Ho letto questo libro per il punto 14 della challenge di quest'anno, essendo un libro breve ma molto intenso. E' il secondo libro che leggo di questo autore, il primo è L'isola del dottor Moreau.

Pur essendo stato scritto nell'Ottocento, è privo dei soliti fronzoli che ho riscontrato in altri autori dell'epoca. Infatti, lo stile è molto semplice e conciso, come ci si dovrebbe aspettare da un libro del genere. Il tema del viaggio nel tempo non è certo una novità oggi, ma all'epoca era sicuramente all'avanguardia. A differenza di scrittori come Jules Verne, che nella fantascienza si concentra più sul lato avventuroso ed entusiasmante, Wells trasmette oscurità e una certa inquietitudine, infondendo un vago senso di angoscia a fine lettura, soprattutto per i suoi finali apparentemente conclusivi, che in realtà lasciano un enorme punto interrogativo sul loro significato.

In breve, mi è piaciuto molto, anche se meno del primo, e leggerò sicuramente altre sue opere.