Martedì, 04 Novembre 2025

Jonathan Coe

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12/11/2019 15:05 #41972 da Barbaforcuta
Risposta da Barbaforcuta al topic Jonathan Coe
Sì concordo, non mi ha entusiasmato malgrado la narrazione si sia dimostrata fluida e la trama priva di lacune.

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12/11/2019 16:32 #41973 da EmilyJane
Risposta da EmilyJane al topic Jonathan Coe
Idem. Anche per me è stato un libro veloce e leggero, che lascia il tempo che trova ma un intrattenimento gradevole.
Il più brutto per me rimane comunque "Questa notte mi ha aperto gli occhi"

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"Tutto ciò che possiamo decidere è come disporre del tempo che ci è dato" (Il signore degli anelli - Tolkien)

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18/03/2020 01:24 #43192 da PieroDelResto
Risposta da PieroDelResto al topic Jonathan Coe
Il primo, almeno tradotto, é la famiglia Winshow. Un capolavoro. Parla malissimo dell'era Teacher, forse perciò mi piacque. Buono la casa del sonno. Expo 56 é un romanzetto scritto, probabilmente, perché in quel periodo doveva comprere qualcosa. Ciao
Piero

Scrivere romanzi non è obbligatorio.

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08/05/2020 21:39 #43799 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Jonathan Coe
Nel finesettimana io e aleinviaggio iniziamo La banda dei brocchi, forse il più famoso e tipico della sua produzione :-). Se qualcuno vuole unirsi, ci fa piacere :)

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14/05/2020 11:57 #43853 da aleinviaggio
Risposta da aleinviaggio al topic Jonathan Coe
eccomi qua. ho appena ultimato la lettura de La banda dei brocchi. come al solito, ho affrontato il libro senza prima documentarmi sull'autore (di cui non avevo mai letto nulla). e ignoravo anche il fatto che fosse il primo titolo di una trilogia. quando si dice leggere consapevolmente :whistle: :pinch:

ho anche recuperato tutti i vostri commenti in questa discussione e quindi vorrei innanzi tutto esprimermi circa il paragone con Nick Hornby, che è uno dei miei autori preferiti e di cui ho letto svariati titoli (Alta fedeltà, Un ragazzo, Tutto per una ragazza, Come diventare buoni, Una vita da lettore, Non buttiamoci giù). secondo me metterli a confronto è abbastanza insensato, perché, oltre ai molteplici riferimenti musicali, e all'ambientazione british contemporanea, non ci vedo molti parallelismi nello stile né nella struttura narrativa. ma ribadisco, sono di parte e di Coe ho letto solo questo romanzo.

passando a La banda dei brocchi. il romanzo non mi è dispiaciuto. a tratti è molto avvincente e ho trovato davvero ben fatti alcuni passaggi narrativi
Attenzione: Spoiler!

ho apprezzato anche molto la dimensione politica dell'opera, la descrizione degli scioperi e dei disordini sociali da diversi punti di vista (quello del sindacalista, quello dei dirigenti, quello dell'aspirante giornalista figlio di proletari...), la questione irlandese, le rivendicazioni nazionaliste gallesi, ecc. secondo me è la parte meglio riuscita dell'opera.

tra gli aspetti che ho apprezzato di meno, invece, c'è sicuramente la scelta di ricorrere a troppi stili narrativi diversi: prosa, poesia, articolo di giornale, diario, corrispondenza epistolare, volantini politici... di solito la commistione di stili e generi mi piace molto, ma qui mi è sembrata eccessiva e confusionaria.
ho trovato anche alcuni passaggi davvero troppo melensi :S
ed in generale l'impressione che mi ha lasciato il romanzo è che l'autore abbia messo troppa carne al fuoco. potenzialmente a livello di personaggi e linee narrative c'è materiale per almeno 4-5 libri. condensando tutto in una sola opera si rischia di sopraffare il lettore. o almeno, questa è stata la mia impressione.

ho comunque apprezzato il romanzo e sono sicura che io e Coe ci rivedremo, probabilmente per il secondo capitolo della saga. ma la lettura mi ha stancata più del previsto e quindi credo di aver bisogno di un po' di tempo.

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17/05/2020 10:28 #43906 da bibbagood
Risposta da bibbagood al topic Jonathan Coe
Terminato anche io La banda dei brocchi, libro che mi rpromettevo di leggere da quando ho iniziato a conoscere Coe qualche anno fa. Al contrario di Alessandra quindi sapevo bene a cosa andavo incontro e le aspettative non sono state deluse. Tuttavia ho trovato un po' meno di quelle atmosfere e di quello stile che finora mi ha entusiasmato dii questo autore e che avevo trovato più marcati in La famiglia Winshaw, La casa del sonno e Donna per caso. Forse a questo hanno contribuito gli aspetti negativi messi in luce da Alessanndra: non mi ha dato troppo fastidio l'alternarsi degli stili letterari (a parte l'ultimo capitolo, un flusso di coscienza interminabile :whistle: ), ma in effeti ha fatto sì che alla fine la sensazione di lettura fosse un po' confusionaria. Ed è anche vero che il trattare tanti personaggi e il saltare di mese in mese, a volte anche di anno in anno crea un po' di difficoltà a seguire la storia o ad immergersi completamente (fino a metà del libro dovevo cercare di sforzarmi di ricordare chi fosse chi e che legame avesse con gli altri, perchè Coe dedica capitoli a tanti personaggi, protagonisti e comparse, per poi magari non riprenderli più durante il resto del libro o farvi solo vaghi accenni). Quindi in questo senso può forse avermi coinvolto di meno, ma essendo un'opera così complessa ed eterogena, riesce comunque a far capire molto al lettore dei personaggi e delle loro vite, con i differenti temi affrontati, anche solo tramite accenni apparentamente superficiali e veloci alle diverse situazioni.

Il contesto storico è anche secondo me un grande aspetto positivo , non si dilunga mai offrendo un approfondimento del contesto storico staccato dalla trama, bensì descrive tantissime cose di quel periodo sempre in relazione alla storia raccontata e come i fatti storici vengano vissuti dai protagonisti, i differenti approcci ed opinioni che essi ne hanno.

Insomma, un altro Coe molto soddisfacente e sicuramente continuerò col resto della trilogia :-)

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26/04/2022 21:52 - 26/04/2022 21:54 #58954 da Mr One Two
Risposta da Mr One Two al topic Jonathan Coe
Sono pienamente daccordo con aleinviaggio, il paragone con Hornby è del tutto insensato in quanto pur essendo vero che entrambi narrano le vicende di una Inghilterra post-Tatcher, lo fanno in maniera molto diversa l'uno dall'altro.
Hornby si concentra di più sul "quotidiano", mette su carta paure e speranze che almeno una volta nella vita tutti noi abbiamo sperimentato, fa della musica un punto cardine dei suoi romanzi e spesso mette al centro le vicende sentimentali dei vari protagonisti, mentre Coe va oltre strizzando l'occhio alla politica ed alle differenze sociali dei vari personaggi, infarcendo il tutto con una spruzzata di ironia ed humor nero.
Di Hornby ho già letto tutto e mi piace molto, Coe l'ho scoperto da poco ed al momento ho letto i suoi primi tre romanzi, entrambi sono dei grandi scrittori, secondo il mio modesto punto di vista.
 
Ultima Modifica 26/04/2022 21:54 da Mr One Two.

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23/01/2024 12:05 #65666 da ElleT
Risposta da ElleT al topic Jonathan Coe
Jonathan Coe è uno dei miei autori preferiti, lo adoro.

La famiglia Winshaw - stupendo il finale vale tutto il libro!
 
La Banda dei Brocchi e Circolo Chiuso -  potrebbero essere benissimo fusi in un unico magnifico libro "“….. I tavolini ....erano marrone scuoro, il marone più scuro di tutti, la stessa tonalità del cioccolato Bournville (che verrà ripreso in un libro uscito 2 anni fa!).
Un passaggio divertente
"I muri erano di un marrone chiaro, come il Dairy Milk. La moquette era marrone.....La maggioranza delle auto nel parcheggio era marrone, come lo era la maggioranza dei vestiti che indossavano i clienti. Nessuno, nel pub, si rendeva conto di questa predominanza di marrone o, se lo faceva, non pensava che valesse la pena di commentarlo. Quelli, del resto, erano tempi marroni" (La Banda dei Brocchi) 

Middle England - Ecco che la narrazione di Jonathan Coe arriva ai nostri giorni e la classe media inglese si trova ad affrontare la Brexit. Chi è da una parte e chi dall'altra e come le classi sociali hanno vissuto l'evento, ma soprattutto non tutto è ciò come sembra. I motivi veri che hanno spinto a stare da una parte o dall'altra.

Bournville:  Il mio preferito è un libro su Guerra, Monarchia, Brexit, Covid il tutto condito dalla....cioccolata (La guerra del cioccolato combattuta sui tavoli di Bruxelles!)
Un vero gioiello, libro coinvolgente che aiuta a comprendere meglio una società, quella inglese, un paese la Gran Bretagna, che risulta, a noi al di qua della Manica, a volte indecifrabile.
Con un finale molto personale.
Un passaggio divertente:
"Soprattutto, si domandò perchè mai qualcuno avesse reagito alla pandemia comprando quasi duecento rotoli di carta igienica. Era davvero questa la paura più profonda della gente? Quella che un giorno, a causa di una terribile crisi economica, di una crisi della sanità pubblica o dell'inizio di una catastrofe climatica, non avreppe potuto pulirsi il culo?"






 

ElleT

"Il mondo ci sta crollando intorno - disse Gabriel, mentre rientrava in carrozza. No, si sta riedificando dopo un terremoto, disse Josephine"
(dal romanzo "Più Donne che Uomini" di Yvy Compton Burnett)

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Avatar di mulaky mulaky - 29/10/2025 - 10:03

Buongiorno! Se qualcuno avesse ancora problemi di login, dovete prima cancellare la cache del pc/smartphone, ricaricare la pagina, riaccettare i cookies e poi fare il login ;)

Avatar di bibbagood bibbagood - 27/10/2025 - 19:21

Ciao Cristina, in che senso? Oggi sei riuscita a scrivere sul forum :-/ scrivimi una mail (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) con l'errore che ti esce quando provi a fare cosa ;)

Avatar di Cri_cos Cri_cos - 27/10/2025 - 15:37

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Avatar di mulaky mulaky - 27/10/2025 - 09:21

Siamo di nuovo ONLINEEEEEEE!!! :D

Avatar di guidocx84 guidocx84 - 20/10/2025 - 16:44

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Avatar di bibbagood bibbagood - 16/10/2025 - 21:24

Ciao!Sìsì lo abbiamo già pubblicato, trovi il link nell'ultimo numero della newsletter :) buona lettura!

Avatar di Marialuisa Marialuisa - 16/10/2025 - 17:22

Ciao! Ma mi sono persa il resoconto dell'ultimo raduno di Bologna?? Mi piacerebbe molto leggere il seguito della "saga" !! Dove posso trovarlo??

Avatar di monteverdi monteverdi - 14/10/2025 - 12:55

Buongiorno, sono un appassionato di cinema e romanzi di vario genere. Il mio autore preferito è John Fante, ultimamnete leggo molto i gialli di Manzini. Mi piace scrivere.

Avatar di Nonna Iaia Nonna Iaia - 10/10/2025 - 10:14

Ciao a tutti!Amo i libri da sempre ma solo ora, in pensione, riesco finalmente a leggere!Mi appassionano le storie vere, le biografie ed i romanzi storici perché mi consentono di conoscere i fatti da diverse prospettive arricchendo, spero, il mio senso critico. Integro i romanzi con saggi di geopolitica e di storia. È la prima volta che mi iscrivo ad un Gruppo di Lettura e sono molto curiosa e contenta di poter condividere i miei pensieri ed emozioni con voi.Grazie

Avatar di Manuela Zennaro Manuela Zennaro - 01/10/2025 - 18:14

Buon pomeriggio sono Manuela e scrivo da Roma. Ho 59 anni (quasi 60, in realtà), sono una giornalista enogastronomica di professione, lettrice onnivora per passione. un saluto a tutti!

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