
Milan Kundera scrive e pubblica L'ignoranza, con Adelphi Edizioni, nel 2000, ben 23 anni fa. In una delle molte riflessioni presenti nel libro l'autore spiega il concetto dell'età dell'ignoranza.
Scrive:"È a quell'età che ci si sposa, che si ha il primo bambino, che si sceglie una professione. Poi viene il giorno in cui sai e capisci molte cose, ma ormai è troppo tardi, perché tutta la tua vita è stata decisa in un periodo in cui non sapevi nulla."
Per Kundera questo periodo coincide con i vent'anni. Molti dei personaggi di questo romanzo prendono le più importanti decisioni in quel lasso di tempo, e solo dopo si accorgono di aver sbagliato. La domanda che viene da porsi è: come sarebbe la storia di Irena e Josef oggi? Quando e quali scelte avrebbero fatto oggi che l'età dell'ignoranza si è notevolmente allungata?
È innegabile, anche ora a vent'anni non si sa ancora nulla, in aggiunta però nemmeno a 25 e 30 anni si sa molto. Di conseguenza sono pochi i giovani che si sposano o hanno un bambino o un lavoro sicuro già a vent'anni. Questo ha sia pro che contro: i pro sono che si prendono meno spesso decisioni avventate, ma ciò significa anche che si rischia di meno, si sogna di meno. Adesso si raggiunge tardi una vera e propria stabilità e autonomia, ragion per cui si va a vivere da soli o si mette su famiglia molto più tardi di prima.
Perché tutti questi cambiamenti? Perché ormai è un mondo diverso quello in cui viviamo, più in subbuglio e meno accogliente. Più volte sentiamo dare la colpa ai giovani, "alle nuove generazioni" che sembrano rimanere sempre un passo indietro, eppure non si guarda mai al contesto in cui questi ultimi sono costretti a muoversi. E anche le soluzioni che continuiamo affannosamente a cercare si dimostrano fallimentari. Perché? Perché sono soluzioni che guardano al passato, che vogliono risolvere i problemi del presente cercando di riportare in vita un tempo obsoleto. Del resto già Kundera provava a spiegarcelo:
"Non capiremo nulla della vita umana se continuiamo a eludere la prima di tutte le verità: una realtà così com'era quando era non esiste più; restituirla è impossibile."
Quindi cosa fare ora che sappiamo che l'età dell'ignoranza avvolge più di un quarto del rullino della vita degli adulti del futuro? Si potrebbe iniziare, ad esempio, insegnandogli a rendere questa ignoranza meno invalidante: non un motivo per non scegliere, ma un motivo per provare.
(articolo a cura di Sveva Serra)
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