Martedì, 04 Novembre 2025

Luglio 2011 - Trattato sulla tolleranza

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21/09/2011 20:12 #3935 da Alessandro
Risposta da Alessandro al topic Luglio 2011 - Trattato sulla tolleranza
Trattato sulla tolleranza non mi è piaciuto perchè è datato. Oggi non ci sono festeggiamenti per le strade in memoria della strage di 4000 ugonotti; non c'è gente incarcerata per questioni religiose; a nessuno viene in mente di ledere i diritti civili atrui su base religiosa (be proprio a nessuno no :) ); siamo tutti d'accordo che la tolleranza è un bene (anche se poi l'applicazione pratica può lasciare a desiderare). All'epoca questo libro è stato pioneristico ma oggi neanche Voltaire l'avrebbe scritto. Piuttosto avrebbe scritto su Berlusconi, sul terrorismo, sulla crisi economica o sull'ecosistema ma non sulla tolleranza.

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21/09/2011 21:29 #3938 da scerika
Risposta da scerika al topic Luglio 2011 - Trattato sulla tolleranza
beh alessandro se posso permettermi ma il contenuto di un libro va giudicato e direi apprezzato rispetto al contesto storico in cui è stato scritto..secondo me non puoi fare un confronto con il nostro tempo, è normale che ogni tempo ha le sue problematiche che per fortuna ogni tanto vengono superate..l'umanità si evolve.

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21/09/2011 22:25 #3939 da Alessandro
Risposta da Alessandro al topic Luglio 2011 - Trattato sulla tolleranza
Scerika sono d'accordo con te, ogni opera va contestualizzata. Penso che il trattato di Voltaire sia stato importante ma leggerlo oggi non mi appassiona.

E' un discorso, secondo me, che vale per quasi tutti i classici che sono stati testi fondamentali nell'evoluzione della letteratura ma che oggi sono superati dallo stile e dai costumi. Per me i classici vanno rivalutati... al ribasso! :P

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21/09/2011 23:30 #3940 da Spetenfra
Risposta da Spetenfra al topic Luglio 2011 - Trattato sulla tolleranza
Scoprire gli errori del passato ha spinto l'uomo ad essere quello che è nel presente e molte cose sono cambiate (non solo in negativo).
Lo studio, come la lettura dei "classici", ossia avvenimenti passati che hanno segnato quell'epoca, non possono far altro che aprire gli orizzonti del presente.

Più si sa meno si cade nella banalità.
La critica fonda le basi sulla conoscenza del passato. Nessuno può giudicare senza conoscere ciò che ci sta dietro o, a volte, molto dietro!

A questo servono i "classici" secondo me! :)

Accadono cose nella vita che sono come domande.
Passano minuti o anni e poi la vita risponde. (Alessandro Baricco)

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22/09/2011 00:31 #3942 da Alessandro
Risposta da Alessandro al topic Luglio 2011 - Trattato sulla tolleranza
Spetenfra hai detto molto bene. Poi certo bisogna capire cosa s'intende quando si parla di "classico". L'opera di Voltaire è un classico del pensiero (non so come altro definirlo) ed è certo utile per riscoprire il nostro passato. Senza conoscere il nostro passato siamo destinati a ricommettere gli stessi errori. Però forse è più indicato per la scuola o per uno studio storico. Secondo me oggi esprime concetti banali sempre che non si viva in Cambogia sotto Pol Pot! Si vede che ho fatto i compiti? :)

Però voglio puntualizzare un concetto che sto maturando da un po' e su cui non sono l'unico ad aver riflettuto. I classici, ed intendo in particolare i classici della narrativa, vanno rivalutati spogliandoli di quell'aura di prestigio di cui godono. A sentire i più "dotti" sembra che leggere Dan Brown sia da massaie mentre se non hai approfondito Flaubert, Goethe, Proust, Dostoevskij ecc. non hai mai letto veremente. Io non lo credo anzi devo dire che i miei libri preferiti sono moderni e fin troppo spesso i classici mi hanno deluso. Sarà che non riesco a valutare un romanzo nel suo contesto storico e a giudicarlo per il modo di scrivere dell'epoca ma d'altronde perchè dovrei? Cerco passione e la cerco ora!

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22/09/2011 08:19 #3944 da guidocx84
Risposta da guidocx84 al topic Luglio 2011 - Trattato sulla tolleranza
Io capisco quello che dice Alessandro e in parte posso anche cercare di condividerlo... non è che se non hai letto i grandi classici allora non sei nessuno.. non è questo il motivo che eventualmente deve portare un lettore a leggere un libro... cioè il fatto che l'abbiano letto tutti... però devo anche dire che se mi avessero fatto leggere questo libro a scuola, probabilmente (e con me un buon 90% della classe) non l'avrei letto.. o se l'avessi letto, non l'avrei potuto apprezzare come l'ho apprezzato leggendolo a 27 anni...

Secondo me oggi esprime concetti banali sempre che non si viva in Cambogia sotto Pol Pot! Si vede che ho fatto i compiti?


:laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh: :laugh:
Bravo! Comunque, sarò io che vedo il marcio anche dove non c'è... ma a me pare che di intolleranza ce ne sia ancora molta a giro... e anche nella nostra avanzatissima società... magari non si raggiungono i picchi che si raggiunsero nei periodi in cui scriveva Voltaire... ma secondo me è un comportamento insito nell'uomo.. non si sconfigge.. è sempre presente.. anche in piccole dosi.. ma c'è.. cambiano i soggetti verso cui è rivolta, cambia il motivo scatenante, ma pur sempre di intolleranza si parla.

«Heaven goes by favor. If it went by merit, you would stay out and your dog would go in.» Mark Twain

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22/09/2011 12:59 #3945 da ziaBetty
Risposta da ziaBetty al topic Luglio 2011 - Trattato sulla tolleranza
guidocx84 ha scritto:

a me pare che di intolleranza ce ne sia ancora molta a giro... e anche nella nostra avanzatissima società... (...) cambiano i soggetti verso cui è rivolta, cambia il motivo scatenante, ma pur sempre di intolleranza si parla.


E' proprio per questo che a me invece ha colpito molto il testo di Voltaire, mi ha interessato ed appassionato.
Anche se sono cose per noi lontane, ci sono state ed è importante conoscerle. In fin dei conti, "la storia si ripete"... e si ripete anche perché, probabilmente, non ci interessiamo così tanto al passato da imparare dagli errori commessi da altri prima di noi.

Per quanto riguarda il discorso dei classici, anche a me è capitato di leggerne alcuni famosissimi e di rimanerne delusa. Però, Alessandro, quando dici:

Sarà che non riesco a valutare un romanzo nel suo contesto storico e a giudicarlo per il modo di scrivere dell'epoca ma d'altronde perchè dovrei? Cerco passione e la cerco ora!


a me pare che tu quasi svilisca la lettura ad un tiro di sigaretta, ad un qualsiasi piacere effimero, che dura un attimo e di cui non resta nulla.
Ognuno ha il suo modo di essere lettore, non ce n'è uno giusto ed uno sbagliato, ma io personalmente credo che la lettura sia bella proprio perché ti resta dentro, proprio perché non si ferma allo "qui ed ora" ma trapassa spazio e tempo. Quest'estate ho letto "Le affinità elettive" di Goethe ed è stata una vera rivelazione per me, l'ho adorato! Eppure è una storia d'amore inconcepibile per i giorni nostri... ma ciò per me non ha tolto bellezza al libro, anzi ne ha aggiunto fascino!

"Che te ne fai di tutti quei libri?"

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22/09/2011 13:32 #3946 da Alessandro
Risposta da Alessandro al topic Luglio 2011 - Trattato sulla tolleranza
ziaBetty ha scritto:

Quest'estate ho letto "Le affinità elettive" di Goethe ed è stata una vera rivelazione per me, l'ho adorato! Eppure è una storia d'amore inconcepibile per i giorni nostri... ma ciò per me non ha tolto bellezza al libro, anzi ne ha aggiunto fascino!

Lo lessi qualche anno fa ed è stata una delusione. Mi fa piacere che tu l'abbia apprezzato. Forse abbiamo solo gusti diversi chissà...

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22/09/2011 14:46 #3947 da Katya
Risposta da Katya al topic Luglio 2011 - Trattato sulla tolleranza
Io in parte sono daccordo con quello che dice Alessandro.Sono a metà libro, non ho ancora finito di leggerlo però non è vero che conoscere il passato ci permette di non sbagliare perchè se conosciamo il passato sappiamo che sono tutte "bip bip". Anche conoscendo il passato si commettono sempre, continuamente gli stessi errori. E' giusto conoscerle, perchè grazie a questi libri ci si è evoluti ma magari non sempre sono di facile comprensione perchè non si ha veramente presente la vita del tempo e per questo ci si distacca da ciò che si legge. Anch'io leggendolo un po' mi da sui nervi perchè oggi non si vive più a quei modi...ma l'intolleranza è peggio di quei tempi! Non è vero che abbiamo superato la cosa, perchè oggi stiamo a giudicare tutti e non sopportiamo chi è diverso da noi, ma non di cultura, che forse accettiamo meglio, ma delle piccole cose che ci differenziano dal nostro vicino o conoscente che ci fanno credere migliori.

Un libro dev'essere un'ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.

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07/11/2015 11:12 #20519 da mstesym
Risposta da mstesym al topic Luglio 2011 - Trattato sulla tolleranza
Ebbene della serie ho letto anche questo :laugh: Un po' spaventata a dir il vero sul contenuto, scritto poi nel lontano 1793 da Voltaire, eppure le pagine sono corse in fretta quasi senza accorgersene, e per di più mi è sul serio piaciuto, l'ho trovato pieno di significato
Vi lascio con questo pezzo del capitolo 21...Virtù vale più che scienza...

“Meno dogmi, meno dispute; e meno dispute, meno malanni: se non è vero, ho torto.
La religione è istituita per renderci felici in questa vita e nell'altra. Che occorre per esser felice nella vita futura? Essere giusto.
Per essere felice nella vita terrena, per quanto lo permette la miseria della nostra natura, che cosa occorre? Essere indulgente.”


Tutto può essere distante. Ma niente irraggiungibile.

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Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

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