Apro la discussione di questo romanzo, il primo della tetralogia dedicata a Tom Sawyer

la discussione potrebbe essere aperta tranquillamente anche nella sezione dedicata ai classici e, per la verità, il successivo Le avventure di Huckleberry Finn è stato categorizzato proprio come classico.
volutamente, però, ho preferito la categoria avventura, per sottolineare la dimensione picaresca del romanzo

Faccio una piccola premessa: Le avventure di Huckleberry Finn è tra i miei 10 libri preferiti, quindi il confronto e le considerazioni vivono anche di questa premessa fondamentale.

Nel merito: la prima impressione è quella di un romanzo in cui la dimensione picaresca è assolutamente predominante. Forse, rimane un po' in secondo piano la descrizione della società statunitense che si sta formando a metà dell'800, per dare maggiore spazio alle avventure di questi monelli di campagna.

In ogni caso, per ora, mi ha divertito molto e mi ha suscitato delle belle sensazioni nel ricordo di una vita più semplice e diretta, che io sono riuscito a vivere solo in parte, rispetto ai miei genitori, e che le nuove generazioni non possono vivere più.

Un pensiero: che bello sarebbe stato leggerlo nel periodo dell'adolescenza.

Letto in età adulta, mi pare lo scorso anno e sicuramente un po' perde non leggerlo quando è "giusto" leggerlo. Mi aspettavo un po' di più da Twain, lo ammetto, ma forse dipende dall'età! E' un romanzo gradevole e, anche se forse qualche pagina non mi ha entusiasmato, riconosco che la tipica ironia di Twain è sempre presente.
Tom è un adorabile teppistello che riesce a salvarsi da ogni situazione, ha molta fantasia e soprattutto ha una dote non comune: riesce a ribaltare ogni punizione, guadagnandoci pure! Diciamo che bisognerebbe un po' detestarlo, ma in verità non si può! Huckleberry, invece, mi è sembrato molto più umile e più "bravo" ragazzo, non ha certamente lo stesso guizzo di Tom, ma mi è sembrato il più saggio tra i due.
Devo ancora leggere Huckleberry Finn

mulaky ha scritto:

Letto in età adulta, mi pare lo scorso anno e sicuramente un po' perde non leggerlo quando è "giusto" leggerlo. Mi aspettavo un po' di più da Twain, lo ammetto, ma forse dipende dall'età! E' un romanzo gradevole e, anche se forse qualche pagina non mi ha entusiasmato, riconosco che la tipica ironia di Twain è sempre presente.
Tom è un adorabile teppistello che riesce a salvarsi da ogni situazione, ha molta fantasia e soprattutto ha una dote non comune: riesce a ribaltare ogni punizione, guadagnandoci pure! Diciamo che bisognerebbe un po' detestarlo, ma in verità non si può! Huckleberry, invece, mi è sembrato molto più umile e più "bravo" ragazzo, non ha certamente lo stesso guizzo di Tom, ma mi è sembrato il più saggio tra i due.
Devo ancora leggere Huckleberry Finn

Sono perfettamente d'accordo con te. Libro letto da bambina, mi è piaciuto tantissimo, riletto insieme ai miei figli ha perso la magia di un tempo.

la lettura scorre veloce e conferma la prima impressione: si tratta di una lettura più semplice, ma anche meno significativa rispetto al successivo Le avventure di Kuckleberry Finn

da un punto di vista stilistico ho notato che, spesso, Twain si rivolge direttamente al lettore, similmente ad altri autori, tra i quali il primo che mi viene è Manzoni

due note su fatti o elementi che mi sono piaciuti particolarmente:
il gioco delle biglie di marmo....meraviglioso
la superstizione dei bambini, per cui la realizzazione di qualcosa è legata alla riuscita di un incantesimo

aggiungo una piccola notazione:

la parte dei tre ragazzi nella Jackson Island è meravigliosa: è il concentrato dei sogni, della spensieratezza ma anche delle paure e dei "problemi" che accompagnano ognuno di noi, nel corso dell'infanzia

il finale del libro è molto coinvolgente.



è il preludio al successivo Le avventure di Huckleberry Finn; il concetto però è già chiaro: la libertà e la determinazione sono i valori fondanti la rampante nazione degli Stati Uniti, quella che proprio in quel periodo sta portando avanti la conquista del West