
Sul podio questo mese il ritorno di Alessandro D'Avenia, ancora Valérie Perrin e le ricette di Benedetta Rossi. Resistono in classifica Alessandro Barbero e Aldo Cazzullo con i loro romanzi su Dante mentre Ken Follett si trova all'ultimo posto. Novità del Mese: L'Ickabog, A Babbo morto, Perché l'Italia amò Mussolini e Gli ultimi giorni di quiete.
Alessandro D'Avenia torna in classifica e in libreria con un nuovo romanzo di formazione L'appello (Mondadori). A chiamare l'appello tutte le mattine è Omero Romeo, un professore cieco che nonostante il suo limite riesce a vedere meglio di chiunque altro le storie e la vita di una classe che racchiude gli emarginati della scuola.
Cambiare l'acqua ai fiori (trad. A. Bracci Testasecca; E/O Editore) di Valérie Perrin, possiamo ormai definirlo il caso letterario dell'anno. La sua protagonista Violette, ha conquistato il cuore di molti lettori, con la sua figura sciatta e il lavoro strambo di custode del cimitero. È proprio grazie al suo animo che decide di aiutare un poliziotto a scoprire perché la madre recentemente scomparsa ha deciso di farsi seppellire lì, nella tomba di uno sconosciuto.
A dicembre, come ogni anno, quando il bisogno di ricette sfiziose s'insinua nelle nostre case, Benedetta Rossi viene in nostro soccorso con la sua miriade di ricette: Insieme in cucina. Divertirsi in cucina con le ricette di <<Fatto in casa da Benedetta>> (Mondadori Electa), è il suo nuovo libro.
Resiste in classifica Alessandro Barbero con il suo Dante (Laterza). Barbero, amatissimo dai giovani e dai social ricostruisce il personaggio più importante non solo per la letteratura italiana ma per l'Italia stessa. Dall'adolescenza all'esilio, leggeremo la vita di Dante e il contesto storico del Medioevo come fosse un romanzo.
Ancora in classifica Zerocalcare, ma stavolta con una nuova storia: A babbo morto (Bao Publishing), una favola cinica che racconta tutto quello che si cela dietro il business dei regali di Natale, comprese le condizioni di lavoro dei folletti di Babbo Natale.
J. K. Rowling è pronta a regalarci una nuova fiaba piena di speranza e amicizia. L'Ickabog (trad. Valentina Daniele; Salani) terribile abitante delle Paludi nebbiose del nord, è una leggenda che si racconta ai bambini per convincerli a comportarsi bene, ma all'improvviso nel perfetto Regno di Cornucopia, la leggenda dell'Ickabog diventa realtà mettendo in ginocchio il Regno. Soltanto due bambini coraggiosi l'affronteranno.
Perché l'Italia amò Mussolini (e come è sopravvissuta alla dittatura del virus) (Mondadori) di Bruno Vespa racconta parallelamente la dittatura di Mussolini e quella che il virus ci ha imposto quest'anno.
A riveder le stelle, il poeta che inventò l'Italia (Mondadori) di Aldo Cazzullo è una riscrittura romanzata del viaggio che Dante compie nell'Inferno e allo stesso tempo del viaggio che Dante fa in Italia, a dimostrazione del fatto che proprio lui è <<Il Poeta che inventò l'Italia>>.
Gli ultimi giorni di quiete di Antonio Manzini (Sellerio Editore Palermo) è la storia di Nora, che su un treno interregionale incontra l'assassino di suo figlio stravaccato su un sedile piuttosto che in prigione a scontare la sua pena. Nora però non si è mai data pace, e dopo un'esistenza spezzata e amara, quel viaggio in treno sarà <<il primo giorno di quiete>>.
Ken Follett lo troviamo in fondo alla classifica con Fu sera e fu mattina (trad. Annamaria Raffo; Mondadori). Prequel de I pilastri della terra, intreccia le trame di molti personaggi: quella del giovane Edgar, pronto a fuggire insieme alla donna che ama ma ostacolato da un attacco vichingo, e poi Regna, la giovane contessa che contro il volere del padre sposerà Wilwul, un nobile inglese, e per ultimo Aldred, un monaco che sogna di trasformare la sua abbazia in un centro di erudizione, contrastato dal vescovo Wynstane, alla spudorata ricerca di potere e ricchezza.
(articolo a cura di Roberta Failla)
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