Sabato, 06 Settembre 2025

TAPPA 1 - Dalla parte di Swann

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04/06/2020 14:07 - 04/06/2020 14:40 #44240 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 1 - Dalla parte di Swann
Ma siccome Proust ama la risata, con Un amore di Swann, si burla senza mezzi termini del "clan" di Mme Verdurin. Bel divertimento!
@Graziella: visto che lo rileggerai, aspetto altri tuoi commenti!
A proposito, qualcuno mi sa dire quanti avesse all'inizio del libro? Nove? Dieci anni?


Il gruppo di Mme Verdurin lo ritroverai in quasi tutti gli altri romanzi. Lei e il marito sono così ben caratterizzati che oltre a farti ridere in certi momenti li piglieresti a schiaffi, marito e moglie. Poi la sorpresa che quasi ti fa saltare sulla sedia è nel "Il tempo ritrovato".
Tornando "Dalla parte di Swann" del quale ho letto solo le prime pagine, vedrò se mi si accenderà qualche successiva lampadina.

P.S. Per la precisione il saggio al quale mi riferisco di J.Y. Tadiè "Proust" L'opera, la vita, la critica. Ed. NET. Pagine 313.
Y.Tadié ha diretto l'equipe della nuova edizione della Recherche che è stata pubblicata nell'arco di tempo 1987 - 1989 dalla "Bibliothèque del la Pléiade" alla quale ci siamo riferiti con la nona edizione dei Meridiani, sempre tradotta da Raboni. Mentre non diamo più importanza alla precedente edizione curata e pubblicata nel 1954 da Pierre Clarac e Andrè Ferreè. Che questi ultimi avevo messo assieme con dei quaderni dell'opera che non rappresentavano l'opera completa. Ecco perché non solo per i lettori in lingua italiana, ma anche per quelli in lingua francese, vale la regola di guardare bene, quando si acquista l'opera della Recherche, fare attenzione che sia quella curata da Tadié nel 1987.
Per quanto riguarda invece riguarda la guida di Alberto Beretta Anguissola: Proust: guida alla Recherche, carrocci Editore p. 139 edito nel 2018, posso dire che è altrettanto ben fruibile e riguarda solo la Recherche e non gli altri scritti di Proust.
Leggere comunque Tadié è come riconoscere le prime note di un ouverture e dargli il nome dell'autore. Per fare un esempio, nel Requiem di Mozard, già alle prime battute riconosci l'opera e l'autore; ciò fa sempre un'immenso piacere. Allo stesso modo quando leggi questo saggio, sai molto bene di cosa si sta parlando e quando l'autore fa delle citazioni, le riconosci subito, perché hai letto l'originale. Queste guide alla lettura vanno lette dopo averla fatta la lettura. Poi è come un tassello di puzzle, tutto va a posto quando hai completato il gioco.

"ESSERE! ESSERE E' NIENTE. ESSERE E' FARSI".
(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)
Ultima Modifica 04/06/2020 14:40 da Graziella. Motivo: ho inserito ancora una parte al post

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04/06/2020 15:04 #44242 da Blache_Francesca
Risposta da Blache_Francesca al topic TAPPA 1 - Dalla parte di Swann
Graziella, grazie mille per tutti questi preziosissimi consigli!
In questi giorni ho "raccolto" nuovi lettori francesi per la lettura; dico così perché da noi, non ci si avvicina all'opera per il piacere della lettura proustiana, bensì per studi universitari approfonditi. Non c'è nessuna "democratizzazione" dell'opera e credo sia un vero peccato. E non verrebbe a nessuno in mente di leggerla e studiare le note in modo autodidattico. Un vero peccato... ma forse basta che pochi lettori inizino per smuovere le acque.
Aspetto altri tuoi post!

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04/06/2020 15:21 - 04/06/2020 15:22 #44244 da Blache_Francesca
Risposta da Blache_Francesca al topic TAPPA 1 - Dalla parte di Swann
proust-personnages.fr/?page_id=12
Vi si trovano alcune belle foto.
Ultima Modifica 04/06/2020 15:22 da Blache_Francesca.

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19/06/2020 16:13 #44486 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 1 - Dalla parte di Swann
Il Narratore bambino nella scena del bacio della buonanotte dimostra una caparbietà senza limiti. Legato in modo simbolico alla madre si lascia trasportare a fare una vera e propria scena isterica alla presenza del padre che sbigottito ordina alla moglie di passare la notte nella stanza del figlio.
Per contrastare le lacrime del bambino, la madre gli proporrà di leggere un libro di quelli che la nonna ha impacchettato per regalo.
Queste pagine del romanzo sono molto belle: intense di significati e intercalare dalle riflessioni del Narratore adulto (il Narratore che ricorda e racconta).
Più lo leggo e più mi piace

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(Da "Come tu mi vuoi" di Pirandello)

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19/06/2020 16:13 #44487 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 1 - Dalla parte di Swann
Il Narratore bambino nella scena del bacio della buonanotte dimostra una caparbietà senza limiti. Legato in modo simbolico alla madre si lascia trasportare a fare una vera e propria scena isterica alla presenza del padre che sbigottito ordina alla moglie di passare la notte nella stanza del figlio.
Per contrastare le lacrime del bambino, la madre gli proporrà di leggere un libro di quelli che la nonna ha impacchettato per regalo.
Queste pagine del romanzo sono molto belle: intense di significati e intercalare dalle riflessioni del Narratore adulto (il Narratore che ricorda e racconta).
Più lo leggo e più mi piace

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19/06/2020 16:13 #44488 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 1 - Dalla parte di Swann
Il Narratore bambino nella scena del bacio della buonanotte dimostra una caparbietà senza limiti. Legato in modo simbolico alla madre si lascia trasportare a fare una vera e propria scena isterica alla presenza del padre che sbigottito ordina alla moglie di passare la notte nella stanza del figlio.
Per contrastare le lacrime del bambino, la madre gli proporrà di leggere un libro di quelli che la nonna ha impacchettato per regalo.
Queste pagine del romanzo sono molto belle: intense di significati e intercalare dalle riflessioni del Narratore adulto (il Narratore che ricorda e racconta).
Più lo leggo e più mi piace

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19/06/2020 18:02 #44489 da Blache_Francesca
Risposta da Blache_Francesca al topic TAPPA 1 - Dalla parte di Swann

Più lo leggo e più mi piace

E' proprio così!
Mi piacciono particolarmente le sue frasi che iniziano con un avverbio o una locuzione avverbiale.
E lo fa qui, parlando di dua madre che le legge George Sand:
"De même, quand elle lisait la prose de George Sand, qui respire toujours cette bonté, cette distinction morale (...)"
Molto interessante l'analisi dell'opera della Sand, il modo in cui la mamma legge, e l'ateggiamento di Proust-lettore-ascoltatore.
Le sue sono sempre analisi profonde e commoventi.
Dove sei arrivata nella tua rilettura?

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04/07/2020 15:15 #44674 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 1 - Dalla parte di Swann
Finito questo primo libro della Recherche. Sono molto contenta di averlo riletto. La prima volta era la prima volta di tutto Proust e non sono stata attenta a certe particolarità. L'amore di Swann mi ha rivelato molto e mi è anche molto piaciuto.
Ora lascio la mano agli altri

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10/12/2020 12:55 #48473 da Graziella
Risposta da Graziella al topic TAPPA 1 - Dalla parte di Swann
L'approfondimento di Proust nella sue Recherche non finisce mai. Noi tutti i suoi lettori sappiamo che nelle sue pagine ci sono argomenti che lui nasconde in modo criptico. Una di queste cose è la citazione più volte ripetuta di un libro della Sand, Francois le Champi.Insospettita anche dalle note del curatore Alberto Beretta Anguissola, mi sono messa a leggere il romanzo che la Sand scrisse nel 1848 e pubblicato a puntate sul "Journal de Debats". L'edizione che sto leggendo è della Feltrinelli 2010, traduzione e cura di Cinzia Bigliosi, critica letteraria con grande esperienza.
Qui di seguito posto la mia piccola ricerca frutto di ripensamenti e riflessioni sulla letteratura francese dell'800 e del novecento, di cui in seguito segnalerò dei passaggi di modi di vedere e considerare il rapporto fra l'uomo/ figlio e la madre, descritti e romanzati da tre importanti scrittori francesi: G. Sand, Colette e Proust.

Francois le Champi appartiene al ciclo dei cosiddetti “romanzi campestri” e narra la storia di Francois, un bambino di sei anni circa che, prima di essere casualmente trovato dalla mugnaia Madeleine Blanchet accanto a una fontana di campagna, è stato allevato in un orfanotrofio e poi affidato a una donna molto povera. Francoise verrà cacciato dal marito della mugnaia ma ritornerà adulto e ricco al mulino per sposare la bella Medeleine. Da figlio adottivo Francoise si trasforma in amante e marito.

La domanda che mi pongo:
Perchè Proust dà così importanza a questo romanzo apparentemente innocente? Tanto da nominarlo nella prima parte della sua Recherche, nel dramma per il mancato bacio della buonanotte della madre causa di una scena isterica del Narratore bambino?

Scrive la Bigliosi:
“Esistono tratti potenzialmente eversivi all’interno di “Francois le Champi”.
“Il romanzo ci parla , ma in modo mascherato e distorto, di un amore incestuoso; e cioè di quella relazione che Proust – lettore di Sand – saprà mettere in scena senza ipocrisie, cogliendo con il rigore implacabile delle “scienze dell’anima” a lui contemporanee i nodi inestricabili che avviluppano i rapporti parentali.”

La Sand riempie il suo romanzo di molta sensualità ed è proprio su questa onda

“che il riferimento a Franois le Champi apre e chiude “Alla ricerca del tempo perduto”.
“Malgrado Proust non riconosco all’autrice doti letterarie particolarmente spiccate, riserva una posizione importante al piccolo romanzo della Sand. Egli sapeva bene d’altronde, che non sempre sono gli scrittori più raffinati e profondi a raccontare la vita più autentica.”

Chi ha letto dalla parte di Swann (volume primo della Recherche) ricorderà benissimo quello che successe quella notte in cui il Narratore bambino svegliandosi ormai a tarda ora, cercava in tutti i modi di attirare la madre impegnata in salotto con l’ospite e vicino di casa Swann, in camera sua per un ulteriore bacio delle buonanotte che per lui rappresenta l’unica consolazione nelle notti che al Narratore parevano senza fine.
L’abitudine del bacio della buonanotte contratta tra madre e figlio era fortemente contestata dal padre il quale la considerava una effusione “morbosa e assurda”

La Sand utilizza a metà dell’800 la volontà come mezzo pedagogico contro le aspirazioni di possesso e le fantasie di onnipotenza del bambino nei confronti della madre. Mentre all’inizio del XX secolo viene declinato da Proust al negativo.
“Il bacio della madre al bambino, in Proust, non è che l’esito di una vicenda dolorosa, di un dramma i cui personaggi ostentano ciò che di manchevole insidia il loro essere.”
Tale vuoto di mancanza di forza di volontà è presente non solo nel Narratore bambino, ma anche nei suoi genitori. Infatti il padre davanti alla scena isterica del figlio,
suggerisce alla madre di consolarlo andando nella sua camera da letto e la madre chiederà alla cameriera di preparare il letto grande. La resa di fronte alle richieste del figlio, segnerà la prima abdicazione del potere genitoriale e materno nei confronti del Narratore e ne segneranno la sua futura debolezza.

Così scrive Proust:
“Sapevo che una notte simile non si sarebbe mai ripetuta [….]. Il desiderio più grande che io avessi al mondo era tenere mia madre con me, nella mia camera.”
Madre e figlio si trovano di fronte, entrambi svegli e imbarazzati. La madre propone di leggere qualcosa e apre il pacchetto dei libri che la nonna aveva preparato in regalo per il nipote. Il pacco contiene quattro romanzi campresti della Sand, tra i quali Francois le Champi e la Petite Fadette
Viene scelto per la lettura Francois le Campi, non a caso, qui nella cameretta di Combrey, trasformata dall’ombra notturna in una colpevole alcova.

Nella nota 1) della pagina 52 a cura si Alberto Beretta Anguissola è scritto:
“La scelta di Francois le Champi è tutt’altro che causale, poiché vi si narra una storia d’amore in cui il sentimento materno e la passione tendono a coincidere. Nel capitolo IV, ad esempio, Francois chiede alla Mugnaia Madeleine, per lui diventata una sorta di madre adottiva, di dargli un bacio, così come lei abitualmente bacia il figlio Jeannie: “Il fanciullo si getto al collo di Madeleine e divenne così pallido ch’ella ne fu stupita e se lo tolse dolcemente dai ginocchi cercando di distrarlo. Ma lui la lasciò d’un tratto e fuggi tutto solo come per nascondersi, suscitando l’inquietudine della Mugnaia.
Medeleine andò a cercarlo e lo trovò inginocchiato in un angolo del granaio, tutto in lacrime”


Nota 19) Non a caso, il silenzioso conflitto col padre genera nel Narratore una riflessione che, sviluppa intorno al tema della “colpa, del “vergognoso” “dell’angoscia”, del “castigo e del “peccato” (Proust, alla ricerca del tempo perduto, vol. I, pp. 41 42, 47.
Mentre Francois aveva avuto bisogno della morte fisica del mugnaio, per potersi sostituire definitivamente a esso nel cuore e nello stato di famiglia di Madeleine, l’esito estremo dell’assassinio simbolico prescritto da contesto edipico della situazione che è stata qui richiamata rimane estraneo alla pagina di Proust. E’ la stessa compresenza dei genitori lungo “quella scala odiatissima” che separa il Narratore dal bacio materno ad amplificare la potenza dell’antico mito dell’incesto che rinasce più violento e ambiguo che mai.
Al Narratore è riservata la magica scoperta nella biblioteca dei Guermantes, quando, nel finale del “Tempo ritrovato, scorgendo distrattamente la costa del romanzo nella biblioteca degli ospiti, egli vede risorgere un se stesso antico, “un bambino che prende posto il mio posto”. E che i verdi paradisi perduti dell’infanzia risorgano gloriosi ed eterni, esplodendo come il gusto della madeleine inzuppata di tè caldo. Perché il nostro passato e “le anime di coloro che abbiamo perduti” sono imprigionati “in qualche essere inferiore, un animale, un vegetale, un oggetto inanimato, perdute davvero per noi fino al giorno, che per molti non arriverà mai, nel quale ci troveremo a passare accanto all’albero o a entrare in possesso dell’oggetto che ne costituisce la prigione. (Proust, Alla ricerca del tempo perduto, vol. I cit., pp 55)

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10/12/2020 14:26 #48475 da Blache_Francesca
Risposta da Blache_Francesca al topic TAPPA 1 - Dalla parte di Swann
Graziella, scusa la mia frettolosa risposta: George Sand è una grandissima scrittrice purtroppo molto sottovvalutata e tuttora incompresa idem per Alphonse Daudet che Proust ha invece l'accortezza di citare.
Non so se tu abbia già letto La petite Fadette. Se non l'hai ancora fatto, ti consiglio di non tardare. Ci troverai (secondo me) la narrazione velata della relazione incestuosa tra fratelli. Inoltre, so che hai letto il magnifico libro di Bettelheim sulle fiabe per cui il tuo sguardo durante la lettura sarà, credo, come il mio: nelle fiabe e in George Sand non ci sono ingenuità, i racconti non sono intenti di banale moralismo, ma attingono alle nostre più profonde ambivalenze.
A presto!

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Ciao Yuman, ho visto che hai già scritto nella sezione del gruppo di Torino. Speriamo di vederti anche sul forum ;)

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Buonasera, mi sono appena trasferito a Torino. Mi piacerebbe partecipare. Dove e a che ora si tiene l’appuntamento di luglio/agosto e che libro verrà discusso. Grazie

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