Ho terminato anche io la lettura.
Come ho già detto, è la prima volta che partecipo alla vostra lettura condivisa del mese e, in generale, ad un gruppo di lettura. Se non avessi deciso di partecipare, probabilmente non avrei mai letto “La piccola Fadette”, perché si discosta dalle mie letture abituali. Proprio per questo, penso che il gruppo di lettura sia un’occasione per scoprire e apprezzare libri che diversamente non leggeremmo. Quindi, la mia prima riflessione riguarda proprio l’esperienza della lettura condivisa!
Per quanto riguarda il libro, anche io l’ho trovato davvero scorrevole, piacevole da leggere e ho anche ritrovato quella sorta di narrazione fiabesca. Era proprio ciò che ci voleva dopo un periodo in cui ho letto prevalentemente testi impegnativi e lunghi. Nonostante la semplicità del linguaggio, dello stile e della narrazione, George Sand riesce a toccare delle tematiche veramente attuali, come molti di voi hanno già sottolineato, prima fra tutte quella del pregiudizio e dei luoghi comuni, che molto spesso ci restituiscono una visione distorta della realtà e delle persone. Un’altra tematica che ho trovato molto interessante è quella del rapporto morboso fra i due fratelli e, più precisamente, la dipendenza particolare di un fratello dall’altro e non viceversa e, quindi, la debolezza marcata di uno dei due, che, spesso, si traduce in atteggiamenti guidati dall’egoismo. Penso che anche questo elemento offra lo spunto per una riflessione, perché credo che, a volte, questo meccanismo non accada solo nella relazione fra gemelli o, in genere, fra fratelli, ma che sia un meccanismo che può innescarsi anche in altre tipologie di relazioni affettive, in cui la personalità forte e indipendente dell’uno può prevalere sull’altro. Sono stata molto contenta del finale, in cui anche Sylvinet ha avuto un cambiamento in positivo, mostrandosi finalmente generoso e altruista nei confronti del fratello, anche se, come diceva qualcuno di voi, penso anche io che il suo cambiamento sia avvenuto in maniera troppo veloce.
Tirando le somme, non conoscendo George Sand prima di questo libro e avendo partecipato per la prima volta alla lettura condivisa con un romanzo un po’ fuori dalle mie corde, posso ritenermi molto soddisfatta!
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