuola e sempre più frequentemente i libri tendono a diventare un compito scolastico obbligatorio, perdendo così tutta la loro magia. Un esempio è il famoso libro da leggere durante l'estate, di cui spesso è cercato un riassunto sbrigativo e superficiale su Internet, annullandone così tutta la meraviglia nascosta tra le pagine. È bene quindi che i ragazzi siano portati alla lettura non come una forzatura ma come un piacere, uno stimolo per la loro immaginazione che allo stesso tempo, però, sarà utile anche per vivere nel modo giusto. Spesso è proprio dai libri che s'impara ad evitare e riconoscere comportamenti sbagliati, il razzismo, la menzogna, l'avidità e ne potremmo elencare ancora. Quando si è immersi nella lettura, le lezioni di vita s'imparano in un modo diverso dalla morale del genitore, gli insegnamenti spesso sono sentiti e appresi in modo più profondo.
Molto importante per lo sviluppo e la crescita è anche la cara vecchia scrittura a mano. Con l'utilizzo del computer e degli strumenti digitali si va perdendo sempre di più l'utilizzo del corsivo e della bella grafia, molto importante un tempo. Di scritto a mano sono rimaste la lista della spesa e le ricette del medico (il più delle volte incomprensibili). Di recente lo scrittore Carlo di Clemente e il blogger Stefano Molini hanno lanciato una petizione per promuovere la scrittura a mano, appello rivolto alla ministra dell'istruzione Lucia Azzolina, il cui obiettivo è chiedere "il massimo impegno affinché l'utilizzo della scrittura a mano sia promosso, favorito ed incoraggiato", come recita la petizione stessa, ponendo l'accento sul fatto che "È scientificamente provato, infatti, che la scrittura a mano, soprattutto in corsivo, produca enormi benefici per lo sviluppo cognitivo nell'età dell'infanzia".
La scrittura a mano è anche il piacere di scrivere, che spesso gli adulti dimenticano e i bambini nemmeno imparano più, così come la lettura che, oltre ad essere importante per l'apprendimento e lo sviluppo, è anche e soprattutto il piacere di leggere.
(articolo a cura di Vanessa Del Chiaro Tascon)
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