Recuperato anche io.
Ora mi chiedo? Perché i libri proposti prima mi fanno tutti piangere e quelli di ora mi fanno sbraitare??

Prima "Luicito" poi "Il gusto proibito dello zenzero" poi "Nel mare ci sono i coccodrilli" insomma, va bene che sono una piagnona però voi mi fare esagerare!!
Ho letto questo libro in due pomeriggi, subito dopo l'arrivo della mia nuova nipotina, mentre ero un tutt'uno col divano e avevo da una parte il maschietto e dall'altra la femminuccia che dormivano.
Ovviamente il mio pensiero mentre leggevo andava a loro. Come avrei potuto farne a meno?
La storia di questo bambino è pazzesca.. Come si fa a non riflettere, a non immedesimarsi.. Come si fa a continuare a pensare che gli immigrati vengono in Italia per rubarci il lavoro quando siamo noi i primi a non andare a lavorare quando un minimo particolare non ci va bene?
Io lo so perché li sento i giovani uomini e le giovani donne di oggi che non vogliono sporcarsi le mani ma insultano il primo immigrato che vedono. Rifiutano il volantinaggio, rifiutano la campagna, rifiutano le faccende domestiche però poi se vedono un immigrato, ah be quello gli sta rubando il lavoro. E sento anche continuamente parlare di questi benedetti trenta euro che non hanno assolutamente idea di come vengono impiegati e gestiti.. l'importante è che loro dicano che agli immigrati danno trenta euro...

L'estate scorsa nella stessa traversina dove abita mia nonna è arrivata una famiglia di rumeni, mai e dico mai avevo visto delle persone così gentili ed educate. Passavano duecento volte davanti la porta e tutte e duecento volte salutavano con buongiorno e buonasera, ci regalavano il pesce, erano rispettosi sia dei bambini che giocavano nello spiazzale che delle donne, mai uno sguardo in più.. Alla fine quando sono andati via sono venuti in casa di mia nonna e solo gli uomini hanno stretto la mano e ringraziato più volte gli uomini della mia famiglia mentre si sono limitati a dire arrivederci a noi e ai bambini, penso sia una forma di rispetto... Questo un ventenne di oggi non lo fa.
Basta.
Davvero un bel libro, scritto in modo leggero ma assolutamente toccante, da far leggere a tutti per farsi un po' un esame di coscienza, soprattutto ai giovanissimi di oggi che sono pieni di orologi, che non muovono un passo a piedi, che i viaggi li fanno comodamente seduti e che possono benissimo far pipì ovunque, senza il terrore di doverla fare in un bottiglietta e poi magari berla.