ora mi sono informata e ho capito che la russia vuole la crimea perché ha paura di cederla all'europa per via della posizione strategica.
secondo me Elle ha centrato il problema: la posizione strategica dell'Ucraina
il controllo delle cd. autostrade del gas è più importante del gas stesso...per la Russia controllare l'Ucraina significa controllare dal punto di vista energetico (e non solo) anche una buona parte dell'Europa
putin non è normale... è ovvio che ha qualche rotella fuori posto....
il problema è che putin non ha nessuno che gli dica : ma che cazzo fai? o meglio uno ce l'ha ma si chiama Obama....
la verità è che Putin è tutto tranne che stupido...anzi le rotelle ce l'ha pure troppo a posto....sa benissimo di poter tirare la corda e Obama può fare ben poco perchè i buoni rapporti con la Russia sono fondamentali per la situazione medio-orientale (Siria - Iran), per dirla in parole proprio povere...tra 1 anno l'Iran si risveglia e dice: noi vogliamo la bomba atomica... e gli USA: no è impossibile, lo dice anche la Russia....a quel punto la Russia che fa? 1 bel pernacchino....
La Cina se ne sta buona buona....va tutto a suo buon vantaggio....ormai da anni non teme più la Russia e possiede gran parte del debito degli USA......quindi...
secondo me sarà molto interessante vedere cosa faranno Inghilterra e Francia...considerate che c'è una parte importante dell'economia londinese in mano ai russi...un esempio: i russi che investono nel calcio
io sono d'accordo con Elle....sarà molto difficile una guerra ma tutto si risolverà diplomaticamente.....cioè diplomaticamente sarà sacrificata l'Ucraina....
un ultima cosa
la forza degli antichi Romani stava nell'identità di popolo POPULUS NON EST MOLTITUDINE, e proprio grazie a questa enorme coesione sociale che l'Antica Roma è stato l'impero più imponente del passato
secondo me questo è vero soltanto per il periodo repubblicano...Catone diceva che il vero romano era contadino e soldato...in ogni caso, se questa identità consentì a Roma di vincere, ad esempio, contro Cartagine, da Giulio Cesare in poi la grandezza di Roma si misura sulla sua capacità di esportare il proprio modello civiltà e, nello stesso tempo, la sua capacità di rispettare le tradizioni delle popolazioni conquistate