Martedì, 04 Novembre 2025

Jonathan Coe

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04/07/2017 08:23 #31552 da EmilyJane
Risposta da EmilyJane al topic Jonathan Coe
Io ho finito ieri la rilettura e ne sono stata davvero soddisfatta! Dalla prima lettura ricordavo solo la parte finale, molto in stile cinematografico e con richiamo a generi tipo Dieci piccoli indiani della Christie...non che sia male, è avvincente e rocambolesco ma è la parte meno convincente del libro a mio parere.
Trovo invece davvero incisivo tutto il resto che, come dice Bea, contiene di più di quel che sembra: attraverso la rappresentazione dei membri della famiglia Winshaw, queste spregevoli persone che hanno ruoli di potere, che usano per essere una casta chiusa di ricchi che si fanno regole per sé a discapito del mondo, ci offre un ritratto dell'Inghilterra negli anni '70 e '80 ma in realtà questo libro è attualissimo e valido per tutte le nazioni occidentali, dove chi ci governa trama per arricchirsi a nostre spese, a renderci schiavi nella mente e nel fisico tramite i mass media e gli alimenti e i servizi ospedalieri.
Anche per me la parte di Fiona in ospedale è stata davvero molto toccante.
Inoltre Coe usa spesso un registro ironico, anche se la sua opinione sembra non ci sia in realtà si intuisce benissimo.
Davvero contenta di averlo riletto, a breve prenderò in mano Numero undici ;)

"Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato" (Il signore degli anelli - Tolkien)

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04/07/2017 09:17 #31553 da EmilyJane
Risposta da EmilyJane al topic Jonathan Coe
Riporto alcuni brano che ho trovato particolarmente incisivi:

"Oh, si, adesso è a questo che puntano. Non gli basta essere ricchi da far schifo, mettere le mani su uno dei posti di maggior potere in televisione e avere due milioni di lettori che ogni settimana tirano fuori moneta sonante per scoprire che hanno il battiscopa tarlato: questa è gente che vuole - e cazzo se la vuole - l'immortalità! Vogliono che i loro nomi figurino del catalogo della British Library, vogliono le loro sei copie omaggio, vogliono poter inserire il bel volume rilegato tra Shakespeare e Tolstoj nella libreria del salotto. E ci stanno riuscendo. Ci stanno riuscendo perché gente come me sa fin troppo bene che, anche qualora trovasse un nuovo Dostoevskij, non venderebbe metà delle copie che realizzerebbe una merdata qualsiasi scritta da un pirla qualsiasi che legge le previsioni del tempo alla televisione, televisione del cazzo!"

"E così loro stanno tranquilli nelle loro case a rimpinguare i profitti, e noi siamo tutti qui. I nostri affari sono un fallimento, i posti di lavoro si assottigliano, gli ospedali vanno a pezzi, le campagne sono allo stremo, le nostre case confiscate, i nostri corpi avvelenati, le nostre menti all'ammasso, tutto lo spirito vitale del paese è straziato, ridotto all'ultimo respiro."

Non trovate che queste parole siano attualissime? E pensare che nel corso di quasi cinquant'anni le cose sono rimaste le stesse ed anzi sono peggiorate mette addosso un'angoscia terribile. :(

Quest'ultimo pezzo invece mette in risalto come, attraverso il tono ironico, Coe ci sbatte in faccia la disumanità di queste persone:
"Non aveva fatto che poche centinaia di metri quando ci fu una grande esplosione e la macchina prese fuoco, finendo fuori strada e schiantandosi contro la roccia della montagna. La giovane sposa morì sul colpo.
Mark era letteralmente disperato per la perdita. L'auto era una Morgan Plus 8 decappotabile a quattro posti del 1962, blu notte, una delle tre o quattro ancora in circolazione in tutto il mondo, e sarebbe stato impossibile rimpiazzarla."


Mark è il personaggio peggiore secondo me anche se, a dire il vero, è una dura lotta tra persone anaffettive. Ma secondo voi perché diventano così?
E' possibile che nella corsa al potere il lato umano vada perso del tutto oppure nascono con qualche disfunzione affettiva? Oppure è colpa della famiglia? A me sembra quasi impossibile che un essere umano non possa provare nutrire alcun sentimento verso nessun altra persona però purtroppo ci sono davvero persone così. :(

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04/07/2017 10:49 #31558 da Sandman
Risposta da Sandman al topic Jonathan Coe
E' vero,mi hai ricordato il pezzo sulla Morgan Plus 8; mi aveva strappato un sorriso amaro!
Per quanto riguarda l'attualità del libro sono assolutamente e tristemente d'accordo con te.
Da alcuni pensieri che hai espresso penso che,se non l'hai mai letto,potrebbe piacerti Fight club di Palahniuk(anche se scrive un po in modo particolare).
Li l'autore riesce a suo modo ad esprimere tutto il suo dissenso verso il potere,il consumismo e ogni forma di schiavitù mentale.Sul forum però non c'è la recensione :-O

Comunque non so proprio come mai ci sono persone così,posso solo dire di esser contento di non esserlo anche io.

"L'uomo costruisce case perché è vivo,ma scrive libri perché si sa mortale.Vive in gruppo perché è gregario,ma legge perché si sa solo.La lettura è per lui una compagnia che non prende il posto di nessun'altra,ma che nessun'altra potrebbe sostituire."
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04/07/2017 11:49 #31561 da EmilyJane
Risposta da EmilyJane al topic RE: Jonathan Coe

Sandman ha scritto:
Da alcuni pensieri che hai espresso penso che,se non l'hai mai letto,potrebbe piacerti Fight club di Palahniuk(anche se scrive un po in modo particolare).

Li l'autore riesce a suo modo ad esprimere tutto il suo dissenso verso il potere,il consumismo e ogni forma di schiavitù mentale.


Ho visto solo il film che ne hanno tratto, di Palahniuk non ho mai letto nulla, grazie per il consiglio! :)

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06/07/2017 19:31 #31617 da hallerina37
Risposta da hallerina37 al topic Jonathan Coe
Allora... la mia lettura sta procedendo un po' a rilento rispetto a voi e sono arrivata solo ora alla descrizione di Dorothy. Come anticipato da Bea, è agghiacciante leggere la situazione degli allevamenti intensivi. Con la descrizione di polli e pulcini la prima cosa che ho pensato è stata quella di non voler vedere la carne nel piatto:sick: :sick:
Poi anche per questo ho ripensato che è esattamente quello che sta succedendo ancora oggi e per la quale ci sono stati diversi servizi alla televisione anche molto recentemente.

Superata la metà, sta entrando più nel vivo della storia e quindi lo trovo anche più avvincente. Lo stile di scrittura di Coe mi sta piacendo molto e sicuramente più avanti leggerò altro di questo scrittore.
Leggendo i vostri commenti e amando Agatha Christie non vedo l'ora di arrivare alla parte finale.
Penso però mi ci vorrà ancora un po' di tempo.... infatti lo metterò in stand by per una settimana ( andrò al mare e con me mi porterò Shining)...

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06/07/2017 22:57 #31622 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Jonathan Coe
Finito anche io La famiglia Winshaw e devo dire che mi aspettavo un libro completamente diverso. Non è stato una delusione, ma non pensavo proprio fosse cosi, forse perchè appunto secondo me si discosta molto dagli altri due libri che ho letto di Coe.
La parte finale non so se mi ha convinto del tutto: da un verso è il finale più adatto, dall'altro mi è sembrato molto forzato in alcune parti della narrazione.

Per rispondere alla domanda di Erica, non saprei. Secondo me, come al solito, è un insieme di fattori: sicuramente l'affetto che si riceve dalla famiglia durante al crescita pesa molto, ma Mortimer e Rebecca, così come la madre di Mark, erano "normali" eppure i figli sono dei mostri. Quindi, anche nella realtà, forse il fattore predominante è quello dell' "indole", di come si è "predestinati" caratterialmente ad essere. Certo, Coe estremizza un po' il tutto in modo da simboleggiare i molteplici aspetti in cui l'egoismo o l'inaffetto nei confronti del prossimo possono incarnarsi. Ma non credo si discosti troppo dalla realtà!

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07/07/2017 07:00 #31624 da Katya
Risposta da Katya al topic Jonathan Coe
Lo sto leggendo anch'io e la parte di Dorothy non è per nulla una novità. L'allevamento o la coltivazione intensiva non portano a nulla di buono e per il Dio denaro l'uomo farebbe di tutto.

I personaggi di questo libro sono particolari, troppo cattivi o troppo depressi o troppo fessi :D sono molto delineati e chiari con forti caratteristiche.

Io ammetto di trovare il libro alle volte un po' confusionario e ho l'impressione di perdermi qualcosa, ma per il resto, io che non avevo letto nulla di Coe, ammetto che è molto interessante la narrazione e la sua scrittura.



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07/07/2017 13:41 #31637 da pierbusa
Risposta da pierbusa al topic Jonathan Coe

Katya ha scritto: Lo sto leggendo anch'io e la parte di Dorothy non è per nulla una novità. L'allevamento o la coltivazione intensiva non portano a nulla di buono e per il Dio denaro l'uomo farebbe di tutto.

I personaggi di questo libro sono particolari, troppo cattivi o troppo depressi o troppo fessi :D sono molto delineati e chiari con forti caratteristiche.

Io ammetto di trovare il libro alle volte un po' confusionario e ho l'impressione di perdermi qualcosa, ma per il resto, io che non avevo letto nulla di Coe, ammetto che è molto interessante la narrazione e la sua scrittura.


Si hai ragione Katya! Mi sono impelagato anch'io in questo libro in cui mi sono subito perso con i vari flash tra un personaggio senza un preciso ordine cronologico e l'altro e la voce narrante e gli articoli che scrivono (un po' parlano di Saddam Hussein, un po' della chiusura delle miniere, un po' di come sono organizzate le TV in Inghilterra) e le locandine che leggono...un guazzabuglio...comunque vado avanti per il momento.

p.s. Non ho dato ancora nessun giudizio. Ho solo riporato un'impressione di lettura...tra parentesi è il primo libro di Jonathan Coe che leggo.

(Su Anna Karenina) È un'opera d'arte perfetta, che arriva assai a proposito; un libro assolutamente diverso da ciò che si pubblica in Europa: la sua idea è completamente russa.Fëdor Dostoevskij
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07/07/2017 17:02 #31648 da Katya
Risposta da Katya al topic Jonathan Coe
Si questo saltare da una cosa all'altra alle volte mi destabilizza ma quando entri nel discorso è chiaro e piacevole.

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11/07/2017 23:44 #31714 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Jonathan Coe

Katya ha scritto:
I personaggi di questo libro sono particolari, troppo cattivi o troppo depressi o troppo fessi :D sono molto delineati e chiari con forti caratteristiche.


Sí, direi quasi che è un libro fatto più di personaggi che di storia, tanto è forta la loro presenza e caratterizzazione.

E concordo anche sui vostri commenti riguardo alla confusionarietà della narrazione, ma secondo me nella seconda metä questo problema viene meno perchè molte delle parti del "guazzabuglio" si legano insieme!

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