Mercoledì, 05 Novembre 2025

Gennaio 2023 - Per tutti i giorni della tua vita

  • guidocx84
  • Avatar di guidocx84 Autore della discussione
  • Offline
  • Amministratore
  • Amministratore
  • Founder, IT & Community Manager
Di più
14/01/2023 18:57 #61865 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Gennaio 2023 - Per tutti i giorni della tua vita
Sono giunto intorno al 60% della lettura. La storia è commovente e a tratti straziante. Per questo motivo capita che la sera prima di andare a letto (quando solitamente dedico il tempo alla lettura) non riesca a prendere il libro in mano...

Capisco la scienza e mi fido di essa ma non posso neanche ignorare la parte emotiva del mio cervello. Entrando in empatia con questi genitori, non posso non pensare a quanta sofferenza debbano aver provato nel cercare di tenere in vita il proprio figlio (seppur nelle gravissime condizioni in cui versa, e nonostante la scienza lo dichiari "morto") mentre l'ospedale spingeva per staccare la spina, trascinandoli addirittura in tribunale.

Comunque vorrei dire che i personaggi sono caratterizzati davvero benissimo. Ci sono dei dettagli evidenti ed altri meno evidente che, se colti, ci fanno capire quanta attenzione l'autrice abbia posto nel raccontare al meglio ciascuno di essi.

La contrapposizione tra Nadia e Emily è evidente nei comportamenti delle due donne. Ad un certo punto della storia (quando Emily e Will si recano presso lo studio dell'avvocato Lancaster), Emily dice:

"Mi tiro su la gonna verso le ginocchia, quando sto seduta tende a mostrarmi troppi centimetri di coscia".

Ho sottolineato la frase perché in essa ho riconosciuto la volontà dell'autrice di delineare ancora meglio il personaggio di Emily contrapponendolo a quello di Nadia. Magari mi sbaglio, tuttavia ho percepito questo e l'ho apprezzato perché ripeto, ci vedo estrema attenzione al personaggio.

Altro paragrafo che mi ha toccato profondamente è il seguente:

"Davvero è solo la tua fede in Dio a darti tanto coraggio? Me lo dici come fai?" La sua voce è dura. "Io non ho visto mio figlio nascere" dice. "Non voglio vederlo morire".

Per quanto riguarda la classificazione del libro nel genere "letteratura femminile", premesso che personalmente non mi interessano le etichette, posso dire che non la trovo coerente. La figura di Will ad esempio, il papà, è una figura in cui ogni uomo potrebbe facilmente identificarsi e grazie ad essa fare riflessioni e ragionamenti.

Mi dispiacerebbe se questo genere di "etichette" trattenesse un uomo dal leggere questo libro.

«Heaven goes by favor. If it went by merit, you would stay out and your dog would go in.» Mark Twain
I seguenti utenti hanno detto grazie : Bibi, vanna, Graziella, Mattia P.

Accesso o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
14/01/2023 21:28 - 14/01/2023 21:30 #61869 da Mattia P.
Risposta da Mattia P. al topic Gennaio 2023 - Per tutti i giorni della tua vita
Ho terminato oggi il libro e in primis faccio i complimenti all’autrice per questa sua opera prima.

A me il romanzo è piaciuto molto nello stile di scrittura, nella caratterizzazione dei personaggi, nella struttura narrativa, nell’aver saputo dosare momenti introspettivi, drammatici e commoventi e aver sicuramente stimolato la riflessione su un tema davvero difficile.
Pur essendo un cattolico praticante faccio davvero fatica a esprimermi in modo netto su questo tema. Parole quali tutela della vita e accanimento terapeutico sono troppo vaghe per definire una specifica situazione. Non mi sento di giudicare la decisione del giudice Henz, che mi è sembrato abbia fatto tutto il possibile per arrivare alla conclusione migliore, ma allo stesso tempo, quando tale decisione deve fatalmente essere messa in pratica, Elena è “terribile” nel calarci nei panni di Emily e della situazione e allora diventa molto difficile…

Ci sono state diverse frasi che mi hanno colpito, ma  avendo la copia della biblioteca (non me ne voglia Elena), non ho potuto appuntarmele come avrei voluto. Ma addirittura ci sono state parole che ho provato gusto a leggere, tipo “brillii”… altre le ho dovute cercare sul vocabolario, che male non fa.

Tra le frasi che mi hanno colpito ne riporto un paio a titolo di esempio: 

In quell’attesa tanto carica di perché non mi staccavo più dal corpo di mio figlio: ero diventata una delle sue macchine, ma era lui a tenere in vita me”.

Oppure:

…perche l’amicizia è un amore senza corruzioni, una catena che si scioglie nel tempo e tiriamo un po' per uno, e avanziamo unite”.

Ribadisco la mia grande simpatia per Kate e per ciò che nella vita reale rappresenta: l’amico/a che per noi c’è sempre e per il/la quale ci siamo sempre.

Ringrazio Elena Premoli anche per aver risposto alle mie curiosità e non solo. Un grande in bocca al lupo per il successo del romanzo e per quelli a venire.

Grazie Graziella per aver proposto questo romanzo.

"Bea sostiene che leggere è un'arte in via di estinzione e che i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, e che la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare"

Carlos Ruiz Zafon
Ultima Modifica 14/01/2023 21:30 da Mattia P..
I seguenti utenti hanno detto grazie : Bibi, Graziella, elis_

Accesso o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
15/01/2023 14:35 #61883 da Graziella
Risposta da Graziella al topic Gennaio 2023 - Per tutti i giorni della tua vita
Mattia, quello che ho apprezzato al mille per cento è stata la tua dichiarazione.: "pur essendo un cattolico convinto, ecc."
dimostra l'intelligenza della persona che nonostante il suo credo, riesce a pensare con la sua testa. La libertà di pensiero è la cosa più bella che ci sia. Mi sento in un mondo migliore.

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
I seguenti utenti hanno detto grazie : Mattia P.

Accesso o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
15/01/2023 19:44 #61887 da elis_
E' stata una lettura talmente intensa e coinvolgente da essermi ripromessa di commentare una volta terminata, per cercare di dare un giudizio finale e bilanciato. In primis, mi sento di fare i complimenti all'autrice, avendo la possibilità di questo confronto diretto, sia per il coraggio avuto nell'affrontare questa storia sia per come è stata narrata, ho infatti apprezzato moltissimo la doppia narrazione, che ha dato il giusto equilibrio alla trama nonché una visione più completa dei fatti. Mi è piaciuto il personaggio di Nadia, ma, inaspettatamente, il personaggio che ho apprezzato di più alla fine è stato Sally, per il supporto che ha dato a Nadia nei capitoli finali e per il coraggio che ha avuto nel seguire la sua etica, per essere stata un'amica e un medico impeccabile, nonostante il suo ruolo secondario nella storia. Ho apprezzato molto il finale, il modo in cui sono proseguite le vite dei personaggi e la sensazione che lascia che ci ricorda che, volente o nolente, la vita continua. Ci sono, invece, altre cose che ho apprezzato meno. Doverosa premessa: sono giovane (non quanto Emily, ma abbastanza giovane direi), non ho figli per scelta personale e sono un'infermiera, due criteri che immaginavo mi avrebbero, in qualche modo, influenzato durante la lettura e infatti l'ostacolo più grande, personalmente, è stato non riuscire ad empatizzare con la storia e con i personaggi, che è la cosa che preferisco quando leggo. I personaggi sono ben caratterizzati però sinceramente non mi sono proprio piaciuti, partendo da Emily e Will, che rappresentano l'opposto di quello che sono e quello in cui credo, talvolta ho trovato davvero difficile proseguire la lettura perchè mi risultavano stucchevoli, la loro fede e cieca speranza mi facevano stizzire, mi sono sembrati completamente irrazionali, al tempo stesso non ho apprezzato Nadia perchè era eccessivamente opposta a loro, purtroppo per me non è bastata la giustificazione dell'aver perso i genitori né tantomeno quella dell'aborto, concordando con chi ha detto che è stata una parentesi introdotta troppo frettolosamente e poco approfondita, mi è sembrata una persona a tratti poco matura e troppo rigida, nonchè un medico carente, ha lasciato che la storia di Matt la sgretolasse personalmente ma non è stata in grado di fornire l'aiuto di cui Matt e i genitori avevano bisogno, nè emotivamente nè clinicamente. Forse non è la storia più adatta a me e quindi non ho potuto apprezzarla appieno, nonostante io sia fortemente emotiva e grande fan delle storie strazianti (chi mi conosce sul forum lo sa), probabilmente il limite è stato dato dal bambino e la medicina come temi centrali, posizioni su cui sono molto ferma. Concludo dicendo che comunque è stato un libro che mi ha fatto piacere leggere, di cui ho parlato sia in famiglia che con gli amici, che mi ha incuriosita, fatta riflettere, emozionare e spesso anche arrabbiare e penso che quando una storia suscita delle emozioni abbia colpito nel segno, per cui ancora complimenti ad Elena Premoli, che ho avuto il piacere di conoscere personalmente al raduno, per aver affrontato questa storia con delicatezza estrema ed equilibrio sorprendente.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Graziella

Accesso o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
15/01/2023 20:13 - 15/01/2023 20:18 #61889 da Mattia P.
Risposta da Mattia P. al topic Gennaio 2023 - Per tutti i giorni della tua vita
Grazie elis_ per il tuo commento alla lettura. Mi ha particolarmente colpito questo passaggio:

"[Nadia]...ha lasciato che la storia di Matt la sgretolasse personalmente ma non è stata in grado di fornire l'aiuto di cui Matt e i genitori avevano bisogno, nè emotivamente nè clinicamente."

Una sintesi molto chiara e interessante (in particolare perche espressa da una persona del settore) di questo personaggio che penso sia proprio il tipo di dottore in cui si spera sempre di non imbattersi quando si sta male. Oramai vi sono una marea di studi che dimostrano come la competenza clinica sia insufficiente se non è accompagnata da adeguate "competenze" umane e psicologiche. Recentemente ho finito di leggere un classico saggio che descrive molto bene queste problematiche (Norman Cousins - "Anatomia di una malattia"; in originale "Anatomy of a illness as perceived by the patient").
Sono certo che qualcosa è cambiato e sta cambiando. Ma sicuramente restano ancora molti margini di miglioramento.

"Bea sostiene che leggere è un'arte in via di estinzione e che i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, e che la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare"

Carlos Ruiz Zafon
Ultima Modifica 15/01/2023 20:18 da Mattia P..
I seguenti utenti hanno detto grazie : Bibi, Graziella, elis_

Accesso o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
16/01/2023 10:20 #61895 da SARA1984
Risposta da SARA1984 al topic Gennaio 2023 - Per tutti i giorni della tua vita
ho iniziato il libro come detto sabato e ad oggi sono a circa il 60% e questo è sicuramente merito alla narrazione scorrevole e schietta che ti da via ad un circolo vizioso dove non vorresti più smettere di leggere quindi complimenti alla scrittrice , ma devo dire che non ho trovato ciò che mi aspettavo (per mia fortuna altrimenti non credo che sarei andata avanti così tanto) non ho trovato quell'emozione straziante quel dolore che temevo di leggere (che ho incontrato in altri libri quale non ti muovere  o amabili resti ecc) qui c'è la storia, c'è il dolore e si sente ma non non mi ha dato quell'impatto forte ed intenso che temevo di trovare è tutto più delicato
I personaggi sono ben delineati almeno quelli di Nadia e di Whill ma Emily? dov'è? perchè non la sento al livello emotivo cioè so che c'è anche sempre presente accanto  a Matt ma la sento solo come voce narrante a volte anche estranea al tutto   insomma come se lei stessa si fosse estraniata all'immenso quadro di tutto mentre Whill combatte come solo un padre pieno d'amore sa fare (e questo personaggio ci fa capire quanto questo libro non è per nulla rivolto solo ad un pubblico femminile ma a  soprattutto a quello maschile per capire e far capire come un padre forte un compagno presente sia la cosa più importante del mondo per il proprio figlio e pr la propria compagna ) 
ma la figura che più mi ha colpito è Nadia più vera di chiunque altro nel suo dolore un dolore che si porta dentro dalla perdita dei genitori che non le permette di iniziare un rapporto ma preferisce accontentarsi di incontri occasionali che durano una sola notte e poi riscopro la sua vera essenza ogni volta che va a trovare la nonna la sua dolcezza ed il suo amore per il prossimo (del resto chi sceglie di fare il medico ha il prossimo nel sangue)
per quanto riguarda il tema principale della storia cioè la vita di Matt ...non so cosa dire sono cattolica ma questo non centra nulla...
ho una cugina che ha  un esperienza molto simile a quella di questi due giovani genitori la sua prima figlia è nata con una malattia rara degenerativa li avevano pronosticato 2/3 mesi di vita oggi la bimba ha 10 anni ovviamente la malattia c'è e continua ad essere senza cura e degenerativa lei una volta mi disse io combatto per mia figlia ogni giorno e fin quando avrà una vita dignitosa da vivere premetto lei è cattolica e pediatra...in somma questo per dire che non è mai una scelta facile. 
 
I seguenti utenti hanno detto grazie : Bibi, pallina, Graziella

Accesso o Crea un account per partecipare alla conversazione.

  • Bibi
  • Avatar di Bibi
  • Offline
  • Staff
  • Staff
  • Grafica & Social media manager
Di più
17/01/2023 09:54 - 17/01/2023 10:05 #61911 da Bibi

elis_ ha scritto:
non ho apprezzato Nadia perchè era eccessivamente opposta a loro, purtroppo per me non è bastata la giustificazione dell'aver perso i genitori né tantomeno quella dell'aborto, concordando con chi ha detto che è stata una parentesi introdotta troppo frettolosamente e poco approfondita, mi è sembrata una persona a tratti poco matura e troppo rigida, nonchè un medico carente, ha lasciato che la storia di Matt la sgretolasse personalmente ma non è stata in grado di fornire l'aiuto di cui Matt e i genitori avevano bisogno, nè emotivamente nè clinicamente. 

È proprio per questo che Nadia non mi è piaciuta, in una situazione delicata come quella che stanno vivendo i genitori di Matt l'unica cosa di cui avevano bisogno probabilmente era sostegno da parte dei medici, guida, accompagnarli con la dovuta attenzione in questo percorso di morte, fargli vedere che nonostante il modo di pensare diverso (scienza/fede) anche i medici stavano dalla loro parte per il bene di Matt, anche se il bene di Matt è diverso per le due fazioni che si sono create. (non so se riesco a spiegarmi bene  ). Io invece sono riuscita a vedere solo uno scontro, anche frasi come
Attenzione: Spoiler!


È dura, raga. Penso, penso, ma non ne vengo a capo, so solo che ci vuole un gran coraggio da ambo le parti per restare fedeli alle proprie convinzioni, però so anche che da una parte c'è un figlio, dall'altra un paziente. 



 
Ultima Modifica 17/01/2023 10:05 da Bibi. Motivo: Aggiunta tasto spoiler

Accesso o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
17/01/2023 10:13 #61912 da elis_

Bibi ha scritto:

elis_ ha scritto:
non ho apprezzato Nadia perchè era eccessivamente opposta a loro, purtroppo per me non è bastata la giustificazione dell'aver perso i genitori né tantomeno quella dell'aborto, concordando con chi ha detto che è stata una parentesi introdotta troppo frettolosamente e poco approfondita, mi è sembrata una persona a tratti poco matura e troppo rigida, nonchè un medico carente, ha lasciato che la storia di Matt la sgretolasse personalmente ma non è stata in grado di fornire l'aiuto di cui Matt e i genitori avevano bisogno, nè emotivamente nè clinicamente. 

È proprio per questo che Nadia non mi è piaciuta, in una situazione delicata come quella che stanno vivendo i genitori di Matt l'unica cosa di cui avevano bisogno probabilmente era sostegno da parte dei medici, guida, accompagnarli con la dovuta attenzione in questo percorso di morte, fargli vedere che nonostante il modo di pensare diverso (scienza/fede) anche i medici stavano dalla loro parte per il bene di Matt, anche se il bene di Matt è diverso per le due fazioni che si sono create. (non so se riesco a spiegarmi bene  ). Io invece sono riuscita a vedere solo uno scontro, anche frasi come "abbiamo vinto", "tutta questa pubblicità mi da sui nervi", "usano il figlio per raccogliere denaro".. avete vinto cosa?! Mi metto nei panni dei genitori e avrei preferito solo silenzio.

Ad un certo punto Will dice "Io so che morirà, lo accetto... ma non accetto che siano altri esseri umani ad ucciderlo". È una frase molto forte. Secondo me da questa frase si capisce che i genitori di Matt non vogliono portarlo via perché sperano che in Italia o in qualsiasi altra parte del mondo possa accadere il miracolo e Matt possa ritornare a vivere, vogliono solo fare il possibile per rimanere fedeli al loro credo. Forse questa è l'interpretazione di Will perché Emily si appoggia al marito ma si chiede spesso come la fede possa dare così tanta forza a Will. 

 Cosa ne pensate? 

Ho segnato tanti altri passaggi forti come questo su cui rifletto anche a distanza di due settimane dalla fine della lettura, tipo: "non si curano i malati più gravi con la morte" oppure "Cercano di liberarsi dei casi come quello di tuo figlio per procedere con la razionalità scientifica della medicina: dove non c'è soluzione, occorre eliminare", " la nostra società deve imparare a far fronte al trattamento di queste situazioni, imparare a gestirle, non a liberarsene", "Non ho tirato in causa i costi che il nostro ospedale deve sostenere per dare un respiro artificiale a una vita già morta". 

È dura, raga. Penso, penso, ma non ne vengo a capo, so solo che ci vuole un gran coraggio da ambo le parti per restare fedeli alle proprie convinzioni, però so anche che da una parte c'è un figlio, dall'altra un paziente. 



 


Concordo pienamente, infatti i medici sono stati poco chiari e poco presenti e, di conseguenza, inutili. In parte è vero tutto quello che pensa il direttore dell'ospedale, l'ospedale è a tutti gli effetti un'azienda, ed è diventata una lotta perché hanno messo in mezzo i media e il tribunale, quindi l'ospedale non pensa ad altro che a difendersi e ad attutire i costi. L'anello di congiunzione dovevano, appunto, essere i medici di Matt, che dovevano essere in grado di spiegare meglio la situazione ai genitori, in ogni momento, dovevano avere la forza e la pazienza di ripetere ogni giorno la situazione clinica di Matt, che lo sbadiglio non è altro che un riflesso e per di più uno dei segni più comuni di danno neurologico, che aprire gli occhi non vuol dire vedere, che purtroppo l'ospedale, per legge, non può permettere che un minore venga mandato a casa a morire. Assistiamo sempre più spesso a situazioni del genere, che ormai viene proprio definita "medicina difensiva", perché i medici hanno troppa paura delle ripercussioni legali a casa delle continue denunce, non li giustifico, però i pazienti dovrebbero fidarsi ed affidarsi un po' di più a chi ha scelto questo lavoro esclusivamente per aiutare gli altri.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Bibi

Accesso o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
17/01/2023 10:29 #61915 da Emolo86
Carissimi,
mi si riempie il cuore a leggere tutti i vostri commenti, così attenti, appassionati, profondi.
Il cuore si riempie perché sento di aver raggiunto il grande obiettivo che, credo, ogni scrittore debba porsi: far riflettere, emozionare, indignare. In qualche modo sconvolgere. Leggere i complimenti anche di chi non ha del tutto apprezzato la storia (per vari motivi) o leggere frasi come quella di Bibi che a distanza di due settimane ancora si interroga, sapere che alcuni di voi ne hanno parlato ad amici e familiari... Mi riempie di forza per continuare a proporre storie impattanti, a cercare io stessa significati nella realtà che ci circonda. Grazie. Grazie Graziella (il grazie sta dentro il tuo stesso nome!) che hai proposto questa storia. Non è la mia storia... E' una storia che mi ha colpita, come ha colpito molti di voi, e che mi ha ossessionata tanto da volerla narrare.
Confermo che c'è stato, da parte mia, uno sforzo di costruzione dei personaggi e "incastro" di alcune scene (Guido ha colto nel segno sul diverso rapporto con la gonna delle protagoniste!) in un gioco di specchi che vede riflettersi non solo Nadia e Emily, ma anche Sally e Kate (grazie di aver individuato l'importanza dell'amicizia nella storia) e, non da ultimi, Matt e nonna Eva.
Nadia è un personaggio controverso, estremo. Non sono riuscita a smussarla, lo ammetto. Doveva emergere come voce della scienza in contrasto a Laura Baldini e Kraug, ma anche emergere sui pari maschi come Standford, emergere su Emily... E' nato un personaggio cinico e crudo, che ho provato a perdonare nella seconda parte del testo. Forse necessitava di più lavoro da parte mia. Però ammetto che scene come la mela che marcisce sul tavolo mentre lei cola su se stessa dentro al divano nel buio della notte mi hanno davvero pervasa. 
"Non ti muovere" era dentro di me mentre scrivevo, forse lo avevo già citato in un precedente commento.
Vi svelo un piccolo retroscena: quando presentai il dattiloscritto alla mia agente il finale era diverso. 
Attenzione: Spoiler!

Ma questo per chiedervi ancora... Esiste un giusto o sbagliato? Esiste una risposta? Cosa è vita e cosa non lo è? A chi spetta deciderlo? Quello che per qualcuno è vita per altri può essere qualcosa di diverso (un costo, un respiro artificiale, un peggior interesse...)? 
I seguenti utenti hanno detto grazie : Bibi, Mattia P., elis_

Accesso o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Di più
17/01/2023 11:06 #61916 da SARA1984
Risposta da SARA1984 al topic Gennaio 2023 - Per tutti i giorni della tua vita
forse la domanda è sei disposto a lasciar andare la persona che ami ? che sia un figlio che sia un marito ,moglie padre nonno nonna perchè alla fine noi ci aggrappiamo anche ad un filo sottilissimo pur chè non vadano via le persone a noi care e soprattutto un figlio 
forse è proprio questa la differenza tra medico e il parente più prossimo del paziente ma poi è veramente giusto trattenere su quel filo sottile ? è vero quando nel romanzo Will dice di sapere che il figlio morirà ma non devono essere altri a  toglierli la vita ma è anche vero che se non avrebbe cure mediche costanti come l'attaccamento al respiratore morirebbe molto prima 
quindi quando bisogna fermarsi e fare un passo in dietro? credo nessuno abbia una risposta io so solo che anche dopo la morte non vorremmo lasciare andare in nostri cari 
I seguenti utenti hanno detto grazie : Bibi, Cinzi@

Accesso o Crea un account per partecipare alla conversazione.

Newsletter

Shoutbox

Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

Buongiorno! Se qualcuno avesse ancora problemi di login, dovete prima cancellare la cache del pc/smartphone, ricaricare la pagina, riaccettare i cookies e poi fare il login ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

Ciao a tutti non riesco ad accedere al forum ne con pc ne con il cellulare :(

Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

Siamo di nuovo ONLINEEEEEEE!!! :D

Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

Ciao Marialuisa! Sezione "News & Eventi" del sito: ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

Accedi per utilizzare la Shoutbox.

Ultimi commenti

audible adv

 

ilclubdellibro