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Questa classifica letteraria di febbraio si apre con tre titoli che, pur appartenendo a generi e stili diversi, offrono una riflessione profonda sull'esperienza umana, il rapporto con la conoscenza e l'errore e le sfumature più intime dell'esistenza con Socrate, Agata e il futuro. L'arte di invecchiare con filosofia di Beppe Severgnini, Tatà di Valérie Perrin e Spera. L’autobiografia di Papa Francesco (Jorge Mario Bergoglio). Abbiamo anche delle novità con Andrea Bajani e il suo L'anniversario, Il giorno dell'ape di Murray Paul e La prima regina di Alessandra Selmi.

Troviamo al podio una new entry con Beppe Severgnini e il suo Socrate, Agata e il futuro. L'arte di invecchiare con filosofia (Rizzoli) che, con un approccio riflessivo e insieme ironico, affronta il tema dell'invecchiamento non come una condanna, ma come una fase della vita che può essere vissuta con serenità e consapevolezza, grazie alla filosofia. Partendo dalle riflessioni del grande pensatore Socrate, Severgnini intreccia nella narrazione anche la figura di Agata, personaggio simbolico che rappresenta l’esperienza e la saggezza del passare degli anni, suggerendo che l'invecchiare non è un processo di perdita, ma una risorsa di crescita interiore.

Ritroviamo nuovamente nella nostra classifica Tatà (Trad. A. Bracci Testasecca; E/O) di Valérie Perrin, un'opera che affascina e cattura per la sua scrittura ricca di dettagli, la sua trama intricata e le emozioni profonde che riesce a evocare. La storia ruota intorno ad Agnès, che scopre che sua zia Colette, morta tre anni prima, in realtà non è mai deceduta, e il suo corpo è stato sepolto al posto di un altro. Questo mistero dà inizio a un'indagine complessa che esplora le dinamiche familiari, i segreti e le tragedie che si celano dietro il destino di Colette e della sua famiglia. Il romanzo si intreccia con numerosi eventi storici e personali, tra cui il legame con il circo degli orrori, la tragedia della Seconda guerra mondiale e la figura di un famoso pianista, creando così una narrazione stratificata che mescola il passato e il presente. La storia di Colette è infatti simbolo di come il tempo possa celare segreti oscuri e verità difficili da affrontare.

Chiude il podio Spera. L'autobiografia (Mondadori) di Jorge Mario Bergoglio con una riflessione intima e profonda sulla vita dell'attuale Papa. In questo libro, Bergoglio racconta il suo percorso spirituale, la sua infanzia, la sua formazione religiosa e le esperienze che lo hanno portato a diventare Papa. Con un linguaggio semplice e diretto, il Papa condivide momenti di crescita, riflessioni sulla fede e sulle sfide della vita, offrendo uno spunto di ispirazione per chi cerca una connessione più profonda con la propria spiritualità. La sua autobiografia non è solo un resoconto della sua vita, ma anche una meditazione sul senso della vita stessa, sul servizio agli altri e sul cammino verso la speranza.

Quarta posizione per Gianrico Carofiglio, che con il suo saggio Elogio dell'ignoranza e dell'errore (Einaudi) riflette su temi profondi come la conoscenza, l'incertezza e il valore dell'errore, in un'epoca dominata dalla convinzione che la verità assoluta possa essere raggiunta grazie all'informazione e alla razionalità. Esplora il concetto di ignoranza, non come una mancanza da cui dobbiamo necessariamente emanciparci, ma come una condizione naturale dell'essere umano. L'ignoranza, secondo l'autore, è una parte inevitabile della nostra esperienza e della nostra esistenza, che va riconosciuta e accettata. Questo non significa che dobbiamo rimanere nell'ignoranza, ma che bisogna affrontarla con una certa umiltà, senza pretese di sapere tutto o di poter controllare ogni aspetto della realtà.

Ritroviamo Aldo Cazzullo con il suo Il Dio dei nostri padri. Il grande romanzo della Bibbia (HarperCollins Italia): qui Cazzullo ci fa vedere la Bibbia come l'autobiografia di Dio, raccontando in maniera del tutto chiara e comprensibile la storia, riportandoci a riferimenti attuali, raccontando anche attraverso vicende storiche e capolavori dell'arte. Un nuovo modo di leggere e affrontare la Bibbia in un'epoca in cui molto più spesso non si crede più in niente.

Una novità in classifica è L'anniversario (Feltrinelli) di Andrea Bajani. La storia si concentra su un uomo che, a distanza di un anno dalla morte della madre, affronta un difficile anniversario, cercando di fare i conti con il passato e il significato di quella perdita. Con una scrittura delicata e riflessiva, Bajani indaga le emozioni più profonde legate al ricordo e al dolore, trattando temi universali come il tempo che passa, il senso della vita e il modo in cui ci confrontiamo con il ricordo di chi non c'è più. Un'opera intensa che invita alla riflessione sulla fragilità umana e sull'importanza della memoria.

Il giorno dell'ape (Trad. T. Pincio; Einaudi) di Paul Murray è un romanzo che mescola umorismo e dramma in una narrazione surreale e riflessiva. La storia ruota attorno a un gruppo di personaggi che affrontano le sfide della vita in modo inconsueto e, talvolta, assurdo. Con una scrittura vivace e arguta, Murray esplora temi come l'identità, il cambiamento e la ricerca di significato in un mondo che sembra sfuggirci. Il libro è un'affascinante riflessione sulla condizione umana, capace di alternare momenti di leggerezza e riflessione profonda, conducendo il lettore a interrogarsi sul senso della propria esistenza.

La vegetariana (Trad. M. Z. Ciccimarra; Adelphi) di Han Kang torna in classifica grazie al Premio Nobel per la Letteratura 2024. Il romanzo racconta il viaggio di Yeong-hye verso il vegetarianismo per nulla felice. Un romanzo pieno di sesso al limite del consenziente, atti di violenza e disordini alimentari senza mai essere citati. Un romanzo che ci pone davanti alla domanda “Perché è così terribile morire?”

In penultima posizione La prima regina (Casa Editrice Nord) di Alessandra Selmi, romanzo storico che racconta la vita di una donna straordinaria, protagonista di un'epoca fondamentale. La protagonista è una figura di grande potere e influenza, e il libro esplora la sua ascesa, le sue sfide e le sue conquiste in un mondo dominato dagli uomini. Attraverso una scrittura intensa e coinvolgente, Selmi dipinge un affresco ricco di emozioni, tensioni politiche e personali, facendo emergere la forza, la determinazione e la saggezza della regina. Un'opera che unisce storia, narrativa e riflessioni sul ruolo delle donne nella storia.

Chiude la nostra classifica Il canto dei cuori ribelli (Trad. S. Puggioni; Libreria Pienogiorno) di Thrity Umrigar racconta la storia di due donne coraggiose e diversamente ribelli, che si ritrovano in un paese sospeso tra modernità e oscurantismo, l'India, e si confrontano con i loro modi opposti di concetti di onore e libertà. Smita aveva lasciato l'India in circostanze drammatiche all'età di quattordici anni e giura di non rimetterci più piede ma, anni dopo, è costretta per lavoro ad accettare una storia di cronaca a Mumbai. Meena è la ragazza in questione, sfigurata brutalmente dai fratelli e dai membri del suo villaggio perché aveva sposato un uomo di un'altra religione. Un miscuglio di storie e tradizioni che cercano di ritrovare un equilibrio in un mondo che non conosce l'equilibrio.

(articolo a cura di Katya Scarvaglieri)

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