Martedì, 04 Novembre 2025

Gennaio 2023 - Per tutti i giorni della tua vita

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08/01/2023 22:36 #61786 da Cinzi@
Ciao a tutti. Ho appena finito il romanzo: mi ha tenuta incollata fino alla fine, pur sapendo come sarebbero andate a finire le cose. La storia risponde abbastanza a quella vera, ma l'autrice è stata brava a contrapporre la narrazione delle due donne principalmente coinvolte, loro malgrado su due fronti diversi.
A me personalmente sono piaciuti entrambe, due persone con un grosso fardello da portale.
Emily resta incessantemente accanto al figlio malato, è colei che ha sempre sotto gli occhi la situazione reale del figlio: lei ha davanti agli occhi ogni istante il fatto che Matt non fa e non vive quello che vivono i bambini della sua età, ma fa ogni cosa per circondarlo di normalità, di quelle cose che i genitori fanno per i figli, come decorare la cameretta dell'ospedale, come fosse la sua. E' giovane, è insicura, si sottostima, spesso fa paragoni con il compagno Will. In realtà Emily dimostra una gran forza d'animo, fino alla fine, anche se è giovane come l'acqua.

Nadia è colei che deve dire NO in una situazione quantomai spiacevole perché di mezzo c'è la vita di un bambino. E' in una posizione davvero scomoda. 
Della caratterizzazione di Nadia, fatti salvi i soliti clichè piuttosto scontati, della donna in carriera sessualmente dominante e che se la tira (come dice Will), ho apprezzato invece molto il racconto della sua fragilità interiore, conseguenza della mancanza dei genitori fin dalla giovane età. La sua solitudine è rimarcata dalla figura della nonna, che c'è, ma non può interagire. 
Quando Nadia va a trovare la sua nonna portandosi i pesi delle vicende che la affliggono, mi fa tenerezza: sembra una bambina, che si è sbucciata un ginocchio, o che ha bisticciato con un'amichetta, e che va a farsi consolare dalla persona che ha più vicina, anche se questa non può parlarle. 
Attenzione: Spoiler!
 
Mi spiace leggere che il libro sia stato classificato come "lettura per un pubblico femminile", come potrebbe esserlo un "I love shopping a New York", per dire. A dirla tutta è il padre di Matt il maggior artefice degli eventi narrati ed è una storia di vita vera che non vedo perché non dovrebbe essere d'interesse per un pubblico di qualsiasi genere. L'etichetta va un po' stretta. 

 

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09/01/2023 17:24 #61797 da Mattia P.
Risposta da Mattia P. al topic Gennaio 2023 - Per tutti i giorni della tua vita

@ Ciao Matteo ben tornato, se scavi un poco nell'argomento troverai anche un argomento pirandellesco. pensaci poi me lo scrivi.

Ciao Graziella,
se era rivolto a me, grazie!
Vuoi dire che nel romanzo che stiamo leggendo si nasconde un tema pirandelliano? Se è cosi, cercherò di "aguzzare la vista".

Il prossimo capitolo che mi aspetta è la "visita del giudice".

Giunto fin qui mi trovo a dire che non è facile schierarsi, perché ci sono ragioni valide e punti di debolezza in tutte le varie posizioni.
Per esempio, ho apprezzato la volontà di mediazione italiana che non si lascia intimidire dal gelo inglese, anche se mi chiedo quali siano i veri interessi delle "parti straniere". Da parte inglese invece mi chiedo quanto sia la volontà di tutelare il vero bene della giovane vita o quanto sia una posizione legata a fattori di tutela della credibilità dell'istituzione o addirittura di orgoglio personale.

Mah! Proseguo nella lettura cercando di fare chiarezza, sempre che sia possibile.

Nadia che va a trovare sua nonna, mi ricorda con tanta nostalgia, gli ultimi anni di vita della mia. Quando la andavo a trovare in struttura era come se "mia nonna" non ci fosse già più. E' come aver subito un doppio lutto. Ti illudi di ritrovare nella sua voce, nei tratti del volto, in alcuni gesti, la sua presenza. Ma la verità è che lei già non c'è più. Quella persona che conoscevi e che hai amato non esiste più. Allora cerchi di affezionarti e di voler bene anche alla "nuova nonna". In parte penso di esserci riuscito.

Sarà mica questo il tema pirandelliano, Graziella?

"Bea sostiene che leggere è un'arte in via di estinzione e che i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, e che la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare"

Carlos Ruiz Zafon
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09/01/2023 17:52 #61798 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Gennaio 2023 - Per tutti i giorni della tua vita

@ Ciao Matteo ben tornato, se scavi un poco nell'argomento troverai anche un argomento pirandellesco. pensaci poi me lo scrivi.

Ciao Graziella,
se era rivolto a me, grazie!
Vuoi dire che nel romanzo che stiamo leggendo si nasconde un tema pirandelliano? Se è cosi, cercherò di "aguzzare la vista".

Il prossimo capitolo che mi aspetta è la "visita del giudice".

Giunto fin qui mi trovo a dire che non è facile schierarsi, perché ci sono ragioni valide e punti di debolezza in tutte le varie posizioni.
Per esempio, ho apprezzato la volontà di mediazione italiana che non si lascia intimidire dal gelo inglese, anche se mi chiedo quali siano i veri interessi delle "parti straniere". Da parte inglese invece mi chiedo quanto sia la volontà di tutelare il vero bene della giovane vita o quanto sia una posizione legata a fattori di tutela della credibilità dell'istituzione o addirittura di orgoglio personale.

Mah! Proseguo nella lettura cercando di fare chiarezza, sempre che sia possibile.

Nadia che va a trovare sua nonna, mi ricorda con tanta nostalgia, gli ultimi anni di vita della mia. Quando la andavo a trovare in struttura era come se "mia nonna" non ci fosse già più. E' come aver subito un doppio lutto. Ti illudi di ritrovare nella sua voce, nei tratti del volto, in alcuni gesti, la sua presenza. Ma la verità è che lei già non c'è più. Quella persona che conoscevi e che hai amato non esiste più. Allora cerchi di affezionarti e di voler bene anche alla "nuova nonna". In parte penso di esserci riuscito.

Sarà mica questo il tema pirandelliano, Graziella?
Il tema vagamente pirandelliano sta nel fatto che come in Pirandello nell'opera "Come tu mi vuoi" non viene accettata la scomparsa di una persona amata, così in questo romanzo i due genitori non si riescono a staccarsi dal loro figlio che purtroppo è inguaribile e che non presenta alcuna speranza di vita. Non riescono e si attaccano anche all'offerta italiana, dell'ospedale del Bambin Gesù che ne fa un fatto etico-morale, anche loro sanno benissimo che il bambino non vivrà, si tratta solo di non staccare la spina e di provare con una tracheotomia e con un'alimentazione tramite sondino. Ma se la malattia è come viene descritta, gravemente cerebrale, si tratta solo di un modo diverso di morire, la spina che viene staccata nell'ospedale inglese, o la morte "naturale" dopo aver tentato altre cose. Da parte italiana ripeto c'è l'aspetto etico-morale cristiano, da parte anglosassone c'è il protocollo da seguire. Non cambia nulla, il povero bambino morirà comunque. Quello che mi fa pensare è altro, l'età troppo giovane dei due genitori, la voglia del padre di mostrare a tutto il mondo che lui può andare contro al protocollo e alla legge inglese. E' una forma compensativa, un modo per non cadere nella depressione, combattere aiuta a sopportare il dolore. 
Per quanto riguarda la tua nonna.Anche io ho dovuto mettere per alcuni mesi mio marito in una RSA, e appena ho potuto me lo sono portata a casa. E' stato molto bello, lui leggeva il giornale, usciva, guardava il TG. Quando era nella RSA, per alcuni mesi, sembrava un animale in gabbia. La reclusione non fa bene a nessuno. una volta i vecchi si tenevano in casa, anche con l'alzaimer.
In questo romanzo la storia della nonna di Nadia, sembra andare quasi di pari passo con la storia del bambino. 
Il bello di questo romanzo sono i sentimenti, che l'autrice è riuscita a portare in campo con una veridicità fantastica, non so come ci sia riuscita. 

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
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09/01/2023 17:58 #61799 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Gennaio 2023 - Per tutti i giorni della tua vita

Cinzi@ post=61786 userid=6705Ciao a tutti. Ho appena finito il romanzo: mi ha tenuta incollata fino alla fine, pur sapendo come sarebbero andate a finire le cose. La storia risponde abbastanza a quella vera, ma l'autrice è stata brava a contrapporre la narrazione delle due donne principalmente coinvolte, loro malgrado su due fronti diversi.
A me personalmente sono piaciuti entrambe, due persone con un grosso fardello da portale.
Emily resta incessantemente accanto al figlio malato, è colei che ha sempre sotto gli occhi la situazione reale del figlio: lei ha davanti agli occhi ogni istante il fatto che Matt non fa e non vive quello che vivono i bambini della sua età, ma fa ogni cosa per circondarlo di normalità, di quelle cose che i genitori fanno per i figli, come decorare la cameretta dell'ospedale, come fosse la sua. E' giovane, è insicura, si sottostima, spesso fa paragoni con il compagno Will. In realtà Emily dimostra una gran forza d'animo, fino alla fine, anche se è giovane come l'acqua.

Nadia è colei che deve dire NO in una situazione quantomai spiacevole perché di mezzo c'è la vita di un bambino. E' in una posizione davvero scomoda. 
Della caratterizzazione di Nadia, fatti salvi i soliti clichè piuttosto scontati, della donna in carriera sessualmente dominante e che se la tira (come dice Will), ho apprezzato invece molto il racconto della sua fragilità interiore, conseguenza della mancanza dei genitori fin dalla giovane età. La sua solitudine è rimarcata dalla figura della nonna, che c'è, ma non può interagire. 
Quando Nadia va a trovare la sua nonna portandosi i pesi delle vicende che la affliggono, mi fa tenerezza: sembra una bambina, che si è sbucciata un ginocchio, o che ha bisticciato con un'amichetta, e che va a farsi consolare dalla persona che ha più vicina, anche se questa non può parlarle. 

Attenzione: Spoiler!
 
Mi spiace leggere che il libro sia stato classificato come "lettura per un pubblico femminile", come potrebbe esserlo un "I love shopping a New York", per dire. A dirla tutta è il padre di Matt il maggior artefice degli eventi narrati ed è una storia di vita vera che non vedo perché non dovrebbe essere d'interesse per un pubblico di qualsiasi genere. L'etichetta va un po' stretta. 

 

Sono davvero d'accordo con te sull'introduzione di Mike e tutto il resto, una cosa inutile a che sa di artificiale e di fantastico, poco credibile. Mi è piaciuta veeramente la tua critica, e penso che l'autrice ne dovrebbe tener conto per un futuro. 

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
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09/01/2023 22:59 #61808 da Emolo86
Care lettrici, cari lettori,
mi stupisce la rapidità - senza perdere di senso critico - con cui leggete i romanzi!
Mi rincuora sapere che ci sono persone che ancora trovano nella lettura una forma di rifugio, uno spunto di riflessione, un angolo in cui riposare il pensiero e, nello stesso tempo, dargli nuova vitalità.
Cerco di rispondere a qualche intervento, mi scuso qualora mi sia persa qualcosa, se così fosse chiedetemi di nuovo.
Intanto mi rincuora molto sapere che lo stile ha funzionato: la doppia narrazione, l'attenzione a piccoli dettagli per definire i personaggi e i luoghi, il tentativo di incalzare il lettore, lo sforzo di far emergere le emozioni senza scivolare nel melenso. Non è stato immediato, per me, trovare questo stile e i primi capitoli soffrono un po' dell'immersione nella vicenda medica, ma piano piano io stessa, nello scrivere, mi sono resa conto che qualcosa era scattato e il testo si è composto in maniera molto fluida.
1. Ho mai pensato di contattare i genitori di Alfie Evans? Sì, ci ho pensato. Perché non l'ho fatto? Perché ho avuto paura! Paura che mi accusassero di essermi appropriata della loro storia, paura che mi minacciassero, mi dicessero di lasciar perdere e io non potevo... ero troppo dentro a questi fatti. Al momento nessuno di coloro che sono stati legati ai fatti di cronaca mi ha contattata: ci sono anche alcune associazioni e personaggi politici che hanno accolto i genitori di Alfie a Roma dopo la scomparsa del piccolo... Probabilmente non sto facendo tanta eco, oppure non sono interessati. Comunque il mio intento era fare letteratura su una vicenda reale tanto potente da darmi la possibilità di scavare diversi temi... Cerco di pensare positivo: i genitori hanno fatto di tutto per far conoscere la vicenda del figlio. Forse potrebbero apprezzare una ripresa di quegli eventi per accendere nuovamente i riflettori sulle questioni a loro care?
2. Traduzione in inglese: ci stiamo lavorando! Ho la grande fortuna di essere seguita da un agente letterario, figura oggi fondamentale per un autore, sia affermato che emergente. L'agente detiene i diritti del mio romanzo e lo ha già presentato lo scorso ottobre alla Fiera di Francoforte, tra le più importanti del settore. Lì si ritrovano editori e agenzie da tutto il mondo, ognuno in cerca di nuove storie... Sono processi molto lunghi, ma l'agente ha fatto tradurre alcuni capitoli in inglese per presentare l'opera in questo contesto internazionale. Quindi, speriamo!
3. Nessuno sa di noi: è uno dei titoli che mi ha ispirata e guidata, insieme a "Un uso qualunque di te" di Sara Rattaro (che poi, con sopresa e per volere del destino, mi ha donato la frase in fascetta) e, soprattutto, "Non ti muovere" di Margaret Mazzantini. Pensate che la direttrice editoriale di Piemme che mi ha selezionata ricevette il dattiloscritto della Sparaco e si rifiutò di leggerlo perché incinta... Quel libro "sfuggì" così a Piemme, se lo prese Giunti e arrivò in finale allo Strega. Ho incontrato la direttrice ed editor lo scorso luglio a Milano e mi ha detto di aver fatto una fatica immensa a leggere "Per tutti i giorni della tua vita", ma che non voleva ripetere lo stesso errore. Per me e la mia storia un grande augurio!
4.
Attenzione: Spoiler!
 Mike: a un certo punto mi sono resa conto che il passato di Nadia doveva avere più peso nell'influenzare le sue prese di posizione e, soprattutto, i suoi comportamenti disinibiti. L'essere diventata orfana a vent'anni non era certo sufficiente. L'ispirazione è forse arrivata proprio dalla Mazzantini che avevo letto poco prima di iniziare a scrivere, non lo so. Comunque questa storia non l'avevo pensata prima, è arrivata durante la stesura. Perché Nadia non sa amare? Perché non si vuole rispettare, quasi si punisce? Perché il suo lavoro viene prima di tutto, è la sua vita stessa? Ho pensato che qualcosa di molto forte doveva averla disillusa riguardo alle relazioni di coppia e un errore importante doveva essere la causa del suo auto-flagellarsi. Accolgo però la critica: forse il ritorno dell'amore non aggiunge molto, soprattutto nelle minacce inconsistenti.
5. Grazie per aver criticato l'etichetta di "letteratura femminile": ovviamente sono d'accordo. Però resta il prodotto commerciale che forse penalizza la storia. L'immagine della ragazza in copertina (fermo restando che amo la copertina!), le due voci femminili come io narrante. Diversi uomini mi hanno detto: "Cosa lo leggo a fare?" Felice di sapere che, avviata e conclusa la lettura, è possibile sostenere che i temi trattati ci riguardano un po' tutti.
6. Nonna Eva: è il mio personaggio preferito, l'ho confessato e lo ribadisco! Ho avuto una nonna in RSA malata di demenza senile, mio padre ha lavorato 40 anni in una RSA, sono ambienti che ho frequentato e hanno lasciato solchi in me. Ho pure una nonna di 88 anni e mezzo, che vive da sola, è lucida, e molto forte fisicamente! Lei mi sta insegnando la bellezza di coltivare i rapporti con le persone di altre generazioni.

Grazie ancora a tutte e tutti! Spero davvero di non aver dimenticato di rispondere a qualche osservazione.


 
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10/01/2023 09:41 #61809 da Marula
sono partita prevenuta perchè il libro si basa sulla storia reale di alfie evans, il bimbo finito nelle cronache internazionali (e in tribunale) per avere una malattia degenerativa incurabile, dei genitori giovanissimi (e cattolicissimi) che si rifiutavano di staccare le speine che lo tenevano in vita, e una equipe medica che invece sosteneva l'esigenza del non accanimento...

ho odiato come questa vicenda sia stata vergognosamente strumentalizzata da i cattotalebani pro vita, e nello stesso momento dai pro scienza ad ogni costo...

questo libro mi sta riportando alle PERSONE che nella vicenda reale sono stata ingurgitate dalle urla e dal clamore di tv, social e giornali......i punti di vista ovviamente diametralmente opposti, che si incontrano in quella zona d'ombra che è il ragionevole dubbio, che vale per entrambi...non l'ho ancora finito, ma ringrazio l'autrice per la delicatezza nel ridarci spunti di riflessione e comprensione che una vicenda del genere avrebbe meritato 
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10/01/2023 19:53 #61819 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Gennaio 2023 - Per tutti i giorni della tua vita

Marula post=61809 userid=7904sono partita prevenuta perchè il libro si basa sulla storia reale di alfie evans, il bimbo finito nelle cronache internazionali (e in tribunale) per avere una malattia degenerativa incurabile, dei genitori giovanissimi (e cattolicissimi) che si rifiutavano di staccare le speine che lo tenevano in vita, e una equipe medica che invece sosteneva l'esigenza del non accanimento...

ho odiato come questa vicenda sia stata vergognosamente strumentalizzata da i cattotalebani pro vita, e nello stesso momento dai pro scienza ad ogni costo...

questo libro mi sta riportando alle PERSONE che nella vicenda reale sono stata ingurgitate dalle urla e dal clamore di tv, social e giornali......i punti di vista ovviamente diametralmente opposti, che si incontrano in quella zona d'ombra che è il ragionevole dubbio, che vale per entrambi...non l'ho ancora finito, ma ringrazio l'autrice per la delicatezza nel ridarci spunti di riflessione e comprensione che una vicenda del genere avrebbe meritato 

la tua recensione ci ha arricchito, ed è molto appropriata, anch'io la penso come te sulle strumentalizzazioni dei media, sempre e comunque vergognose, mi è piaciuta molto la definizione di cattotalebani. Hai ragione. una vicenda dolorosissima, come altre di quel genere. Secondo me l'autrice ha fatto un ottimo romanzo, anche perchè, è riuscita ad entrare nel profondo di se stessa madre e creare una vera empatia con Emily. 

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)

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13/01/2023 10:09 #61844 da SARA1984
Risposta da SARA1984 al topic Gennaio 2023 - Per tutti i giorni della tua vita
Alla fine mi sono lasciata convincere e ho appena comprato il libro ...lo inizierò questa sera 
sembra sciocco ma sono molto in ansia per questa lettura ho un pò paura delle sensazioni che può scaturure ...vi farò sapere
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13/01/2023 23:02 #61849 da vanna
Il libro mi è piaciuto e sarà impossibile dimenticarlo non tanto per la storia vera a cui si ispira ma per la bravura dell'autrice a scandagliare il cuore dei personaggi e ricreare un mondo di sentimenti ed emozioni contrastanti da sopraffare il lettore,e come nel mio caso, farsi coinvolgere a tal punto da ondeggiare dalla posizione iniziale a quella opposta .Da una parte l' evidenza della scienza e della ragione ( Nadia, la fredda legge inglese...) dall'altra la voce del cuore sostenuta pure da una concezione religiosa ( il padre ,la madre , la Baldini...).
Anche se la soluzione asettica ed algida della scienza in quella situazione dovrebbe prevalere per buon senso e per amore di una creatura che non avrà sicuramente una vita degna di essere vissuta,si resta ammaliati dal mondo emozionale e dai gesti amorevoli dei genitori che cercano, sfidando qualunque ostacolo, di salvaguardare l'esistenza del loro piccolo sperando che le prognosi negative ed incerte dei dottori dell' hospital vengano
sostituite da altre prefigurate da uno specialista svizzero e da medici cattolici italiani .
Io mi sono identificata di gran lunga con le sofferenze,le ansie,le angosce dei genitori e per nulla con quel clamore mediatico creato soprattutto dal padre, ho trovato difficoltà, nonostante io sia razionale a partecipare alla vita di Nadia anche se riconosco che il personaggio è funzionale alla storia in tutte le sue scelte, fa eccezione la vicenda della nonna, figura molto cara che mi ha ricordato gli ultimi anni di non vita di mia mamma .


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13/01/2023 23:09 #61850 da Vanessa
Ciao a tutti, io ho cominciato il libro una settimana fa e sto circa alla metà. 
Questo alternarsi tra i due personaggi mi piace molto e in realtà mi fa viaggiare tra un momento in cui sono assolutamente dalla parte dei genitori, e il momento dopo in cui mi schiero senza dubbio alcuno con la dottoressa. Insomma su questi argomenti non riesco proprio a trovare una mia opinione ferma, ma penso perchè alla fine non esiste veramente un opinione che sia quella giusta. 
La scrittura è molto scorrevole e ti fa correre da una pagina all'altra, quindi devo dire che nonostante l'argomento non è dei più semplici il libro si legge bene. 
Mi ha toccato molto il rapporto di Nadia con la nonna, e sono curiosa di sapere dove porti. E' come se nell'insieme della vicenda l'autrice ci volesse ricordare che esistono poi anche le cose normali, i problemi di tutti giorni, una nonna a cui viene l’Alzheimer, e lo trovo estremamente vero. Il fatto che abbia dato spazio a particolari che sono fuori dalla vicenda principale, conferisce più verità al romanzo. 
Non mi esprimo un parere su Emily e Will perchè sono due personaggi che sto ancora cercando di capire e non voglio dare un giudizio affrettato, dico solo che le pagine con Will per ora sono quelle più concitate e che se ne vanno via più velocemente. 
 

"Non può essere ch’io abbia tanta felicità, dopo tanto dolore. È un sogno; un sogno di quelli che ho fatto spesso, di notte, immaginandomi di stringerla ancora una volta sul mio cuore, come faccio ora; credendo di baciarla e sentendo che mi amava e che non mi avrebbe lasciato mai."
Jane Eyre
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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

Buongiorno! Se qualcuno avesse ancora problemi di login, dovete prima cancellare la cache del pc/smartphone, ricaricare la pagina, riaccettare i cookies e poi fare il login ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

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Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

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Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

Ciao Marialuisa! Sezione "News & Eventi" del sito: ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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