Mercoledì, 31 Dicembre 2025

Luglio 2022 - Confessioni di una maschera

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10/07/2022 12:48 #59734 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Luglio 2022 - Confessioni di una maschera
Sono a metà del terzo capitolo e come previsto da Francis, sí, mi piace decisamente di più! I primi due capitoli mi ricordavano veramente troppo un Harmony e se il protagonista fosse eterosessuale dubito che questo libro verrebbe fatto leggere nelle scuole o avesse avuto in generale questo successo.
Concordo con Francis anche nel trovare molto interessante conoscere il punto di vista giapponese della guerra!! Ho letto vari libri giapponesi, ma tutti moderni, è la prima volta che leggo della guerra dal loro punto di vista, e per di più di un punto di vista contemporaneo agli eventi, e mi piace molto.

Continuo a trovare confusionaria l´accezione che il protagonista dà all´attrazione e all´amore. A volte sembra interrogarsi su cosa è l´uno e cosa l´altro, altre volte invece mi sembra mischi senza problemi i due concetti e quindi non riesci a capire quanto questo conflitto interiore abbia effettivamente a che fare con questi aspetti, e quanto invece non dipenda da altro.

Per rispondere a Maria chiara, sí, anche secondo me il libro è una autoanalisi fatta dal sè adulto, sarebbe ancora più inquietante se tutte queste riflessioni fossero fatte veramente da un 12-14-16enne. Riesco a immaginare che un adolescente possa sentirsi confuso sul concetto di "normalità", sul confrontarsi con i suoi coetanei e cercare di capire se si è come loro e se ci si sente diversi, cercar di cambiare o capire perchè è così. Ma come dici te, spesso questa autoanalisi è decisamente troppo filosofica.

"Il solo mezzo di sopportare l'esistenza è di stordirsi di letteratura" Gustave Flaubert

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10/07/2022 13:42 - 10/07/2022 13:47 #59737 da AuLore79
Risposta da AuLore79 al topic Luglio 2022 - Confessioni di una maschera
Io come te... Confido nel terzo lunghissimo capitolo, allora! Speriamo bene... 
come qualcuno ha sottolineato, lo stile di scrittura (o di traduzione?) è piuttosto pesante in alcuni passaggi... 
mah... Lo finirò per principio, ma per ora (inizio del terzo capitolo) lo trovo noiosissimo! 

Non riesco a citare il messaggio a cui mi riferisco, lo pubblico in un commento successivo... Scusate, ma ultimamente il mio telefono da capricci! 
Ultima Modifica 10/07/2022 13:47 da AuLore79.
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10/07/2022 13:45 - 10/07/2022 13:46 #59738 da AuLore79
Risposta da AuLore79 al topic Luglio 2022 - Confessioni di una maschera

 Letto il primo capitolo e sinceramente sono un po' preoccupata, visto che dite che dal terzo la narrazione rallenta,ma a me sembra noiosissimo già adesso 

 Data la fama di questo romanzo, mi aspettavo molto meglio, per ora l'unica nota positiva che riconoscerei al libro è il periodo in cui è stato scritto e la storia dell autore.

Ultima Modifica 10/07/2022 13:46 da AuLore79.

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10/07/2022 15:04 #59743 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic Luglio 2022 - Confessioni di una maschera
Ho finito l'interminabile capitolo terzo! Anche io ho apprezzato la guerra raccontata dai giapponesi, non fosse perché è un'angolazione della seconda guerra mondiale che raramente affrontiamo. C'è da dire che il nostro protagonista non si sofferma tanto sugli eventi, il contesto storico è una sorta di sfondo ai suoi drammi e alle sue elucubrazioni personali.

Da un lato quest'uomo attira molta della mia compassione, perché si tasta tutto il dolore che lo percorre sotto corrente. Al di là delle sue particolari inclinazioni sessuali, è come se si sentisse sempre alienato e separato da tutti, costretto a recitare, appunto, e terrorizzato costantemente al pensiero di non riuscire a reggere la farsa. Mi ha colpito come spesso venga colto dal presentimento di essere scoperto, e se ne angosci fortemente. Ho come l'impressione che la sua sessualità sia solo una componente, forse quella dove si sono "raggrumate" tutte le altre problematiche, e che questo suo senso di alienazione sia viscerale, totale. Non sa come rapportarsi agli altri, quindi finge, e più finge più i suoi impulsi sono tremendi, perché si sente ingabbiato. Oltretutto non sa neanche bene "cosa" fingere, imita gli altri un po' a casaccio.

Insomma, per quanto certi immaginari siano oggettivamente disturbanti non provo repulsione, sembra un ragazzino perso e mi fa molta tenerezza. Anche perché per ora, fantasie pazze a parte, non ha ancora alzato un dito per far male a una mosca... e non mi sembra il tipo, ad essere sincera. Ho come idea che sia più incastrato nella sua testa che altro. Si fa molto male da solo.

Siccome ho toccato questo argomento anche durante la lettura di maggio, metto agli atti per i miei compagni di lettura che ho ancora in antipatia Limonov e non avrei dubbi su a chi tirare un cazzotto dei due. Mentre con Kocchan non ci uscirei a cena, ecco, ma non mi sentirei nemmeno in pericolo. È così triste e ripiegato su sé stesso.

La lettura mi procede a volte spedita, a volte lenta. Lo stile a volte è così vivido da incantare, poi s'incarta in manierismi, parole forbite e giri mentali ripetitivi. In parte ho la sensazione che sia la traduzione. Se pensiamo che ha fatto un doppio giro, dal giapponese all'americano all'italiano, chissà quanto ha perso, è un fatto! Il contenuto però è tutta farina del sacco dell'autore, e lì mi dà lo stesso problema di tutti gli altri decadenti o parenti stretti, dopo un po' c'è un senso di asfissia.

Difficile insomma farsi un'idea del romanzo, per me ambivalente. Mi ha messo la curiosità di leggere altro dell'autore, magari tradotto direttamente dal giapponese, per poter fare un confronto...

Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
Anch'egli sarebbe invecchiato, anch'egli un giorno sarebbe dovuto morire [...]. Ma oggi egli era giovane, era un bambino, il nuovo Siddharta, ed era pieno di gioia. (Siddharta, Herman Hesse)
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10/07/2022 17:12 #59744 da Francis
Risposta da Francis al topic Luglio 2022 - Confessioni di una maschera

bibbagood post=59727 userid=1044

ma non ho capito perchè lui non vuole che si creino legami intelletuali, con i quali tutto l interesse verrebbe meno. Di solito è il contrario, rappresentando l'attrazione intellettuale una forte componente erotica, e non ho capito perchè invece lui preferisca rimanere sul superficiale.

Mi ha incuriosito molto questo commento. Forse non ho capito bene quello che volevi dire. Potresti approfondire, per favore???

In riferimento al finale, volevo dire che è la parte che mi ha deluso di più. 
Attenzione: Spoiler!

...in medio stat virtus...
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10/07/2022 20:30 #59748 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Luglio 2022 - Confessioni di una maschera

Francis post=59744 userid=411

bibbagood post=59727 userid=1044

ma non ho capito perchè lui non vuole che si creino legami intelletuali, con i quali tutto l interesse verrebbe meno. Di solito è il contrario, rappresentando l'attrazione intellettuale una forte componente erotica, e non ho capito perchè invece lui preferisca rimanere sul superficiale.

Mi ha incuriosito molto questo commento. Forse non ho capito bene quello che volevi dire. Potresti approfondire, per favore???
 

A pagina 61, secondo capitolo, scrive:
E tuttavia, fin dall'inizio, mi apparve implicita in questi gusti ordinari un'impossibilità logica che rendeva irraggiungibili in perpetuo i miei desideri. Di regola non esiste nulla che sia più logico dell'impulso carnale. Ma nel mio caso, appena cominciavo a condividere la comprensione intellettuale con una persona da cui mi ero sentito attratto, ecco che il mio desiderio per quella persona si afflosciava automaticamente. La scoperta della benchè minima velleità intellettualistica in un compagno mi obbligava a formulare un giudizio razionale di valori. [...]
Perciò, nel trovarmi di fronte a quegli esseri di pura carne animale non viziata dall'intelletto [..] nulla mi restava da fare fuorchè adocchiarli di continuo e da lontano con indifferenza struggente, badando bene a non scambiarci neanche una parola.


Premettendo che già non mi trovo d'accordo nell'affermazione che non ci sia nulla di più logico dell'impulso carnale, non condivido comunque il pensiero di base, visto che secondo me l'attrazione fisica, soprattutto se veramente limitata a guardare da lontano, è veramente effimera, mentre più intensa è l'attrazione che si crea con una persona con cui c'è sintonia intellettuale. O voi concordate con il protagonista?

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11/07/2022 10:13 #59753 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic Luglio 2022 - Confessioni di una maschera
Non so se ti può essere utile la mia prospettiva, Bea, ma io l'ho capita così: il nostro protagonista è fatalmente attratto dalla virilità. Virilità "nuda e cruda", possiamo dire, anche un po' stereotipata (dopotutto lui è un uomo, e a questi canoni non corrisponde proprio alla grande). È attratto dai corpi muscolosi, che emanano forza vitale, salute, quasi il suo opposto, diciamo. Quando si entra nell'area dell'intelletto, perde ogni interesse, perché è da queste altre caratteristiche che è attratto, possiamo dire anche fissato. Ora, so che io tendo a mettere i personaggi sul lettino dello psicologo, però... insomma, Kocchan è influenzato sin dalla tenera età da questo immaginario guerresco, legato a doppio filo con la morte. Non so se dipende, appunto, dal fatto che lui è malaticcio, ma mi sembra un buon indizio. Dopotutto, ce ne parla abbastanza apertamente. È attratto dalla virilità prorompente, ma contemporaneamente desidera annientarla (morte in battaglia, i vari scenari sadici e sanguinolenti citati da Francis... ecc.). Quindi è un rapporto di amore-odio, che penso scaturisca dal suo personale senso di inadeguatezza ed esasperato dal militarismo dell'epoca.

Gran parte di queste suggestioni le ho avute quando descrive la scena delle figure di ginnastica eseguite da Omi, il compagno di scuola da cui era attratto. Sono descrizioni molto minuziose, è il corpo di Omi che lo soggioga, per come sia forte, per com'è naturale per lui eseguire questi movimenti sotto sforzo, e rammenta anche che tutti gli altri compagni, non solo lui, lo ammiravano inebetiti (ricordo il dettagli dei peli corporei, segno di maturazione sessuale e quindi oggetto di invidia per chi era rimasto "indietro").

Insomma, mi sembra che questo sia per lui un chiodo fisso che lo ossessiona, perciò non c'è spazio per la condivisione intellettuale, ci si sposterebbe su un altro piano. Questo ragazzo non sa cosa sia condivisione e intimità, ha troppa paura di venire smascherato, è sempre sulla difensiva. Chiaro che non puoi entrare in sintonia con nessuno se stai tutto il tempo in guardia. Però più te ne stai alienato, più soffri, più la tua ossessione si ingigantisce, perché è la tua unica valvola di sfogo, e ti divora. Io ho visto questo circolo vizioso.

Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
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11/07/2022 12:18 #59754 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Luglio 2022 - Confessioni di una maschera
Sí, mi ritrovo in quel che dici, anche se secondo me il problema è anche questa sua urgenza e contemporaneamente incapacità a definire cosa sia l´amore. E quindi non sa secondo me neanche lui bene cosa vuole e da cosa è completamente attratto.

Ho finito l'interminabile capitolo terzo! Anche io ho apprezzato la guerra raccontata dai giapponesi, non fosse perché è un'angolazione della seconda guerra mondiale che raramente affrontiamo. C'è da dire che il nostro protagonista non si sofferma tanto sugli eventi, il contesto storico è una sorta di sfondo ai suoi drammi e alle sue elucubrazioni personali.

 

Sisi, riflessioni sulla guerra in sé non ce ne sono, sarebbe stato interessante leggere il punto di vista di un giapponese contemporaneo sulla Germania e gli Stati Uniti. Però elementi come il fatto che a scuola si studiasse il tedesco hanno catturato la mia attenzione, perchè stona proprio secondo me che in Giappone a scuola si studi il tedesco ed è quindi un dettaglio di come la guerra e le allenze si riflettessero nella vita quotidiana.

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11/07/2022 12:39 #59756 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic Luglio 2022 - Confessioni di una maschera

Sí, mi ritrovo in quel che dici, anche se secondo me il problema è anche questa sua urgenza e contemporaneamente incapacità a definire cosa sia l´amore. E quindi non sa secondo me neanche lui bene cosa vuole e da cosa è completamente attratto.


Ho avuto anche io questa impressione, nel senso che l'attrazione per gli uomini è abbastanza chiara e spontanea, però ha anche delle componenti di proiezione. Al tempo stesso, prova qualcosa anche per Sonoko, a volte in modo anche molto netto, a livello di sensazioni (dolori al petto, pensieri ricorrenti ecc.). Solo che è intrappolato dai suoi stessi preconcetti, e analizza, analizza, si incarta tra i veri livelli di finzione. Non ha dei sentimenti molto genuini, e orientarcisi non è facile nemmeno per lui. Non si dà nemmeno la concessione di sperimentare qualcosa, alla fine, con leggerezza... tutto dev'essere così, o bianco o nero. Ci credo che non ha pace!

Però elementi come il fatto che a scuola si studiasse il tedesco hanno catturato la mia attenzione, perchè stona proprio secondo me che in Giappone a scuola si studi il tedesco ed è quindi un dettaglio di come la guerra e le allenze si riflettessero nella vita quotidiana.


È vero, anche i dettagli sono rivelatori!

Maria Chiara | Redattrice editoriale e per il Web | Social: @lettereminute
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11/07/2022 12:48 #59757 da lettereminute
Risposta da lettereminute al topic Luglio 2022 - Confessioni di una maschera
Tipo, aggiungo una cosa molto stupida... ma mi ha fatto tenerezza quando:

Attenzione: Spoiler!


La riflessione che mi viene è: quante volte le nostre aspettative sono state deluse? Quante volte ci siamo sentiti anormali, sbagliati, o come se "dovessimo" provare delle sensazioni perché convinti che fosse la cosa più normale o più giusta? Quante volte questa pressione che ci siamo messi addosso da soli ha completamente falsato l'esperienza che stavamo vivendo a causa dell'ansia?

Al di là delle particolari tendenze del nostro protagonista, che lo condannano a un isolamento ancora più marcato (e che mi chiedo, onestamente, se discusse e "trattate" non si sarebbero ridotte, almeno a livello di pensieri disturbanti e intrusivi), credo che ci si possa facilmente trovare in questo.

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Ciao a tutti,Sono una lettrice non molto assidua, mi sono appena iscritta con l' intento di farmi ispirare da voi dai vostri consigli.

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Scusatemi ieri ho sbagliato ed addirittura confuso il giorno l'incontro era il 28 e non il 29. Quindi vorrei prepararmi per il prossimo mi dite dove posso trovare le informazioni, grazie.

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Ciao Stefania, certo che può esserle d'aiuto. Qua leggiamo e scriviamo, ci confrontiamo e col tempo ci apriamo. La lettura diventa strumento di condivisione e crescita. Vi aspettiamo ;)

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