manuela.laudani ha scritto: Esattamente Guido, mi spiego meglio:
come da mio commento ciò che desidero è stimolare un insieme di scambi relativamente alle due singole parole Book ed e-Book.
Se dovessimo fare la traduzione in italiano della parola Book molto probabilmente useremmo la parola Libro altri forse scriverebbero Libro Cartaceo. Invece, per la traduzione di e-Book alcuni non lo tradurrebbero affatto altri Libro Elettronico o simile.
Dato che il mio focus è sulla parola Book, il quesito che desidero porre e sul quale ho la necessità di raccogliere info, è se pare più corretto fare riferimento alla versione italiana di Book con la parola Libro o Libro Cartaceo?
Manuela
L'argomento è interessante e affine al mondo della linguistica probabilmente, di cui non sono esperto.
Però voglio provare ad approfondire i concetti espressi nel mio primo post.
Le parole "Book" ed "E-Book" effettivamente hanno un significato diverso in lingua inglese.
A questo punto forse partirei dal significato della parola
libro nella nostra lingua madre.
Attingendo dall'autorevole vocabolario
Treccani
leggo:
libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi più comune].
1. a. Complesso di fogli della stessa misura, stampati o manoscritti, e cuciti insieme così da formare un volume, fornito di copertina o rilegato. Usato assol., s’intende in genere l. a stampa.
Quindi effettivamente scopro che il vocabolario Treccani conferma che quando la parola "libro" è utilizzata in
termini assoluti,
si intende in generale il libro nel suo formato cartaceo.
Poco più sotto leggo:
b. Con denominazioni particolari: l. di testo o l. scolastico, adottato nelle scuole come sussidio all’apprendimento di una materia; l. di stato, testo unico obbligatorio imposto nelle classi delle scuole elementari del Regno d’Italia, abolito nel 1947 e sostituito dal sistema della libera scelta dei libri di testo (già in vigore per le scuole secondarie). L. elettronico (v. e-book).
Infatti, andando a leggere il significato della parola "E-book" riportato sempre nel vocabolario
Treccani
:
e-book ⟨ìi-bùk⟩ locuz. ingl. [comp. di e-2 e book «libro», propr. «libro elettronico»], usata in ital. come s. m. (pl. e-books ⟨ìi-bùks⟩). – 1. Dispositivo il cui schermo ha le dimensioni della pagina di un libro, equipaggiato in modo da caricare telematicamente il testo di uno o più libri e permetterne la lettura sullo schermo. 2. Qualsiasi libro reso disponibile in formato digitale per consentirne un’agevole consultazione sullo schermo di un personal computer.
Quindi, alla tua domanda se pare più corretto fare riferimento alla versione italiana di
Book con la parola
Libro oppure con la parola
Libro Cartaceo, se dovessimo guardare alla definizione che dà delle due parole il vocabolario Treccani, direi che sarebbe sufficiente utilizzare la parola "Libro" in quanto evidentemente, senza aggiungere denominazioni particolari, si può dedurre che si stia parlando di un libro cartaceo.
Questo è quanto riportato dal vocabolario. Peraltro anche il
Garzanti
segue la stessa linea, che immagino sia comune.
Non metterei mai in discussione quanto riportato nei vocabolari perché, come dicevo, non ho alcuna competenza per farlo, però vorrei ribadire un'osservazione "di pancia" da comune lettore.
Quando chiedo ad una persona "Che libro stai leggendo?", francamente non penso minimamente al fatto che sia stampato o elettronico.
Mi riferisco al titolo e più in generale alla trama e all'autore del testo, quindi al contenuto e non al contenitore. Altrimenti gli chiederei (come mi è capitato di fare) se lo sta leggendo in formato cartaceo o digitale.
È la differenza tra "vettore" e "informazione". Il vettore trasporta l'informazione. Sono due cose diverse.
Mi viene automatico pensare ai fogli di carta che compongono la versione cartacea di un libro come vettori di informazione e al libro, inteso come l'opera dell'autore, come l'informazione trasportata da tale vettore.
Ciò che ha scritto Giorgia in merito alle emozioni che prova leggendo un libro in formato cartaceo, sono emozioni sensoriali determinate dal contenitore, e quindi dal vettore, non dal contenuto, ovvero dall'informazione. La storia narrata dall'autore non cambia al variare del vettore.
Su quest'ultimo aspetto invece secondo me ha molto impatto la traduzione (se non si sta leggendo il testo in lingua originale).
La traduzione può essere determinante (ne abbiamo parlato in passato anche
QUI
sul Forum) nel generare sensazioni diverse nel lettore e quindi direi che, a differenza del formato del libro (cartaceo o elettronico) è un aspetto che ha veramente un impatto sul contenuto invece che sul contenitore (o almeno, di più sul contenuto perché l'impatto sul contenitore è che nessuno se lo compra se la traduzione non è ben fatta

).
Voi cosa ne pensate? Sto delirando?