Buongiorno.
Non mi faccio sentire da qualche giorno, ma la lettura procede e mi conferma continuamente quanto "Trattato sulla tolleranza" sia un'opera eccezionale e ancora molto attuale.
Anche me ha colpito molto la parte storica sull'intolleranza e da quel che ho capito i problemi sono iniziati con i cristiani, i cui martiri non sono morti per questioni di fede, ma per motivi civici.
Un altro punto che ho trovato molto interessante, e al momento non ricordo il capitolo

(andrò a ricercarlo), è la parte in cui Voltaire ci spiega come alcune sette dell'epoca praticassero dei rituali "macabri" che disturbavano le altre fedi. Nel momento in cui queste sette non furono più perseguitate, di questi rituali non se ne sentì più parlare.
Ci ho riflettuto su e sono arrivata a due ipotesi:
1) i cosiddetti rituali macabri sono solo un'invenzione, una diceria, di coloro che volevano sbarazzarsi di queste sette (e qui si ritorna al caso della morte di Calas su come il passaparola possa plagiare le menti umane);
2) i rituali venivano fatti solo per provocare l'ottusità delle genti, per smuoverne le menti.
Riattualizzando questo concetto non ho potuto fare a meno di paragonare la cosa, in qualche modo, ad eventi provocatori come i gaypride. Ci tengo a precisare che non sono omofobica e non voglio aprire un dibattito sulla questione gay. Comunque ogni qual volta che viene organizzato un gaypride in qualsiasi parte del mondo, molte persone eterosessuali disapprovano l'evento per i più svariati motivi, ma in generale sento dire questa frase: "gli eterosessuali non si mettono a organizzare sfilate esibizionistiche per mostrarsi al mondo, vivono la loro vita e basta". Quel che non capiscono è che eventi come il gaypride vengono organizzati proprio per provocazione, per smuovere le menti delle persone e per dire: "E' inutile che fate finta che non esistiamo, noi siamo qui, in mezzo a voi". Se seguissimo l'esempio raccontatoci da Voltaire e quindi tutti accettassimo l'omosessualità e la rispettassimo, sono sicura che di questi eventi non ne sentiremo più parlare. Se i gay vivessero la loro vita in tranquillità senza persecuzioni e intolleranza non avrebbero motivo di farsi notare per farsi accettare dalla società.
Questo ovviamente è solo un esempio che credo valga per qualsiasi altra questione che sia religiosa, razziale ecc.
--Mi sono pentita di aver preso il libro in biblioteca, vorrei tanto poter sottolineare i miei passaggi preferiti, appena possibile andrò a comprarmelo

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