images/rubrica-letteraria/la-dozzina-del-premio-strega-2025-favorito-bajani-con-lanniversario.png

È stata resa nota dalla giuria tecnica, presieduta da Melania Mazzucco, la dozzina della 79esima edizione del Premio Strega. Ai nastri di partenza erano presenti ben 81 scrittori con altrettanti titoli che, per statuto, devono essere editi tra il 1° marzo dell'anno precedente ed il 28 febbraio dell'anno in corso.

Questi i 12 romanzi (in rigoroso ordine alfabetico):
1. Valerio AIOLLI, Portofino Blues, Voland, presentato da Laura Bosio;
2. Saba ANGLANA, La signora meraviglia, Sellerio, presentato da Igiaba Scego;
3. Andrea BAJANI, L'Anniversario, Feltrinelli, presentato da Emanuele Trevi;
4. Elvio CARRIERI, Poveri a noi, Ventanas, presentato da Valerio Berruti;
5. Deborah GAMBETTA, Incompletezza. Una storia di Kurt Godel, Ponte alle Grazie, presentato da Claudia Durastanti;
6. Wanda MARASCO, Di spalle a questo mondo, Neri Pozza, presentato da Giulia Ciarapica;
7. Renato MARTINONI, Ricordi di suoni e luci. Storia di un poeta e della sua follia, Manni, presentato da Pietro Gibellini;
8. Paolo NORI, Chiudo la porta e urlo, Mondadori, presentato da Giuseppe Antonelli;
9. Elisabetta RASY, Perduto è questo mare, Rizzoli, presentato da Giorgio Ficara;
10. Michele RUOL, Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia, Terrarossa, presentato da Walter Veltroni;
11. Nadia TERRANOVA, Quello che so di te, Guanda, presentato da Salvatore Silvano Nigro;
12. Giorgio VAN STRATEN, La ribelle, Laterza, presentato da Edoardo Nesi.

Ancor prima di commentare i titoli selezionati, ciò che ha creato scalpore tra gli addetti ai lavori è l'assenza di alcune grandi case editrici che pure avevano i loro candidati. Prime fra tutte Einaudi, che aveva portato Nicoletta Verna con il suo I giorni di vetro, e La nave di Teseo, che aveva puntato su ben quattro candidati – Roberto Andò, Roberto Ferrucci, Dario Franceschini e Raffaele Nigro; fuori anche editori come Bompiani, Adelphi, HarperCollins.

Dalla lista dei dodici, dunque, saranno scelti i cinque finalisti, che saranno annunciati il 4 giugno, mentre il 3 luglio, nel prestigioso scenario del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, verrà decretato il vincitore o la vincitrice.

Il premio, istituito nel 1947 da Maria Bellonci e Guido Alberti, annovera tra i vincitori nomi di grande prestigio della nostra narrativa contemporanea. Sono tanti per elencarli tutti ma, solo a titolo di esempio, il primo a vincerlo fu Ennio Flaiano con Tempo di uccidere (meraviglioso romanzo in cui Flaiano ripercorre la sua esperienza nella campagna d'Etiopia), cui poi seguirono autori come Elsa Morante (prima donna a vincerlo), Natalia Ginzburg, Dacia Maraini, Cassola, Mazzantini, Mazzucco, Paolo Volponi e Sandro Veronesi (che, come Volponi, ha vinto il premio due volte, con Caos calmo e Il colibrì). Ma, senza nulla togliere a nessuno degli altri autori, tra i vincitori si annoverano anche due romanzi ormai considerati cult nella storia della nostra letteratura: Il Gattopardo di Tomasi di Lampedusa e Il nome della rosa di Umberto Eco.

Il favoritissimo di quest'anno è di gran lunga Andrea Bajani con L'anniversario che sta già andando a gonfie vele nelle vendite; tra gli altri favoriti si segnalano Wanda Marasco e Elisabetta Rasy e Paolo Nori.

(articolo a cura di Vitaliano Menniti)

Se vuoi collaborare con la Rubrica Letteraria del Club del Libro, segnalarci iniziative interessanti o semplicemente comunicare con noi, scrivici a:

Mail