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Graphic novel, striscie, comics. Oggi hanno tanti nomi, ma da dove nascono gli amatissimi fumetti e perché si chiamano così?

La parola fumetto viene usata inizialmente per definire il "piccolo fumo", la nuvoletta che sembra uscire dalla testa dei personaggi. Negli Stati Uniti i fumetti sono chiamati cartoons (cartoni) o comics (comiche), mentre in Francia, dove col tempo è diventata una forma di comunicazione molto usata, si chiamano bandes dessinées, striscie disegnate.

Il fumetto con le caratteristiche che conosciamo oggi nasce nel 1896 su un giornale americano chiamato World. Per aumentare le vendite il proprietario del giornale decide di inserire una storia illustrata con il cartoon di Yellow Kid, il primo personaggio dei fumetti della storia, disegnato da Richard Outcault. È un ragazzino terribile, con il vestito giallo e le orecchie a sventola, che vive nei bassifondi di New York e commenta la vita di tutti i giorni della gente povera che lo circonda. Nelle prime uscite il testo si limitava ad alcune scritte sul vestito del protagonista o sparse sui cartelli, ma col passare del tempo e con il grande successo che riscuote il fumetto, viene introdotta una sequenza narrativa definita e dei personaggi ricorrenti. A lui seguirà poi un altro personaggio, sempre dalla matita di Outcault: Buster Brown.

buster brownMentre Yellow Kid è un ragazzino dei bassifondi, Buster Brown è un bambino di buona famiglia, dai modi gentili ed educati. Indossa abiti eleganti, tra cui un cappello a larghe falde e un colletto a fiocco, e vive in un contesto più borghese. Rappresenta una visione più leggera e giocosa della vita quotidiana rispetto ai toni più crudi e realistici di Yellow Kid. Nonostante ciò, anche Buster è un ragazzino terribile, famoso per le sue malefatte.

Ed ecco così nascere silenziosamente il fumetto che, pian piano, invade giornali e quotidiani con le strisce e attraversa l’oceano per arrivare anche in Europa. In Italia nel 1908 nasce Il Corriere Dei Piccoli, un supplemento del Corriere della Sera dedicato ai bambini. In Italia Buster Brown viene sostituito da Mimmo Mammolo, un bambino vivace e avventuroso che, con il suo carattere simpatico, conquista il cuore di molti giovani lettori italiani.

Nel 1929 arriva poi uno dei fumetti più famosi di sempre: è il tempo di Popeye, conosciuto in Italia come Braccio di Ferro. Simbolo dell’uomo comune in lotta contro le prepotenze del mondo, in un periodo in cui la società americana è spesso violenta, dominata da gang e corruzione. È lui a spianare la strada ai personaggi che cattureranno l’immaginazione di milioni di lettori di tutto il mondo: i supereroi.

Adesso, la parola a voi. Da lettori amate o odiate i fumetti? E quali personaggi hanno segnato la vostra infanzia e continuano ad affascinarvi ancora oggi?

(articolo a cura di Vanessa Del Chiaro Tascon)

 

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