Io sto avendo un pò di difficoltà a recuperare il libro

nelle biblioteche della zona non lo trovo, ho recuperato un'anteprima on line ma della versione Il cunto dei cunti e la lettura mi è un pò difficoltosa

innanzitutto complimenti per l'avatar!!

anch'io avevo lo Stregatto tempo fa!! tra i miei personaggi Disney preferiti!!
mi dispiace per il libro!! io l'ho preso in libreria, ma tra le varie edizioni a quanto pare quella Adelphi è la più semplice da affrontare con la traduzione fatta bene e note utili ad ogni pagina per capire qualche riferimento a modi di dire e luoghi che non si conoscono o non esistono più...
io sto andando avanti e fino ad ora la mia fiaba preferita è stata
Vardiello, con la madre e il figlio che compensano saggezza e ignoranza l'una dell'altro.
io ricordavo che le storie fossero molto più cruente, ma fino a questo punto solo in una ci sono state scene un po' truci, ma nel raccontarle in questo modo così fluente e scanzonato non risultano affatto pesanti e violente...
sono fiabe che si leggono facilmente, sono molto brevi e ruotano intorno a dei modi dire, alcuni ancora in uso oggi, che sono riportati alla fine di ogni racconto a mo' di chiosa..
anche la storia di cornice è molto carina: l'intreccio tra la figlia del re che non ride mai, la maledizione della vecchia, le fate con i loro doni, il principe morto e poi tutto il resto che non dico per non spoilerare, tutto nella storia iniziale che fa da introduzione ai racconti stile
Decamerone..
Un osservazione da storico: è molto interessante vedere citati nomi di posti e luoghi che oggi esistono o che sono scomparsi e di cui si può capire dunque la storia.
Un esempio può essere la storia ambientata a Miano, che oggi è un quartiere popoloso pieno di caseggiati, mentre nel Seicento, al tempo di Basile, esisteva ma era il nome di un'ampia fetta di terra con al centro un casale con un signore e i lavoratori alle dipendenze... la trovo una cosa affascinante, ma naturalmente questa è deformazione professionale!!