Eccomi di nuovo con voi.
Con la lettura del libro sono rimasta un pò indietro.
Però ho rispolverato un vecchio libro di letteratura inglese del liceo dove c'è un'introduzione alla lettura di "Gente di Dublino".
Per ora ho tradotto il paragrafo sul simbolismo. Nei prossimi giorni farò anche gli altri.
Naturalismo e Simbolismo
Lo stile di Gente di Dublino, paragonato ai successivi lavori di Joyce, è molto più vicino al modo di scrivere del Naturalismo,
il cui scopo era la dettagliata osservazione della gente reale e degli eventi.
Joyce scrisse in una lettera datata 1906 a Grant Richards che in Gente di Dublino il suo scopo era uno stile semplice,
che implicava il suo rifiuto per una trama complicata, sbarazzandosi di tutti i dettagli superflui.
Il reale e l'irreale sono mescolati, il simbolismo si mescola nelle descrizioni e negli eventi di tutti i giorni.
L'uso del simbolismo è evidente in diverse aree.
I nomi di alcuni personaggi sono simbolici, come ad esempio Gabriel Conroy e Michael Furey in "I morti" (gli arcangeli, Gabriele e Michele),
Eveline (Eva), Mary (Maria, madre di Gesù) e Kathleen ( Kathleen Ni Houlihan, la leggendaria contessa irlandese che sacrificò la propria anima
per salvare i contadini irlandesi) in "Una madre".
Il simbolismo può essere trovato anche nei colori con il giallo ed il marrone che suggeriscono il tema della paralisi.
Nel seguente brano tratto da "Arabia" il giallo si unisce a molti altri aggettivi per evocare l'idea di immobilità e decadenza:
"L'inquilino precedente della nostra casa, un prete, era morto nel salotto sul retro. In tutte le stanze, tenute chiuse così a lungo,
c'era un persistente odore di muffa, e il ripostiglio dietro alla cucina era cosparso di carta straccia.
Lì in mezzo avevo trovato qualche libro in brossura, dalle pagine umide e spiegazzate: L'abate di Walter Scott, Il devoto comunicante
e Le memorie di Vidoq. Quest'ultimo era il libro che preferivo, perchè aveva le pagine ingiallite".
Joyce spesso presta particolare attenzione al colore degli occhi dei suoi personaggi perchè indicano la loro personalità.
In "Una piccola nuvola" gli occhi di Gallaher "erano di un azzurro ardesia, compensavano il pallore malsano e brillavano chiari".
In "Un incontro" l'uomo ha gli occhi "verde bottiglia" ed il suo abito è verde scuro: il verde è un colore che simboleggia una persona ambigua e inaffidabile.
Altri simboli sono presi in prestito dalla tradizione celtica come ad esempio il bastone di nocciolo di Mr Duffy in "Un caso pietoso";
il nocciolo è "l'albero del poeta, che genera la nocciola della saggezza e il fiore della bellezza".
Abbonda anche il simbolismo religioso come ad esempio il calice che viene rotto in "Le sorelle", e nel sacramento dell'eucaristia denota la coppa che contiene il vino.